martedì, Dicembre 24, 2024

Ischia, contro il Martina sfida salvezza al cardiopalma

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Fare risultato, nonostante una rivoluzione di gennaio che ha letteralmente smantellato la rosa gialloblu. Con questo obiettivo l’Ischia Isolaverde scende oggi in campo allo stadio Domenico Tursi per la sfida con il Martina Franca. Terza gara stagionale al cospetto dei pugliesi per la squadra isolana, vittoriosa in entrambe le precedenti occasioni: quella, però, era tutta un’altra Ischia, era la squadra di Fall e Mancino, una squadra che stava stupendo il pubblico della terza serie, tanto da giocarsela alla pari anche con complessi del calibro del Catania. Adesso quell’Ischia non c’è più: in panchina non siede più Leonardo Bitetto, ma Nello Di Costanzo, allenatore chiamato ad un piccolo miracolo chiamato salvezza diretta e che oggi – come spesso successo al suo precedessore – si ritroverà a lavorare con un attacco ridotto al lumicino. Senza lo squalificato Yaye Kanoute, ritornato sui suoi passi dopo l’incredibile “lettera d’addio” dell’altro ieri, Di Costanzo è nei fatti costretto a fare affidamento sul nuovo arrivato Alberto Gomes, centravanti portoghese di belle speranze che, però, nella sua carriera in Italia non è mai riuscito a dimostrare il suo valore. Sarà l’ex Prato il terminale offensivo del 4-4-1-1 che vedremo in campo oggi al Tursi, modulo già già utilizzato la settimana scorsa nel pari a reti bianche con il Messina.

Alle spalle di Gomes dovrebbe agire Matteo Calamai, altro giocatore seguito con attenzione da società di terza serie che da tempo hanno subodorato il clima di smobilitazione della squadra gialloblu. Il centrocampista ex Paganese dovrebbe così tornare ad agire da trequartista dopo l’esperimento tutt’altro che riuscito visto domenica scorsa al Mazzella, quando agì da mediano al fianco di Spezzani. Non è da escludere, però, e questa è solo una delle tante ipotesi percorribili per il centrocampo, che il centrocampista toscano possa ancora una volta essere sacrificato per permettere così l’utilizzo nel ruolo di rifinitore di Giorgio Di Vicino, fresco di transfer giunto dall’Estonia. L’ex calciatore di Napoli può giocare senza problemi in entrambi i ruoli, ma negli ultimi anni di carriera ha arretrato notevolmente il suo raggio d’azione rispetto ai tempi (memorabili) della Serie B con la Salernitana.

Se Calamai e Di Vicino dovrebbero essere entrambi in campo (c’è da capire solo in che posizione), in almeno altre due posizioni del centrocampo si registrano i più classici dei ballottaggi. Sulla fascia sinistra sembra difficile l’utilizzo dal primo minuto del nuovo acquisto Vincenzo Pepe: l’esterno e Messina è vittima di un risentimento muscolare, e dovrebbe entrare in campo solo nella ripresa. In quella che da qui alla fine dell’anno dovrebbe essere la sua posizione, oggi a Martina vedremo ancora una volta Antonio Porcino, reduce da una prestazione tutt’altro che indimenticabile contro il Messina. Sul versante opposto, invece, sembra profilarsi un ballottaggio tra due cuori gialloblu: parliamo di Gennaro Armeno (che ha qualche possibilità di giocare anche a sinistra) e Filippo Florio, entrambi candidati per ricoprire il ruolo di esterno destro. Chi, invece, appare sicuro di un posto nella mediana è Mattia Spezzani: il centrocampista ex Verona, ultimo acquisto suggerito da Mister Bitetto, ha bisogno del classico rodaggio per mettere a disposizione della squadra le sue importanti doti tecniche. Ma anche se al 50 percento, il regista l’anno scorso al Melfi al momento sembra un elemento imprescindibile nello scacchiere tattico di Mister Di Costanzo.

Non ci sono novità da registrare, invece, in difesa: confermata la linea a quattro che ha ben figurato contro il Messina, con Bruno che continua ad agire da laterale destro, il nuovo acquisto Sirigu dall’altro lato e due centrali avvezzi alla categoria come Filosa e Moracci. Questi i protagonisti della squadra gialloblu, oggi in cerca di un risultato scaccia-crisi contro un’avversaria in una lotta salvezza che si preannuncia avvincente e all’insegna della sofferenza. Ma, su questo, ci abbiamo fatto il callo.

[photo di repertorio]

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