Che nessuno si indigni. Il caso del comandante Trotta e l’inchiesta che continua a sfornare misure cautelari come se niente fosse, rappresenta una fotografia drammatica. Corruzione e falso sono protetti sotto la gonna da meretrice di una società che si atteggia ad essere seria (e che con la deriva del nuovo sindaco mostra un serissimo peggioramento!) e che su certi aspetti si vuole mostrare vergine e, invece, sembra essere una star di you porn. Matricidi, falsi in atti pubblici, demolizioni date per fatte, lavori abuvisi, sequestri di motorini in gran quantità, corruzione col metano e un comune che ha evitato il dissesto grazie alla legge fanno pendant con consiglieri comunali che scappano dal municipio sia dalla maggioranza che dalla minoranza. Circa 3 anni per perdere già 3 consiglieri è un record.
Eppure Procida era quella che aveva risposto alle ruspe dello stato, le prime che iniziavano a flagellare le nostre isole con “rose e rosari” contro i manganelli dei Carabinieri durante la prima, vera, demolizione registrata dalle parti nostre. Novembre 2009. Poi la storia di oggi.
Una storia che continua a parlare di favori, di clientelismo, di affidamenti fuori legge e di affidamenti agli amici degli amici. Certo, dopo mesi e minacce sul web, NuovoDino si rende conto che Antonio Barone non poteva ricoprire il suo incarico. Dopo mesi, lo ripetiamo, il sindaco è stato costretto a sostituirlo con un funzionario con i titoli. Risultato? Se l’opposizione finisce di giocare con le bambole e inizia a fare sul serio, magari chiede al Prefetto o al Segretario o la Corte dei Conti se gli atti firmati da “Barone” sono regolari o oggi si crea qualche danno erariale all’ente. Staremo a vedere.
Ma NuovoDino torna ad essere beccato con le mani nella “mutella” come dice mio figlio. Vogliamo vedere un po’ a chi ha affidato 600 euro per organizzare la festa di Carnevale. Venite, venite…
Facciamo un salto nei mesi scorsi e arriviamo direttamente all’estate corsa quando a tenere banco sono stati alcuni provvedimenti della nuova amministrazione: quelli legati agli eventi dell’estate turistica. Tra le gravi “inopportunità” che vennero alla luce ci fu quella dell’affidamento diretto, senza gare o consultare altri soggetti, di ben 15mila euro alla associazione che aveva visto (fino a qualche giorno prima) nella dirigenza alcuni amministratori. Il fondatore e presidente “storico” di quella associazione nautica era, niente di meno che il consigliere delegato al turismo, Giovanni Scotto di Carlo.
15 mila euro all’associazione del consigliere per i giochi estivi. Passano i mesi, si scopre che la moglie del sindaco gestiva un asilo “abusivo” a metà, poi Trotta e tutti gli altri e si arriva, a Carnevale. E così, mentre sembra di stare in uno scherzo di Carnevale, NuovoDino affida la realizzazione della festa di Carnevale ad un’altra associazione. Questa volta la beneficiata è l’associazione Vivara. E sapere chi è il responsabile dell’associazione Vivara? La signora Rossella De Sanctis. E sapete la signora con chi è convolata felicemente a nozze? Facile no, con Giovanni Scotto Di Carlo. Si, quello dei 15mila euro dell’estate 2015. Si, il delegato al turismo del comune di Procida. Si, Carnevale l’ha realizzato la moglie del consigliere comunale. E’ una questione di solidarietà tra sindaco e assessore: tua moglie finisce sui giornali, per non farla strare sola ci penso il con la mia!” Assurdo. E poi si meravigliano di Procida e di Trotta!
E così, mutuando il famoso proverbio: tra moglie e marito… non mettere il sindaco!