domenica, Dicembre 22, 2024

Porto di Forio, lo spettacolo deve ancora arrivare

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Tra 10 giorni la Iasuozzo, il dirigente regionale che si occupa del settore demanio, dovrà decidere cosa fare del porto di Forio. In verità, il dirigente di Palazzo Santa Lucia deve decidere se accontentare Francesco Del Deo o meno.
Dopo un lungo pressing di Vito Iacono (che sull’argomento sta registrando uno score pieno di punti a suo favore), dalla Regione arrivano al Comune di Forio solo piccole proroghe in quanto all’affidamento della concessione ex art. 45bis: ovvero il porto.
Una questione lunga da raccontare e da ricapitolare ma che potremmo sintetizzare così: entro il 29 febbraio il comune di Forio deve riuscire, per completare il disegno del sindaco Del Deo, ad avere la concessione art. 45bis fino al 31 dicembre 2016. Già, a Francesco Del Deo non interessa arrivare al 31 dicembre 2020, termine naturale cui scadranno tutte le autorizzazioni demaniali. A lui interessa arrivare a fine anno. Perché?
Ora proviamo a spiegarvi i piani del sindaco venuto da Roma.
La strategia è facile: in un anno si potrà studiare – sempre con il supporto del giovane e valente legale che sa far vincere le amministrazioni al Tar – un nuovo bando per la gestione del porto turistico. Un bando che, detta in parole povere, serve ad aprire le porte dello scalo foriano ad un terzo privato (qualcuno ipotizza una banca) e iniziare a ridimensionare l’attuale socio un po’ troppo invadente e con la pretese troppo ampie. Il “vecchio” amico Donato Di Palo che è entrato in rotta di collisione con Del Deo da quando ha iniziato a sviluppare la sua azione imprenditoriale concentrata sulla nostra isola. Una concentrazione di appalti vinti e di lavori effettuati che messi insieme rappresentano una percentuale troppo alta per non dare fastidio.
Ma Del Deo ha ben in mente altre mire. La questione porto, che sicuramente vedrà nei prossimi anni il comune di Forio soccombere sotto le “mazzate” del socio privato per chissà quanti milioni di euro, sarà l’occasione per Del Deo di sistemare i conti in maggioranza.
Come? Gestendo bene le posizioni di Stani Verde e di Graziella Orlacchio.
Partiamo subito dal consigliere che minacciò fisicamente il nostro direttore e ora seduto sugli scranni dell’opposozione. Secondo i bene informati, sembra che le diverse denunce presentate all’ANAC e ad altre istituzioni di controllo siano l’arma per provare ad alzare il tiro e riuscire a strappare un accordo con Del Deo.
Verde, infatti, aveva chiesto al sindaco di poter gestire l’affare lavori pubblici e per questo aveva stretto una forte intesa con l’architetto Gianni Matarese (il gosht writer o ispiratore, secondo molti, delle denunce) ex dirigente LL.PP. Circostanza che non si è avverata e che ha portato Verde e Del Deo a scontrarsi in consiglio comunale senza risparmiarsi nessuna accusa. Ora, secondo i migliori rumors dell’ex Green Flash, parrebbe possibile una nuova intesa basata proprio sul futuro del porto. Che, già in tempi non sospetti, ha permesso a Verde di consolidare la sua posizione politica con assunzioni e quant’altro. Vedremo.
La questione Orlacchio, invece, è un po’ più delicata. Secondo qualche malpensante, la consigliera comunale ha partecipato all’ultimo consiglio comunale mantenendo, di fatto, il numero legale affinchè si svolgesse la seduta, affinchè arrivasse al Sindaco un messaggio chiaro: “Attento alla tua poltrona, perché sono pronta a saltare all’opposizione”. Una strategia politica che in maggioranza è stata recepita e che, in maniera indispettita ha fatto commentare a qualche “verginiello del Torrione”: “La Orlacchio è intervenuta solo sul porto perché le interessa il posto al marito”.
Questa è una questione di cui già vi abbiamo parlato. Secondo i maligni, infatti, al consigliera comunale ha chiesto al sindaco Del Deo di riconoscerle come quota politica, il posto da direttore del porto. Una richiesta politica coerente con il modus operandi dell’amministrazione Del Deo. Se pensiamo che a Forio hanno saccheggiato il visibile e l’invisibile, non ci meravigliamo se domani, magari, ci troveremo il Signor Orlacchio a dirigere il porto. Anche qui, è chiaro, la minaccia “passo in minoranza”.
In attesa della Iasuozzo e del 29 febbraio, aspettiamo cosa accadrà. Vito Iacono, infatti, ha già chiesto al Presidente del Consiglio comunale, Michele Regine, di difendere la titolarità di scelta del consiglio comunale e di non consentire al Del Deo di provvedere a decidere il futuro del porto con un atto di giunta. Riuscirà Michele nell’impresa? Vedremo….

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