giovedì, Gennaio 16, 2025

Annullate le elezioni, tutto da rifare alla Congrega Santa Maria di Visitapoveri

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Pietro Lagnese è stato messo spalle al muro e si è saputo difendere dai trabocchetti foriani nati nella Congrega di Santa Maria Visita Poveri che, dopo lo scandalo della “Corsa dell’Angelo a Natale” torna al centro delle attenzioni perché il vescovo della diocesi di Ischia, l’ex parroco di Vitulazio, ha annullato le ultime elezioni. Tutto da rifare, c’è un uomo divorziato e risposato che non può essere un confratello. E’ questa l’estrema sintesi di una polemica tutta foriana che non finirà presto.
Lo scorso dicembre, durante le ultime elezioni che hanno visto eleggere Domenico Irace, Marianna Verde, Giuseppe Sferratore, Nicola Manna e Domenico Patalano qualcuno ha fatto aggiungere al verbale una piccola postilla. “Controllare che tutti i confratelli non abbiano incompatibilità”. Più o meno questo il senso. Una postilla che, di fatto, accende i riflettori sulla condizione personale di Giuseppe Sferratore. Una postilla che ha messo spalle al muro il Vescovo Lagnese costretto ad annullare le elezioni e a chiedere all’Arciconfraternita di S. Maria di Visita Poveri di verificare i profili di tutti i candidati alla carica di confratelli.
In piazza, come si può immaginare, si minimizza e si tace, ma c’è già chi è pronto a difendere a spada tratta Sferratore e chi, invece, impugna il regolamento e ne vuole la testa su un piatto d’argento. Tra questi anche il Sindaco?
Quella di “Santa Maria di Visita Poveri” è una delle più antiche e più ricche congreghe della nostra isola e custodisce la tradizione ultracentenaria della Corsa dell’Angelo, uno degli eventi immancabili della Pasqua foriana e non solo.
Cosa accadrà dopo la decisione di Lagnese? Le opzioni sono poche. Bisognerà prendere in mano il regolamento e cassare tutti i confratelli che inciampano nelle incompatibilità del regolamento?
E’ vero, ci troviamo davanti a due opzioni. La prima è che Sferratore potrebbe evitare protagonismi e farsi da parte in spirito di umiltà e nel rispetto delle norme della congrega, magari mentre si aspetta che Pietro Lagnese e Pasquale Mattera facciano pace tra di loro. Molti supporter di Sferratore, infatti, si fanno forti della “comunione” che il parroco somministra a Sferratore e non accettano il dettato della legge diocesana che, invece, impedisce allo stesso Sferratore di essere eletto quale confratello. L’altra opzione è che la Congrega faccia fuori tutti quelli che sono incompatibili. Vedremo come va a finire. Ma vedremo soprattutto Francesco Del Deo che ruolo giocherà. Il “Papa”, infatti, dopo aver fatto eleggere la figlia nell’altra Congrega di Santa Maria di Loreto, è molto presente alle operazioni e alle scelte che la Congrega prende. Una misto tra politica e religione che, ovviamente, genera mostri. Ovviamente.
Così, mentre Pietro Lagnese ha evitato di incontrare i foriani, lasciandosi che si “scannino” fino alla fine, i cattolici di Forio aspettano di conoscere il loro futuro. E tra poco è Pasqua e la “battaglia” per la Corsa è già iniziata…

1 COMMENT

  1. Ancora un’altra perla e speriamo che sia l’ultima. Mi era sembrato di capire che Papa Francesco, quando affermava non molto tempo fa “chi sono io per giudicare un peccatore come me”, fosse stato chiaro ad essere più benevoli nei confronti dei fratelli meno fortunati nel matrimonio. Perché condannare una persona buona, onesta e laboriosa come Giuseppe Sferratore, reo di essere divorziato? Perchè questa discriminante solo nei suoi confronti? Con questo pericoloso precedente, chi dall’alto della sua carica, si dovrà preoccupare di farsi esibire il “certificato di unione coniugale” alle tantissime persone che a vario titolo partecipano alla vita comunitaria. Penso alle tante persone che portano l’Angelo della Pasqua, a chi porta le statue, a chi va in giro per la questua per le varie feste, chi partecipa ai vai incontri o seminari. A chi collabora, a vario titolo, attivamente alla vita parrocchiale. Ai tanti confratelli neocatecumenali o ai tanti volontari. Penso alle tante persone o gruppi che, con svariati compiti , costituiscono i tanti organi laici diocesani. Tutte queste persone sono tutte in regola con il “certificato di unione matrimoniale”? Ma al di là di ovvie ragioni, mi sembra di capire che annullare le elezioni del Pio Sodalizio foriano, ci sia una ragione di fondo. Le arciconfraternite così come sono, vuote di persone e contenuti, ma soprattutto di partecipazione attiva, non servano più a nessuno ed il pretesto che ha Peppino Sferratore come capro espiatorio mi sembra ancor più ridicolo, altrimenti perché si continuano a comunicare tanti concittadini non in regola col sacramento matrimoniale? Per non parlare dei tantissimi forestieri di cui non si conosce nulla.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos