venerdì, Febbraio 7, 2025

Ischia, adesso è crisi nera

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

 
Quattro sconfitte consecutive, come mai era successo in stagione. È crisi nera per l’Ischia Isolaverde, uscita battuta dal campo della Casertana e ancora una volta protagonista di una prestazione impalpabile e, certamente, preoccupante. I gialloblu non riescono mai ad entrare in partita contro i cugini rossoblu e si ritrovano adesso a fare i conti con una classifica che certamente non farà dormire sonni tranquilli a tifosi e società. La quarta sconfitta di fila, arrivata al cospetto di un’avversaria che – non bisogna dimenticarlo – è ancora in lizza per la promozione in Serie B, preoccupa non tanto per il risultato in sé ma per la mancanza di verve di una squadra che sarà chiamata a soffrire e a lottare fino all’ultimo. Per campionati del genere, inutile nasconderlo, servono orgoglio e voglia di rivalsa, uno spirito che al momento questa squadra non sembra incarnare.
LA PARTITA. La Casertana si schiera con il 3-5-2 annunciato: l’unica novità rispetto alla vittoria sul Catania è rappresentata dalla presenza dell’ex Pasquale Rainone al posto dello squalificato Bonifazi. Modulo confermato anche per l’Ischia, che però fa registrare qualche novità in fatto di uomini: nel 4-4-2 proposto da Mister Di Costanzo si rivedono dal primo minuto Armeno e Blasi, con Florio e Kanoute inizialmente in panchina alla luce dei pochi allenamenti svolti in settimana.
La differenza di valori si nota soprattutto nei primi minuti, quando i falchetti impongono il proprio gioco e sfiorano a più riprese il gol del vantaggio: i falchetti provano a pungere i gialloblu con gli inserimenti di un Mangiacasale in forma smagliante e fanno altresì affidamento sulle geometrie di Mancosu, giocatore dalla tecnica sopraffina. Nel primo quarto d’ora l’Ischia riesce a reggere la forza d’urto della Casertana, ma è costretta tutta nella propria metà campo, tanto che la rete del vantaggio locale sembra solo questione di minuti. Passano i minuti e i gialloblu non riescono a rendersi pericolosi, dimostrandosi incapaci inoltre di sfruttare le poche ripartenze concesse dalla squadra di Romaniello. A fare la differenza è soprattutto il centrocampo dei casertani, che può fare leva anche sulla forza fisica di Agiey e Matute, che spesso e volentieri sovrastano il duo gialloblu composto da Acampora e Blasi. In questi minuti Alfageme e De Angelis non riescono a sfruttare una serie di buchi difensivi gialloblu.
Dal ventesimo la partita sembra cambiare verso: la pressione della Casertana scema e l’Ischia dà l’impressione di potere creare non pochi problemi alla difesa rossoblu, ma deve crederci di più. A questo punto la squadra di Di Costanzo sembra in grado di tenere a bada i falchetti: da segnalare il brivido del 29′ (Alfageme ad un passo dal gol) e un tiro dalla distanza di poco fuori misura di Idda. Ad otto minuti dalla fine del primo tempo arriva la doccia gelata per i gialloblu: la Casertana passa meritatamente in vantaggio con la bordata dalla distanza di Kelvin Matute. A questo punto il primo tempo scorre via tranquillo, con l’arbitro Piscopo di Imperia che si segnala ancora per una direzione di gara all’inglese.
IL SECONDO TEMPO: LA REAZIONE CHE NON C’È. La ripresa inizia nel peggiore dei modi per i colori gialloblu: la Casertana chiude nei fatti il match, mettendo ancora una volta in mostra grandi abilità nelle combinazioni veloci. Per Alfagame è un gioco da ragazzi mettere in rete l’assist di Luca Mangiacasale, il migliore in campo per i falchetti. Da qui la gara cambia fisionomia: la Casertana non può fare altro che controllare il gioco e cercare, ma senza forzare troppo, la classica ripartenza per chiudere in bellezza il match. Dopo il primo tiro nello specchio degli isolani (con Bruno) e qualche tiro da fuori velleitario, Di Costanzo prova il tutto per tutto al 60′: fuori Porcino, dentro Kanoute, per un 4-4-2 con Armeno a fare da terzino sinistro. Il senegalese si rende subito protagonista di azioni in solitaria e cerca le combinazioni con i compagni che però non sembrano seguirlo; Di Vicino, dal canto suo, in più di un’occasione prova la conclusione della distanza, quando sembrano esserci soluzioni migliori
Mentre al Pinto piove copiosamente, l’Ischia non riesce proprio a rendersi pericolosa. Al 70′ Di Costanzo cambia ancora: si passa al 4-3-3 con l’entrata di Manna al posto di Acampora. A farsi pericolosa, però, è la Casertana, che colpisce due legni con Mancosu intorno al 75′. La gara, nei fatti, finisce qui: ancora una sconfitta per l’Ischia, adesso costretta a guardarsi alle spalle e a ragionare già in ottica play-out. Per i colori gialloblu, così, si preveda un’altra coda all’insegna della sofferenza. Nella speranza che sia dolce, dolcissima come quella assaporata lo scorso maggio ad Aversa.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos