Per salvare lo storico ed importante “Tondo di Marco Aurelio” che sorge al centro del porto di Ischia scende in campo anche Il Centro Studi Isola d’Ischia che, lo scorso 23 marzo, durante la presentazione di un volume dedicato alle acque termali isolane, ha approvato un imporante ordine del giorno che è stato, poi, inviato alle autorità competenti, quali la Soprintendenza di Napoli, il Comune di Ischia e il Circomare di Ischia.
Presso la sala della Biblioteca Antoniana i presenti hanno espresso – si legge nel verbale – viva preoccupazione per la stabilità dell’isolotto che adorna lo specchio acqueo del porto d’Ischia a causa delle du]fuse lesioni e crolli perimetrali causati da vetustà e da vortici delle acque di scarico degli aliscafi che approdano nelle vicinanze.
Ad aggravare la situazione il progetto, approvato pochi giorni fa in commissione comunale, di realizzazione di un pontile che condannerebbe il Tondo allo sgretolamento e quindi alla perdita definitiva di questo straordinario elemento del paesaggio portuale citato specificamente in un episodio del 140 d.C. quando il principe Marco, futuro
imperatore Marco Aurelio, occupato nella compilazione di esercizi retorici, chiede al suo maestro Frontone il significato di una isoletta in mezzo ad un lago a sua volta contenuto in una isola più grande: Aenaria.
Agli organi periferici del Ministero dei Beni Culturali si chiede di tutelare il sito e di non aderire, come lodevolmente avvenuto in passato, alla realizzazione di un ‘opera di dubbia utilità che mira ad ingombrare il waterfront dello storico Lago de’ Bagni con nuovi volumi.”
Inoltre i “convenuti auspicano che al Tondo venga restituita l’insularità perduta e che le esigenze di mobilità e accoglienza di turisti e pendolari possano trovare pieno soddisfacimento alla banchina sinistra del porto dove peraltro esiste già una stazione marittima e Spazi sufficienti per manovrare in sicurezza.”
É cosa già incredibile che a qualche ben pensante isolano sia venuta l’idea di “levare di mezzo” il Tondo. Per non parlare delle condizioni in cui lo hanno ridotto tra aliscafi e varie. Come si vuol fare turismo se chi ci governa non ha la minima idea del patrimonio storico in nostro possesso?Come direbbe qualcuno….Capre…..
Il Centro Studi ha posto esaurientemente un problema agli organi preposti . Chiaramente condivido l’iniziativa e qualsiasi cosa (per quanto valga la mia persona ) mi trova al vostro fianco . Ma sono certo che ; o lo elimineranno loro , o lo lasceranno all’incuria con lo stesso risultato Come la solito penseranno che le soluzioni che propongo sono sempre invasive e violente . Per evitare la scomparsa , del suddetto , bisogna occuparlo a tempo indeterminato , simbolicamete. finchè le Autorità proposte intervengano . Sono pronto con tenda e sacco a pelo.
Cominciare con una raccolta di firme, no?
Credo che gli Ischitani, grazie anche alla crisi, comincino a capire il valore di quello che il buon Dio gli ha regalato. Tardi, ma meglio tardi che mai.
Mi permetto sommessamente di precisare che il progetto “approvato pochi giorni fa in commissione comunale”, redatto e predisposto dall’Autorità dei Porti della Regione Campania, prevede la realizzazione di un nuovo (ed unico) terminal aliscafi in sostituzione di quello prospiciente la Chiesa del Redentore, all’incirca con lo stesso ingombro planovolumetrico di quello ancora esistente…. e quindi ben lontano dal “Tondo di Marco Aurelio”…. Lo segnalo ovviamente per doverosa verità di cronaca.
Arch. Raffaele Ungaro (Componente della C.L.P. di Ischia)
L’iniziativa del “Centro studi isola d’Ischia” è lodevole e deve essere sostenuta da tutti gli isolani. Quando si festeggia la nascita del porto d’Ischia con costumi dell’epoca, andrebbe spinta una scenografia sullo storico tondo di Marco Aurelio (ovviamente ripulito dalle erbacce). potrebbe essere un polo di attenzione importante dell’evento;allo stato attuale va salvato con tutti gli sforzi occorrenti e con il sostegno di tutti.