lunedì, Dicembre 23, 2024

Sospetto caso di Meningite al Rizzoli, il Cotugno frena: Sta bene!

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Torna lo spettro della meningite ad ischia, ma è solo tale.Da Napoli i medici infatti rassicurano: solo valori alterati delle analisi, nulla di grave il paziente sta bene! Un nuovo caso sospetto si è registrato stamani all’Ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno. Ad essere coinvolto un uomo adulto, 64 anni di Forio,trasferito poi con l’eliambulanza a Napoli per il ricovero presso l’ospedale Cotugno . Qui i primi riscontri medici sembrano però essere rassicuranti, i servizi competenti della Asl si sono, pertanto, immediatamente attivati per tranquillizzare i familiari, i colleghi di lavoro e gli amici messi in agitazione dalle ipotesi lacchesi. Ipotesi sullo stato clinico dell’uomo ,tra l’altro, inizialmente concordanti con quelle napoletane.

Una prima TAC effettuata presso l’ospedale ischitano ha infatti escluso che si trattasse di malattia di origine tubercolare, ma di una semplice infezione, ciò alla luce del perdurare dei sintomi da febbre alta e di alcuni valori nel sangue alterati.
Nella tarda mattinata poi l’allerta, nei medici si è insinuato il dubbio che si trattasse di un semplice sospetto caso di meningite da approfondire per la presenza di liquido infettivo a livello cranico. A far temere era il trascorso clinico dell’uomo in passato affetto da una serie di malanni e vittima di un incidente grave a livello cranico facciale che gli ha lasciato danni permanenti.
I sanitari del nosocomio hanno così deciso di affidare il 64enne alle cure mediche di reparti più attrezzai con medici esperti della materia, quali i sanitari di infettivologia del Cotugno. Il paziente è stato così trasferito ad ulteriori indagini e per essere sottoposto alle cure del caso.

L’uomo era, infatti, arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Rizzoli durante la mattinata, aveva la febbre alta. Le prime analisi però non hanno rilevato nulla di allarmante. Solo in una fase successiva si è ipotizzata una sepsi grave. I valori degli indici di infezione e di emoglobina hanno fatto temere per il peggio al punto da spingere per il ricovero napoletano.

Poteva trattarsi di una forma di meningite, tale da far scattare sull’isola l’immediata profilassi per il personale e per i familiari.

Fortunatamente le analisi del reparto grandi infezioni del Cotugno non hanno confermato i sospetti dei medici isolani tanto che neppure l’esame da Liquor, unico indicatore della menigite, è stato necessario per fugare ogni dubbio .

Dalle analisi del sangue è stato rilevato un PCR solo mosso, ovvero il parametro che rileva il tasso d’infezione non era alto, ma variabile per effetto degli stati febbrili di questi giorni che hanno afflitto l’uomo in questi giorni. L’emoglobina continua ad essere bassa e l’uomo è tenuto sedato.

L’uomo,inoltre, a seguito del grave incidente alla testa subito diversi anni fa, reca una sorta di “canale” naso- testa sempre aperto, facile veicolo per il deposito di micropolveri e ed agenti esterni che provocano infiammazioni e depositi di liquidi tipo muchi. Basta, pertanto, un semplice raffreddore per scatenare forme infettive gravi com nella fattispecie.
Le sue condizioni sono definite stabili anche se sono necessari altri giorni di osservazione per capire l’evolversi dello stato clinica.

La meningite batterica, lo ricordiamo, può insorgere in modo improvviso, può essere accompagnata da febbri molto alte, mal di testa acuto e vomito, alcuni dei sintomi lamentati nella circostanza.Tutti fattori che hanno fatto scattare l’allerta. La diagnosi va effettuata con un’analisi del contenuto del liquor, in questo caso specifico è bastata la sola coltura batterica. Un intervento tempestivo può costituire, in ogni caso, l’unica possibilità per salvare la persona malata. E l’esperienza medica insegna, la prudenza non è mai troppa.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos