Sono stanchi. Gli operatori sanitari dell’ASL Napoli 2, dal Rizzoli ai vari servizi presenti sul territorio, vogliono tornare casa. E’ questo il senso con cui 40, per adesso, hanno sottoscritto una raccolta di firme per sensibilizzare la struttura commissariale dell’ASL e il governatore De Luca al fine di accelerare la mobilità e consentire ai sanitari isolani che operano in altre città di poter far rientro sull’isola.
«La Uil venerdì – ci ha detto il Coordinatore Uil Ciro Chietti – ha consegnato al Commissario Straordinario un documento che comprendeva anche una petizione che riguarda il personale Sanitario che opera sull’isola d’Ischia. La raccolta firme serve a ricordare al Commissario che il personale Sanitario ormai dopo 10 anni di attività è stanco di aspettare altri 10 anni per ritornare sulla terra ferma. La Uil ricorda al Commissario Straordinario, al Presidente della Regione Vincenzo De Luca che sarebbe moralmente ed eticamente doveroso mettere fine al malessere in cui versano i lavoratori di Ischia facendoli tornare sulla terra ferma. Venuti a conoscenza – continua il battagliero sindacalista – di un eminente reclutamento tramite la mobilità chiediamo di accelerare i tempi e garantire a chi opera in altre città tipo Milano, Torino, Bologna, di tornare nella nostra bella Isola, allo stesso tempo far tornare i tantissimi Operatori Sanitari che lavorano a Ischia da tantissimi anni sulla terra ferma”.
La richiesta della Uil non è nuova e, l’iniziativa di consentire il rientro sull’isola ai diversi operatori sanitari significherebbe un miglioramento dell’offerta sanitaria dell’ASL. Oggi, infatti, i nostri dottori, i nostri infermieri, gli operatori OSS e tutti gli altri, sono costretti a viaggi interminabili per arrivare sul posto di lavoro. A traversate, spesso non comode e ad una vita sacrificata tra reparti e mare. Esposti sia a sacrifici di mobilità che a quelli legati ad una cronica crisi di personale, a turni difficili da sopportare e a tutte le carenze del mondo della sanità nostrana.
PIANO OSPEDALIERO. Nel frattempo si raccolgono altre firme per dare forza alla richiesta degli operatori sanitari, De Luca è impegnato nell’approvazione di un nuovo piano ospedaliero. Un momento importante che chiederebbe attenzione e presenza da parte dei nostri amministratori affinchè la nostra “sanità” possa essere rinforzata. L’emergenza 118 e le altre urgenze di un settore così importante sono note a tutti. Se siamo attenti e se i sindaci riescono a far quadrato attorno a pochi obiettivi, come direbbe qualcuno, forse ce la facciamo.
Trovo giusta la richiesta del comitato. Se ci fosse la volontà della Direzione della ASL, nonchè i buoni uffici del Governatore DeLuca, si potrebbero ottimizzare i servizi sanitari sulle isole. Ci sono decine di operatori sanitari di origine isolana che ambirebbero a tornare a casa e questa mobilità servirebbe a garantire una continuità assistenziale non condizionata dal pendolarismo. Sana politica senza clientelismi.
Invece di ringraziare il DIO di avere un lavoro e andare a piedi scalzi a Pompei ogni giorno dopo il lavoro quando ritornano da Ischia.
Quanti pendolari Isolani da anni ogni mattina si alzano all’alba per andare a lavorare sulla terra ferma senza avere nemmeno un solo privilegio di quello che da la sanità a questi signori!
Ma fatemi il piacere vi lamentate del “superchio” !
Mario non si tratta di lamentarsi, ma questo stato di cose che si protrae, va anche a svantaggio della professionalità degli operatori perchè dopo tante ore di trasferta, gli stessi arrivano già stanchi sul luogo di lavoro e fare tante ore specialmente di notte diventa molto faticoso.E’ giusto ottimizzare, per cui chi è dell’isola ritorni al lavoro dove è nato e chi è della terraferma ritorni ad un luogo di lavoro che almeno gli eviti la traversata marittima. Cosi ne guadagna anche il malato.