martedì, Dicembre 24, 2024

Ischia, a Matera senza Pepe. Out anche Di Vicino?

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Ancora una giornata di lavoro ai Camaldoli, ieri, per l’Ischia Isolaverde. I gialloblu continuano a prepararsi in vista della difficile sfida contro il Matera dell’ex Saveriano Infantino, in programma alle 15.00 di domani allo stadio XXI Settembre. In occasione del match con i lucani, che potrebbe decidere il futuro del tecnico Antonio Porta, i gialloblu devono ancora una volta fare i conti con le solite assenze: al 90 percento non sarà della partita il trequartista Giorgio Di Vicino, ancora alle prese con la forte contusione rimediata sabato scorso nella sfida con la Juve Stabia. Lo staff gialloblu sembra intenzionato a non rischiare l’ex Salernitana e Napoli, per evitare spiacevoli sorprese in vista di un finale di stagione segnato dai play-out. Stesso discorso per l’esterno d’attacco Vincenzo Pepe: ai box dalla sfortunata sfida di Foggia per uno stiramento al bicipite femorale, l’ex Messina ha svolto anche questa settimana lavoro differenziato. Anche per lui, insomma, è da escludere la presenza a Matera: come Di Vicino, l’esterno dovrebbe tornare a disposizione per la gara con il Catanzaro, penultimo appuntamento stagionale allo stadio Enzo Mazzella.
Due assenze, queste, che si vanno a sommare a quella del lungodegente Liberato Filosa, il cui ritorno è previsto per i play-out del 15 e 21 maggio. Alla luce di queste defezioni e degli acciacchi di Giuseppe Palma (comunque raramente utilizzato negli ultimi tempi), il tecnico Porta sarà costretto domani a pescare altre soluzioni dal cilindro. Sicuri cambiamenti nei reparti di difesa e centrocampo: se tra i pali è scontata la conferma di Rino Iuliano, ieri assente perché in permesso, nella retroguardia gialloblu la vera novità dovrebbe essere l’utilizzo di Jerry Vandam sulla fascia destra, zona del campo che ha ricoperto con successo negli anni in Francia e Belgio; sul lato opposto spazio al duttile Francesco Bruno, certamente non nuovo a questa soluzione come dimostrano i periodi sotto la guida di Maurizi e Bitetto; a completare il reparto i due centrali Moracci e Davide Savi, con quest’ultimo che riconquista così la maglia da titolare dopo la panchina con la Juve Stabia e una serie di prestazioni in crescendo ma certamente non perfette.

Confermato il 4-3-3, a centrocampo il tecnico gialloblu sembra ancora una volta intenzionato a giocare con un solo giocatore di ruolo. Succede così che in cabina di regia si giocano il posto Mattia Spezzani (più tecnico) e Gennaro Acampora (più fisico), due elementi che in realtà potrebbero giocare insieme perché complementari. Ai lati del regista di turno, in terra lucana dovrebbero trovare spazio due laterali adattati al ruolo di interno: a destra spazio ancora una volta a Filippo Florio, protagonista negli ultimi tempi di prestazioni orgogliose e stoiche ma limitato da un ruolo che non è suo; sull’altro lato crescono sempre di più le quotazioni di Antonio Porcino, altro giocatore che preferisce agire sulla fascia (meglio ancora se senza compiti difensivi). Probabile, insomma, che il tecnico procidano confermi ancora un centrocampo a tre atipico: forse ci sbagliamo, e certamente non abbiamo le competenze dei tecnici, ma guardando alla rosa questa squadra appare più adatta per un 4-4-2. Per la serie: Florio a destra, Acampora e Spezzani centrali, Armeno a sinistra.

Il reparto che non dovrebbe regalare sorprese, ma attenzione all’imprevedibilità di Mister Porta, è certamente l’attacco. Intoccabile Yaye Kanoute, protagonista di due gare non all’altezza, sulla destra dovrebbe agire il capitano Gennaro Armeno, autore di una stagione di (pochi) alti e (tanti) bassi. Al centro del tridente dovrebbe tornare ad agire dal primo minuto il portoghese Alberto Gomes: sarà macchinoso, e questo nonostante doti tecniche da non sottovalutare, ma l’attaccante di proprietà del Sassuolo appare al momento l’unico in grado di pungere le difese avversarie. E, inutile nasconderlo, per conquistare la salvezza c’è assoluto bisogno di chi la butta dentro, elegante o “rozzo” poco importa.

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