lunedì, Novembre 25, 2024

Procida “diventa” un vestito grazie ad Alexandra Senes

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Procida, con i suoi profili inconfondibili e le sue atmosfere, diventa un capo fashion per questa primavera/estate grazie alla reinterpretazione di Alexandra Senes, una stilista “urban nomad” molto in voga in America che ha creato alcune collezioni richiestissime e pubblicizzate anche sulla rivista “Vogue”.

Proprio come questa dedicata alle destinazioni turistiche non convenzionali, ritratte in modo fantasioso grazie al tratto dell’ago e del filo di cotone.

“Alexandra Senes è uno dei nomadi più eleganti che si possa incontrare – scrivono su Vogue – nata in Senegal, è cresciuta a New York, poi a Parigi e, dopo aver fondato la rivista di moda Jalouse, ha lavorato come consulente creativo e giornalista, per poi dare vita al suo progetto di moda. Senes è la fondatrice di Kilometre, una marca di tuniche bianche perfette che riportano motivi che rendono omaggio ai suoi luoghi preferiti, sia nascosti e che noti, in giro per il mondo. Tutti ricamati a mano. Anche se semplicistici nella loro struttura, le merci Kilometre richiedono a Senes di essere costantemente sulla strada e in viaggio; la stilista lavora con gli artigiani in Messico per la cucitura e si incontra con gli artigiani in luoghi come il Pakistan, il Marocco e India. Le collezioni che Senes crea sono essenzialmente cartoline indossabili, interpretazioni fantasiose degli angoli nascosti di Parigi, isole incontaminate in Italia (Procida, ndr), e le comunità d’arte di nuova concezione in Perù. 

“La maggior parte delle persone che viaggia nel golfo di Napoli si affrettano a raggiungere la luccicante Capri o la fascinosa Ischia, e superano la piccola ma autentica isola di Procida – dichiara la stilista – Un paradiso composto da casa multicolore, marine da sogno e limoneti segreti. Dopo aver viaggiato in traghetto da Napoli, non mancate di trascorrere una pausa ristorativa presso il Ristorante Scarabeo, nascosto in un limoneto nel cuore dell’isola, dove la signora Battinelli cucina piatti della tradizione procidana.”

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