mercoledì, Gennaio 15, 2025

Strane manovre per la concessione del “Parco Avventura”

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Discrepanze tra delibera di Giunta e bando. Il dirigente dell’Utc Ungaro cita vecchie deliberazioni e si “dimentica” dell’ultima datata 16.2.2016. La durata dell’affidamento ridotta a 10 anni rispetto ai 15 indicati dalla Giunta. La precedente gara andò deserta e adesso il canone è stato ribassato da 5.000 a 3.000 euro

 

Quali manovre si celano dietro il bando per l’affidamento in gestione del “Parco Avventura” nella pineta di Fiaiano? Di certo tra l’ultima delibera di Giunta approvata, la n. 19 del 16 febbraio 2016, e il bando pubblicato dall’ing. Crescenzo Ungaro, attuale dirigente dell’Ufficio tecnico comunale di Barano e responsabile del procedimento, emergono delle evidenti discrepanze.

La delibera n. 19/2016 in premessa spiega che, scaduto il precedente contratto di concessione e non potendo il Comune sobbarcarsi l’onere della gestione e dell’ammodernamento dell’impianto (le cui strutture sono divenute di proprietà dell’Ente), si è deciso di affidarne la gestione a privati mediante gara pubblica. Il tutto per non lasciar morire nell’abbandono una struttura che rappresenta una risorsa anche occupazionale. Per tale motivo già nel 2015 era stata indetta la procedura ad evidenza pubblica con canone annuo a base d’asta di 5.000 euro. Citando le proprie precedenti deliberazioni n. n. 64 del 25/06/2015 e n. 67 del 02/07/2015, nonché la relativa determina a contrarre del responsabile del Settore V n. 182 del 09/07/2015. Sta di fatto che quella prima gara andò deserta. Infatti nella delibera n. 19/2016 vi si fa espresso riferimento: «Nel termine previsto nel relativo bando/disciplinare non perveniva alcuna offerta»; ribadendo però che permane la volontà dell’Amministrazione di far tornare funzionante il “Parco Avventura” affidandolo ad un soggetto privato.

Pertanto la giunta ha deliberato «di affidare l’ammodernamento e la gestione del “Parco Avventura” ad un soggetto privato che abbia i requisiti di legge per esercitare tale attività, mediante un contratto di gestione della durata di almeno 15 anni ad un canone annuo non inferiore ad euro 3.000,00». L’aggiudicazione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ovvero offerte in aumento, «valutato il punteggio mediante la valutazione complessiva degli elementi “economici” e “qualitativi” dell’offerta, inserendo come criteri di valutazione la predisposizione di percorsi ed attività diversificati per varie fasce di età, numero e tipologia delle attrezzature e passaggi previsti, le attività e le attrezzature per persone diversamente abili l’estensione del periodo di apertura, la valutazione ambientale di inserimento dell’impianto, qualità dei materiali utilizzati». Incaricando il responsabile dell’Ufficio tecnico «degli adempimenti conseguenti al presente deliberato».

Tutto a posto? Niente affatto! Nel bando con relativo disciplinare a firma dell’ing. Ungaro, non si tiene in alcun conto la delibera n. 19/2016 con la quale la Giunta detta i nuovi indirizzi. Si fa invece riferimento, sia all’inizio che all’art. 6, alle due vecchie delibere di Giunta del 2015. Quando alle determine a contrarre, una volta viene citata la vecchia, di seguito la n. 29 del 16.3.2016. Inoltre, all’art. 10, si fissa la durata minima della concessione ad anni dieci, mentre la Giunta ne aveva indicati almeno quindici. Sembra che Ungaro se ne sia fregato bellamente di quanto indicato da Paolino e Co. Che succede? L’indirizzo politico va a farsi fottere o l’Ufficio tecnico non è allineato con l’Amministrazione? Oppure c’è un disegno nascosto dietro queste discrepanze?

Di certo c’è che l’unica differenza rispetto al precedente bando è il canone annuo a base d’asta: 3.000 euro invece di 5.000. Come mai la gara allora era andata deserta? 5.000 euro erano troppi? All’epoca una ditta aveva fatto un sopralluogo del “Parco Avventura”, ma poi non aveva presentato l’offerta. Forse sarà proprio questa ditta ad aggiudicarsi ora la gestione, risparmiando visto che il canone a base d’asta è sceso di 2.000 euro? E’ questo l’inghippo? Oppure è un altro il fine che si cela dietro l’apparente contrapposizione tra politici e dirigente? Chissà, di sicuro c’è qualcosa che non quadra in questa gara. Forse ne capiremo di più quando i giochi saranno fatti, ovvero ad aggiudicazione avvenuta.

 

1 COMMENT

  1. Quante pippe mentali vi fate. Avete visto il degrado che c’è adesso in quella pineta? Perché non fate una bella cantata a chi di dovere? Ma fatta bene visto che almeno voi avete in mano un potere come la stampa non indifferente?

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