lunedì, Dicembre 23, 2024

Ischia, che disfatta

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Un segnale di ripresa c’è stato, ma guardare al bicchiere mezzo pieno dopo sette sconfitte consecutive è difficile, difficilissimo. L’Ischia Isolaverde perde anche contro il Catanzaro e si conferma, così, guardando ai risultati nudi e crudi, squadra in caduta libera. I gialloblu mettono ancora una volta in campo una prestazione discontinua: nei primi minuti la squadra calabrese prende letteralmente il sopravvento, con la difesa isolana che rischia a più riprese di capitolare; a partire dal 25′, e soprattutto nel secondo tempo, la squadra di Antonio Porta è finalmente protagonista di una seppur inefficace reazione. Questo, nei fatti, il vero segnale positivo che arriva dalla sfida andata in scena ieri in un Mazzella ancora una volta semideserto e caratterizzato principalmente dai cori e dai colori giallorossi del settore distinti. Sono duecento, infatti, i tifosi calabresi presenti ieri in quel di Fondo Bosso, tifosi che hanno sostenuto una squadra tutt’altro che perfetta e che, con molta probabilità, non merita la salvezza diretta. Dall’altro lato, circa trecento supporter ischitani: poche bandiere e tanti commenti di disapprovazione per la penultima gara interna di una stagione ricca di contraddizioni e all’insegna della depressione più pura se solo si pensa all’entusiasmo degli anni in categorie inferiori. Paradossi e incertezze di una stagione che per i gialloblu potrebbe concludersi con una sfida affascinante ma dall’alto, altissimo coefficiente di difficoltà: alla luce della vittorie del Monopoli e dello stesso Catanzaro, l’Ischia sarà costretta nei fatti a vincere a Cosenza per evitare di sfidare ai play-out il Catania, squadra sulla carta imbattibile ma che sta attraversando un periodo di crisi lungo e profondo. Chi lo sa, magari potrebbe essere un bene affrontare gli etnei, per quanto facciano paura.

LA PARTITA. Guardando le formazioni, anche questa volta il tecnico Antonio Porta fa registrare qualche sorpresa nel suo 4-3-3 d’ordinanza. Filippo Florio si accomoda ancora una volta in panchina: sui laterali in difesa si vedono Bruno e Porcino, mentre al centro spazio per il francese Jerry Vandam, che necessità di minutaggio per migliorare dal punto di vista fisico e per trovare il feeling con la squadra (non parla una parola in italiano, e questo non è un problema da sottovalutare). A centrocampo spazio a quello che con ogni probabilità sarà il trio che Porta metterà in campo il 21 e 28 maggio: parliamo del regista Spezzani, ancora una volta dimostratosi lontano dalla forma migliore, e dei tutt’altro che convincenti Acampora ed Armeno. In attacco, al fianco dei titolari Di Vicino e Gomes riecco Vincenzo Pepe, che mancava dai campi di gioco dalla sfida di un mese e mezzo fa con il Foggia. Spostando lo sguardo verso gli avversari, poche le novità da registrare: solito 4-3-3 per Erra, che in attacco dà spazio a Caruso e lascia in panchina il bomber Razzitti.
Inizia il match e il Catanzaro si riversa subito nella metà campo gialloblu. Agodirin sembra avere un conto aperto con la squadra isolana e mette in campo una delle rare prestazioni positive della stagione: il nigeriano impegna subito Iuliano con una conclusione dalla distanza e con un colpo di testa sottomisura, poi lascia partire un bolide dalla distanza che si stampa sulla traversa. L’Ischia non riesce a reagire, il centrocampo non fa filtro e la difesa è ancora una volta in balia delle onde (Vandam spesso lascia a desiderare). Il gol è nell’aria e a siglarlo è proprio Agodirin, bravo a sfruttare un’indecisione clamorosa di Acampora.
A vantaggio acquisito i calabresi tirano letteralmente i remi in barca ma, almeno nel primo tempo, non si trovano al cospetto di un’Ischia all’altezza. Per i gialloblu l’unico giocatore pericoloso è l’immortale Di Vicino, protagonista con una serie di assist al bacio e con alcune conclusioni dalla distanza. Il centrocampista si procura anche un calcio di rigore per fallo di Agnello, ma l’arbitro (troppo nervoso e frettoloso) lascia proseguire.
Nella ripresa, Porta butta nella mischia Rubino al posto di Spezzani: Di Vicino giostra adesso da regista davanti alla difesa, con l’ex Napoli, Gomes e Pepe in attacco. L’Ischia sembra rigenerata e attacca a testa bassa: la squadra gialloblu meriterebbe il pari, ma sulla sua strada si mette la traversa. A partire dal 70′ l’Ischia perde lucidità e il Catanzaro sembra potere controllare il match, sfiorando anche il vantaggio su contropiede con il solito Agodirin. Porta nel frattempo cambia ancora: fuori Pepe e dentro Sirigu, passando così ad un più offensivo 3-5-2 con Porcino e Bruno chiamati soprattutto a difendere che ad attaccare. Il cambio non sortisce gli effetti sperati, con i gialloblu che si dimostrano poco lucidi sottoporta. A dieci minuti dal termine l’espulsione di Patti per brutto fallo su Armeno non cambia nei fatti le sorti del match: Porta prova anche la carta Pablo “Cavani” Barbosa, spostando addirittura Vandam in attacco. Niente da fare, però: per gli isolani arriva la settima sconfitta consecutiva, la quattordicesima per Antonio Porta sulla panchina dell’Ischia. Numeri impietosi a poche settimane dai play-out.

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