Si continua con Antonio Porta. Questa l’impressione al termine di un lunedì segnato da un lungo summit societario in casa Ischia Isolaverde: i vertici gialloblu hanno passato ai “raggi x” la gestione del tecnico procidano, reduce dalla bellezza (o bruttezza, fate voi) di 7 sconfitte consecutive. L’ufficialità della decisione arriverà solo nella giornata odierna, ma mentre andiamo in stampa l’orientamento sembra quello di evitare ulteriori stravolgimenti alla squadra, che in questa stagione ha già visto passare per i Camaldoli (e raramente per il Mazzella) altri due allenatori come Di Costanzo e Bitetto. Proprio quest’ultimo, una settimana fa ad un passo dal ritorno in gialloblu, sembra l’unica alternativa percorribile in caso di clamoroso dietrofront: le probabilità di un rientro dell’ex Melfi, però, sembrano al momento vicinissime allo zero. Certo, le sorprese sono sempre dietro l’angolo e non è da escludere che il conclave gialloblu possa continuare nella giornata odierna, come è allo stesso tempo prevedibile un faccia a faccia ulteriore tra i vertici del club isolano e lo spogliatoio. Giocatori che sono tornati ieri ad allenarsi e che sabato dovranno necessariamente vincere sul campo del Cosenza per evitare il Catania ai play-out.
NUMERI IMPIETOSI. Niente rivoluzione, insomma: si dovrebbe continuare (il condizionale è d’obbligo visti i precedenti) con l’allenatore che è stato capace di perdere tutte e 14 le ultime sfide che lo hanno visto sedere sulla panchina gialloblu. Per la serie: se non è un record poco ci manca.
L’Ischia, così, si presenta al momento come la squadra meno in forma del Girone C. Vero, la prestazione vista nel secondo tempo con un Catanzaro contratto è sembrata un netto passo in avanti rispetto alle prove recenti dei gialloblu, ma i numeri della seconda gestione targata Antonio Porta non possono essere più ignorati, attestando senza possibilità di smentita la profonda crisi della squadra isolani. Parlano da sole, così, le sette sconfitte in sette match a partire da metà marzo: zero punti sui 21 disponibili, roba da brividi quando bastavano un paio di vittorie per conquistare senza patemi d’animo il terzultimo posto (evitando lo spauracchio Catania) e, perché no, per puntare alla quartultima posizione e sperare in un play-out più agevole (due risultati su tre disponibili e la seconda gara in casa). Perché è inutile girarci intorno: nessuno – tranne qualcuno in malafede – avrebbe mai potuto chiudere a Porta una salvezza diretta nei fatti impossibile, considerati gli incroci del calendario e l’organico non all’altezza dei gialloblu; nessuno ha chiesto l’impresa, ma qualche punto in più era lecito aspettarselo soprattutto nelle sfide interne contro Paganese, Monopoli e Catanzaro. A conti fatti, oltretutto, è proprio con queste tre sconfitte che l’Ischia ha perso la possibilità di allontanarsi in maniera definitiva dal Martina Franca e di avvicinarsi ad un Melfi che nelle ultime sette giornate ha totalizzato sei punti, quindi niente di straordinario.
QUALI PROSPETTIVE? Partendo proprio dal secondo tempo con il Catanzaro, sembra evidente che l’Ischia da qui a fine stagione potrà fare affidamento su due moduli, il 4-3-3 (preferito da Porta) e l’alternativa 3-5-2. Al di là degli schieramenti e della sfidante dei play-out, i gialloblu dovranno sperare in un mese di maggio libero dagli infortuni che hanno caratterizzato tutta la stagione calcistica. Il tecnico isolano punta molto sul ritorno di Liberato Filosa: il difensore ex Vigor Lamezia, operato un mese e mezzo fa al menisco, dovrebbe già giocare una trentina di minuti contro il Cosenza e in tal caso sarebbe costretto a fare attenzione ai cartellini essendo lui diffidato. Con Kanoute che tornerà dalla squalifica, non mancheranno poi i giocatori che potrebbe approfittare delle due settimane senza calcio giocato per ritrovare la migliore condizione: parliamo del difensore Vandam, del regista Spezzani, dell’esterno Pepe e dell’attaccante Rubino, tutti elementi che potrebbe risultare fondamentali nella doppia sfida del 21 e 28 maggio. Appuntamento in cui i gialloblu saranno guidati da Antonio Porta, tecnico che dovrà necessariamente mettersi alle spalle il “record” tutt’altro che invidiabile di 14 sconfitte consecutive sulla stessa panchina. Un filotto che va interrotto. Subito.