Imputati il legale rappresentante della società “San Montano srl”, Domenico De Siano, ed il geometra progettista che depositò la DIA, Ernesto Silvio. Quest’ultimo nel giugno del 2015 venne sottoposto a perquisizione con il sequestro del computer e di documentazione. L’accusa ritiene che vennero depositati su un numero di protocollo del Comune che non corrispondeva alla documentazione custodita all’Ufficio tecnico. Contestati agli imputati i reati urbanistici, paesistici e di distruzione delle bellezze naturali
Paolo Mosè | La richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Ugo Miraglia Del Giudice è all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare Miranda. Che deve decidere se il senatore della Repubblica Domenico De Siano e il geom. Ernesto Silvio debbano essere processati per i reati di falso ideologico, falso materiale, violazione delle norme urbanistiche, paesistiche, di non aver trasmesso i relativi atti per competenza al Genio Civile e di distruzione delle bellezze naturali. Una decisione che si preannuncia alquanto complessa, avendo il difensore degli imputati, l’avv. Bruno Molinaro, predisposto tutta una serie di eccezioni in ordine alle contestazioni e quanto accertato dalla difesa sarà sottoposto al vaglio del gup, a cui verrà consegnata una corposa memoria con molti allegati. Che servono innanzitutto a smentire la ricostruzione dell’ufficio del pubblico ministero che si è avvalso della collaborazione preziosa dei militari della Compagnia Carabinieri di Ischia.
Un’indagine che “esplose” allorquando il 19 giugno del 2015 i carabinieri si presentarono presso l’abitazione e lo studio di Ernesto Silvio per eseguire una perquisizione, al fine di sequestrare un computer ed altro materiale utile alle indagini. Stessa attività venne eseguita presso gli uffici comunali per verificare se quella denuncia “anonima” avesse o meno un fondamento. Basata su alcuni lavori eseguiti presso l’Hotel San Montano, di cui il De Siano all’epoca dei fatti era il legale rappresentante della società “San Montano srl”. Secondo l’assunto accusatorio entrambi gli imputati depositarono al protocollo del Comune di Lacco Ameno della documentazione inerente dei lavori a farsi per rendere più fruibile la struttura alberghiera con annessi servizi. Ottenendo il “nullaosta” comunale con la presentazione della DIA.
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Con tutto il rispetto per le capacità dell’avvocato difensore,questa accusa si smonterà da sè :il presunto colpevole manco ha bisogno di una difesa,considerato che lui a l.a. rappresenta l’autorità,il potere,la legge,la volontà popolare,la verità e tutte le altre virtù che esistono al mondo.