Carmelo Buono | Qualche giorno fa è morta la Sig. Hoesslin. Passata alla storia come la Tedesca del Profumeria Primavera. Approdò sui nostri lidi nel 1936 (La notte dei cristalli) ed ivi conobbe, a suo dire, l’amore. Lo sposò, lei protestante, con rito cattolico. Fu battezzata dall’allora Vescovo D’Ischia Ernesto De Laurentis. Dall’unione nacquero due figli maschi e da allora fu pervasa dal “Complesso di Cornelia” e fu la prima a divorziare ad Ischia.
Da bambina come tutte le “VON” andò in collegio il quale contribuì a forgiare ancora di più quella durezza caratteriale che la contraddistinguerà a vita. Priva di qualsiasi gesto affettivo non era molto loquace tantomeno ascoltava; si limitava a dare ordini.
Donna colta quanto bastava, odiava pettegolare e la solitudine era la sua unica e migliore amica. Amava Ischia e guardava lontano, essere un’imprenditrice a quel tempo era da temerari ma Lei si sentiva un’antesignana nata e osò.
Carattere deciso aveva un rapporto con gl’Ischitani di non belligeranza, ma con i tedeschi ospiti momentanei di autosufficienza. facendo capire molto chiaramente che Lei camminava un metro al di sopra del cielo. Apparteneva alla generazione di VON HINDENBURG, l’ultimo cancelliere prima dell’avvento di Hitler e non accettò mai il Social Nazismo,tanto è vero che il padre in seconde nozze sposò un’ebrea con la quale aveva un rapporto civile ma poco cordiale.
In fondo non si conoscevano più di tanto. Amante d’arte mai sfoggiava il suo sapere se non per rimproverare un comportamento incivile e ignorante. Riconosceva i talenti, a naso e suoi occhi azzurri davano l’assenso, mai verbalmente.
Tra noi due, per anni abbiamo avuto un rapporto conflittuale ma sempre corretto. Mi stimava perchè non riusciva ad intimorirmi, eravamo della stessa pasta e mi riconosceva competenza nel mio lavoro. Nonostante fosse figlia del secolo scorso mi ha sempre appoggiata riconoscendomi un coraggio di pochi. Con l’avanzare degli anni divenne meno spigolosa e a modo suo affettiva.
Amava mia figlia e ogni occasione era buona per dimostrarlo (dolcetti a Natale e ovetti a Pasqua). Quando compì 100 anni mi chiese di andare a casa sua per pettinarla (mai l’aveva chiesto), andai alle 8 del mattino e a fine lavoro voleva pagarmi. Io rifiutai dicendo “Signora la prego dopo tanti anni è il minimo che posso fare, è il regalo per il suo compleanno chiaramente simbolico”
Lei mi abbracciò e aveva gli colmi di lacrime e mi sussurrò: “Lei è un grande uomo, ha la fortuna di vivere ad Ischia e la sfortuna di esservi nato”.
L’abbracciai e per la prima volta risposi “Grazie Signora Von Hoesslin”
Capì dove volevo parare . Una pioniera che ha contribuito allo sviluppo di quest’Isola e benchè rammaricata di come l’avessimo ridotta l’amava priva di riserva. Ci lascia un’eredità notevole, soprattutto ai due figli, che benché degnissime persone, insieme non sono neppure un decimo di cotanta MADRE.
Notevole Carmine
Una sola nota …
Tu hai la sfortuna di vivere a Ischia e la fortuna di esserci nato …. Non viceversa .
Riguardo ” oma” …. Un soffio di eternità senza far troppo rumore .
Ma pochi possono capire.
Grazie .
V.