Ecco quanto Vito Iacono, presidente della Strade del Vino, ha proposto ai governatori De Luca e Chiamparino, e all’assessore all’Assessore all’Agricoltura, Caccia e pesca della Regione Piemonte Giorgio FERRERO
«Carissimo Presidente, con riferimento all’oggetto, alla corrispondenza intercorsa, – scrive Iacono – la presente per chiederTi di valutare, unitamente ai Servizi competenti della Regione Campania, la opportunità di attivare un’utile e proficua interlocuzione con la Regione Piemonte, i cui Rappresentanti Istituzionali leggono per conoscenza, per condividere un percorso sinergico per debellare le problematiche fitopatologiche della viticultura sull’isola d’Ischia con particolare riferimento alla flavescenza dorata ed ai problemi seri e gravi che stanno vivendo i nostri vigneti rischiando di privare così la Regione Campania di un’area di produzione ad altissima vocazione pedoclimatica.
L’isola d’Ischia ha una storia ricca ed importante legata alla agricoltura, alla vite ed al vino e non è un caso che sia stata la prima area della Campania, la seconda d’Italia, alla quale è stata riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata nel lontano 1966 e quest’anno ne celebriamo il cinquantesimo anniversario.
Potremmo fare tesoro della esperienza maturata nel tempo nelle importanti aree viticole della Regione Piemonte, che purtroppo per prima in Italia ha avuto problemi analoghi ed anche di recente, grazie ad un rapporto di partenariato tra l’Osservatorio fitosanitario della Regione Piemonte ed il Gruppo Zero Monferrato, un’associazione volontaria di viticoltori che sperimenta alcuni protocolli, è molto attiva e presente sulla problematica.
Sarebbe esaltante anche per i nostri Viticoltori, che andrebbero supportati con la dotazione di un bollettino fitosanitario per l’isola d’Ischia, poter godere delle attenzioni, del tutoraggio e del supporto, ovviamente mediato e monitorato dagli Uffici della Regione Campania che già egregiamente sono presenti sul territorio, di esperienze che vengono da aree di eccellenza per il vino italiano.
Si potrebbe partire da una Intesa Istituzionale tra le due Regioni ed un documento tecnico redatto in condivisione tra gli Uffici nel quale si declinano le modalità di collaborazione, per questo ritienimi a disposizione per fornire ogni utile e necessario supporto.
Sicuro di un pronto e positivo riscontro, nel ringraziarTi per l’attenzione, Ti saluto cordialmente Vito Iacono»