Mentre tra qualche giorno l’ASL ci verrà a prendere in giro con il solito convegno auto celebrativo al Palazzo Reale, che ovviamente boicotteremo considerate le numerose inefficienze e le multiple scelte senza senso alle quali siamo sottoposti da una dirigenza sanitaria e non solo ingrata e strafottente, torna con prepotenza sul tavolo del dibattito la problematica dei pendolari.
Il Sub Commissario Sanitario, il dottore Luigi De Paolis, è intervenuto in merito all’orario “di lavoro dipendenti pendolari P.O. Rizzoli”. «Considerato il disagio – scrive il Sub Commissario – nell’organizzazione dei turini, anche alla luce della L. 161/15 si dispone che la flessibilità oraria concessa al personale dipendente pendolare, stabilita con nota N. 34675/13 dalla precedente amministrazione, viene rimodulata, limitatamente all’orario di ingresso, entro e non oltre le ore 8.30»
Una disposizione, questa dell’11 maggio che il direttore Sanitario del Rizzoli, la dottoressa Grossi ha accettato e reso operativa dal prossimo 1 giugno.
Chi, invece, alza la voce e non ci sta sono i sindacati CGIL, Uil, FIASL e ASI che, tramite Ciro Chietti hanno scritto al Commissario Straordinario ASL NA 2 D’Amore.
«Le scriventi organizzazioni sindacali – si legge nella nota – venuti a conoscenza della disposizione a firma del sub commissario Sanitario inerente alla rimodulazione dell’orario di servizio per il personale dipendente pendolare presso la sede di Ischia, chiedono alla S.V.. un incontro urgente per discutere della problematica citata”.
Turni, flessibilità, condizioni di lavoro, efficienza e rendimento sono argomenti caldi che, se non presi con la giusta determinazione corrono il rischio di far “morti”. E questa volta, il gioco con i termini è del tutto voluto.
«Per ora abbiamo protocollato questa richiesta di incontro – ci ha detto il sindacalista Ciro Chietti – ma sarà solo l’inizio adesso basta! Stiamo stanchi»