Davide Conte | Inutile dire che, nonostante il notevole numero di Lettori dell’ultimo 4WARD, oggetto di una disamina a volo d’uccello sul rapporto turistico 2015 redatto a cura di Unicredit in collaborazione con il Touring Club Italiano, né commenti né riflessioni sono scaturite da addetti ai lavori come da semplici Lettori. Un segnale pessimo, sia se interpretato quale endemico, amorfo atteggiamento assunto verso tutto ciò che è “pubblico” da parte degli Ischitani (anche se, poi, non c’è sfera più privata per noi tutti dell’indotto turistico), sia se questi ultimi fossero convinti, in virtù della “mangiatoia” ancora sufficientemente bassa, che tutto vada benone e che i problemi ed i possibili margini di miglioramento della nostra offerta turistica non siano affar loro. Ovviamente quest’ultimo caso, in un contesto sociale che si rispetti, sarebbe da ricovero immediato.
Non mi soffermerò, quindi, a prendere in esame tutta la miriade di dati che ho già snocciolato venerdì scorso. Eppure, ci sarebbe tanto, tantissimo da dire. Avremmo dovuto, questa settimana, esaminare insieme in che modo il “sistema Ischia” (non si ritenga offeso chi, leggendo questo articolo, fa sistema sul serio in qualche altra località turistica intorno al mondo) dovrebbe porsi rispetto ai segnali preziosissimi che il rapporto Unicredit-Tci è in grado di lanciare e, soprattutto, stabilire insieme ciò che sarebbe indispensabile porre in essere a brevissima scadenza dalle nostre parti. Invece, a quanto pare, questo pensiero non sfiora neppure la mente dei nostri operatori e, men che meno, dei nostri amministratori pubblici, ma siamo invece a prendere atto che chiunque, più o meno attento o più o meno colto e/o competente, ha altro da fare piuttosto che esaminare ciò che non va (o che potrebbe andar meglio) grazie ai suggerimenti di chi ne sa un tantino più di lui.
Anche il recente incontro ad opera del sempre attivo commissario A.C.S.T. Mimmo Barra con Zhu Yuhua, senatore cinese e presidente dell’associazione “Cina-Italia” di Shangai (per intenderci, una sorta di NIAF mandarino), non tiene conto che l’andamento delle economie emergenti sta vivendo una generale battuta d’arresto, con conseguenze evidenti anche per il turismo. Infatti, proprio il rapporto in questione rivela che dopo la leadership mondiale assunta dalla Cina con 165 miliardi di dollari di spesa turistica all’estero, così come la Russia si è posta in quinta posizione con 50 miliardi e il Brasile è in decima con 26 miliardi (l’India, invece resta ancora 25.a con quasi 15 miliardi), il cosiddetto BRIC non riesce più ad esprimere quei margini di miglioramento che tutti ritenevamo quasi certi ed automatici; e per quanto lodevole, non sarà certamente l’azione diplomatica scaturente da questo genere di incontri a rappresentare una svolta per l’economia turistica locale, anche perché la Cina sembra ben lontana, per il 2016, dalle proiezioni positive ipotizzate negli anni precedenti, limitandosi ad un +6% alquanto insignificante se rapportato sia alle medie precedenti, sia ai suoi 1.400.000.000 circa di abitanti; Russia e Brasile, invece, presenteranno certamente un segno negativo per l’anno in corso (-1% la prima e -3,5% il secondo).
Senz’altro di gran rilievo, invece, è il tentativo “in proprio” posto in essere da Isidoro Di Meglio, direttore commerciale del gruppo alberghiero Dimhotels, di far conoscere l’isola d’Ischia -prima che i suoi otto alberghi- agli alter ego del grande Rick Steves, che da USA, Australia e Malta sono stati ad Ischia ospiti full credit dei “Patanari”, volo compreso. Se volete capire chi è Rick Steves, collegateVi pure a www.ricksteves.com e non meravigliateVi se, tra le località campane segnalate nella sezione Europe, vi siano solo Napoli, Capri, Sorrento, Pompei, Ercolano e la Costiera Amalfitana. Se frequentaste un po’ di più persone d’oltreoceano, infatti, incorrereste come me nell’inutile tentativo di spiegare loro dove si trova Ischia, fin quando non capirete che l’unica strada possibile è quella di utilizzare il -per noi- nauseabondo “in the nearest of Capri”. In sintesi, citando Rick Steves stiamo parlando del guru americano tra gli opinion leaders del turismo in Europa, un opinionista-operatore in grado di condizionare fortemente le scelte del popolo a stelle e strisce in fatto di viaggi verso il Vecchio Continente. Nei dettagli, il nostro Giornale si occuperà di questo nei prossimi giorni e delle concrete possibilità di visibilità e business che ne potrebbero scaturire per l’intera Isola.
Intanto, la nave del turismo “targato Ischia” continua la sua rotta a vista, tra una gaffe e un incidente di percorso, ma soprattutto con una navigazione sempre più ridotta (qualitativamente e quantitativamente) e densa di incongruenze. Ci accingiamo all’inizio dell’estate, passando per due week-end importanti già trascorsi ed un ponte (quello del 2 giugno) in cui si prevede già il tutto esaurito, offrendo un’Isola decisamente impreparata sia in termini di cura del territorio, sia per la programmazione degli eventi, le cui certezze vanno ricercate solo ed esclusivamente tra le iniziative private (leggasi Ischia Global, Ischia Film Festival, Sfilata di Sant’Alessandro, Ischia Summer Festival, Piano & Jazz e pochi altri). Uno stato di cose che sembra incorreggibile ed inevitabile come una macumba, ma che non è certo la preoccupazione principale di chi dovrebbe affinare il tiro, non fosse altro che per proporsi con un tantino d’orgoglio in più al corpo elettorale, da qui ad un anno.
Caro compianto Vescovo Pagano, aveva proprio ragione quando, parlando degli Ischitani al mio Sindaco Peppino Brandi, gli confidò: “Presidè, chist è ‘u lignamm e a ‘cca anna ascì ‘e pastùr!”
Hai citato Pagano ,che grande Vescovo,é vero questi siamo e da noi deve uscire il futuro,Giá il futuro.
Credo che gli isolani in passato siano stati grandi ,poi forse il turismo facile ha preso la mano a tutti.
La redazione invita tutti ad essere piú umili
Penso che la prima cosa sia la gentilezza e l’onestá. I turisti tornano se molto semplicemente non sono trattati male.
L’isola é meravigliosa siamo noi a dover essere migliori,tutti dal marinaio al proprietario 5 stelle.
Spesso vado a Termoli ….e sai perchë ? Fabrizio proprietario di Albergo diffuso e spiaggia con discoteca é gentile mi coccola ,mi dá la stanza che preferisco e la spiaggia ë nel pacchetto camera.
Il mare é bellissimo. E sto parlando di Termoli.
Complimenti per quello che scrivi io ti seguo.
Grazie, Chiara. Tvb
Sacrosanto l’articolo ma anche il commento di Chiara. La gentilezza fa tanto e il turista è più disposto a chiudere un occhio su alcune mancanze. Ma bisogna già iniziare con i ragazzi a scuola. Non è possibile vederli scorazzare per strada o nei bus insultando le persone come sempre più spesso vedo.
Ma sono almeno 30 anni che si parla sempre delle stesse cose e non cambiano. Traffico, pulizia, tranquillità. Appunto Capri. Hanno solo il nome ma se lo sanno vendere benissimo e noi che abbiamo un paradiso naturale lo stiamo facendo a pezzi. Chi ha il pane non ha i denti o giù di lì.
Grazie anche a Te, Brigida.