domenica, Gennaio 19, 2025

Forio, il consiglio “dopo le mazzate”

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Aggiornamento ore 21.21
Durante l’intervento di Nicola Nicolella sull’inversione all’ordine del giorno del punto 3 con il punto 7, si verifica l’assenza di numerosi consiglieri comunali. Invocato il numero legale, si scateno le opposizioni, soprattutto con la new entry, la consigliera Orlacchio che filma il caus belli: “manca il numero legale” e parte la protesta.

Parte in salita il consiglio comunale di Forio che inizia con soli 8 consiglieri. Un numero “giusto” per iniziare il civico consesso, ma non per votare….

Il civico consesso inizia senza la minoranza e con Michele Regine che sta bacchettando Mario Savio e Giuseppe Colella. “In maggioranza c’è un evidente  scollamento avulso da qualsiasi discorso democratico e civile. E’ una situazione che si protae da tempo. E’ un’antitesi vera e propria. Richiamo i consiglieri comunali alla dignità del ruolo che il popolo di Forio li ha eletti. Siamo il fiore all’occhiello della comunità isolana. Non è possibile che tra di noi si verifichino questi episodi. Gesti come quelli di ieri, non trovano senso”. L’attacco di Regine ora si dirige contro la Conti, la Orlacchio e Giuseppe Colella (correzione live richiesta a gran voce dalla consigliera Conti quale diritto di replica). “Mi dissocio da chi accusa il sindaco di Forio di essere un dittatore. Invito tutti ad abbassare i toni e rimarco ogni tentativo che mira a deligittimare la serietà delle istituzioni. Forio è serio. Abbiamo problemi seri che vanno affrontati e non è pensabile che ci sia qualche consigliere che delegittima l’azione amministrativa di questa maggioranza. Se qualcuno non si trova più a suo agio, allora passi all’opposizioni. Chiarisca la sua posizione e la smetta di essere ondivago. Mi dissocio da chi non ha identità. Se qualcuno crede di non poter continuare con questa maggioranza, la smetta. Si dimetta”

“Forio non sta passando un periodo felice”. E’ questa l’apertura di Michele Regine. “Eleviamo il livello, usciamo da questa bassa lega. Ragioniamo su Forio attraverso tutti i mezzi che abbiamo: dalla stampa ai social. Usciamo da questa torre d’avorio. Il mio venga letto come un intervento doveroso e un invito a riprendere le redini e restare calmi.”

Dopo Regine, interviene la direttrice Conti che, con un’avvolgente sciarpa biancoverde, cita Shakespeare…

Donatella Migliaccio: “Quanto successo ieri è vergognoso! Il popolo di Forio si sa confrontare. Siamo in grado di rappresentartvi. Mi vergogno di ieri”…

Per Domenico Savio, invece, con Francesco Del Deo si è tornati al ventennio fascista.

Per Stani Verde, le donne dimostrano di avere più coraggio. “Cara Donatella – dice Verde – non hai nulla da farti scusare”. Poi attacca Regine. “Caro presidente, dovresti scusarti con Peppe Colella”.

Verde: “Regine, stai umiliando il consiglio comunale”.

Verde: “Vi siete fatti mettere in riga. Siete schiavi di 4 persone” è l’accusa rivolta ai consiglieri di maggioranza.

L’accusa di Verde è forte. “I consiglieri comunali, Giuseppe Colella, in particolare vi ha accusato di aver visto lavori fatti male e lo avete messo in condizione di dimettersi. State intimidendo tutti”

Il discorso di Vito Iacono è ben diverso. “Dobbiamo lottare con “violenza” sulle cose avete promesso in campagna elettorale e che alle quali non avete dato risposta. Cava dell’Isola, strisce blu, porto, lavori pubblici: è un lungo elenco del vostro fallimento. Basta con l’ironia, con le battutine, con i falsi sorrisi. La vostra è una compagine amministrativa che si era presentata con una lista chiamata: “Rinascita culturale”…”

E ancora: “Un clima surreale! Le botte, un altro consigliere comunale che si dimette, un’azienda che gestisce i rifiuti con decine di nostri concittadini dipendenti che rischia il fallimento e di lasciare il Paese nei rifiuti in piena stagione estiva, lo sforamento del patto di stabilità, tutti i bilanci con il parere contrario dei revisori dei conti, il porto che è tutt’altro volano di sviluppo, il bubbone del Green Flash ancora sul groppone dei cittadini, tombini che sversano liquami, il litorale costiero che frana con Cava dell’Isola ancora chiusa, Citara ridotta a cantiere nel mese di maggio e la strada che porta ai Giardini Poseidon in condizioni assurde e tanto altro ancora e mi si chiede perché mi inquieto??? Vedo che persone non degne di citazione hanno recuperato presto il sorriso senza vergogna e la solita verve provocatoria che non raccolgo. Ma loro per cosa di inquietano??? Chiederò ai sensi dell’articolo 18 del regolamento del consiglio comunale di Forio ai consiglieri comunali di opposizione di firmare la mozione di sfiducia al Sindaco è ora che qualcuno si assuma le giuste responsabilità.”

Del Deo: “I fatti di ieri sono gravissimi. Auspico un chiarimento tra i protagonisti”.

Nicolella: “Caro Regine, seguimi, altrimenti poi fai le ramanzine quando non ti allontani dal consiglio e manchi di rispetto a tutti. Le motivazioni delle dimissioni di Iacono sono facilmente identificabili. Sia da quanto ha dichiarato il presidente Regine in consiglio comunale (c’è stato uno scollamento) sia da quanto ha detto la stessa Tina Iacono. E’ grave che Tina Iacono si sia dimessa e non sia passata all’opposizione. Evidentemente le hanno suggerito di andare via”

Nicolella aggiunge: “Hai sempre mantenuto i contatti con la vecchia amministrazione e sei sempre garante, caro Sindaco, di personaggi della vecchia amministrazione. Di quelli furbetti che hanno inserito, primi sull’isola, le strisce blu valide tutto l’anno. Sindaco mantieni sempre in vita il cordone ombelicale con Nicola Monti. Perchè? Conosci tutto l’albo geneaologico dei Ciummo! Perchè?”

Dopo un infuocato intervento di Stani Verde che ha accusato Del Deo di aver costretto Tina Iacono alle dimissioni perché la Iacono si era opposta alla delibera della metanizzazione e perché non ha voluto accettare che i lavori al cimitero venissero realizzati e affidati agli amici degli amici”.

La risposta di Davide Castagliuolo a Verde arriva immediata. “Stani, le delibere che citi sulla metanizzazione le hai approvate tu e la vecchia amministrazione di cui facevi parte dopo aver tradito la tua iniziale elezione. Comunque, vorrei dire che questa amministrazione sta portando avanti un serio programma di risanamento. Abbiamo trovato una situazione catastrofica. Stiamo risalendo la china di un baratro di debiti che neanche immaginate. Lavori pubblici, scuole a tanto altro sia nel breve passato di questa amministrazione sia nel prossimo bilancio che andremo ad approvare trovano risposte dopo decenni”

Vito Iacono mette in difficoltà la maggioranza sulla surroga e l’ingresso in consiglio di Peppe Di Maio. Per garantire l’ingresso in aula la maggioranza deve emendare la proposta con l’emendamento Iacono. Ovvero, Vito Iacono suggerisce come correggere la delibera di consiglio comunale.

Per la nomina del vice presidente del consiglio comunale, si vota in maniera pubblica. L’opposizione candida Domenico Savio.
Nicola Nicolella, Vito Iacono e Chiara Conti votano: Domenico Savio. La maggioranza vota Davide Castagliuolo

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