L’OPINIONE DI ALESSANDRO MOLLO
Se è una presa per i fondelli, ditelo. Una volta per tutte. Non saprei dirvi esattamente come reagirei nell’ascoltare una frase che equivale al televisivo “Sei su scherzi a parte”. Probabilmente tirerei un sospiro di sollievo, perché, forse per la prima volta nell’arco della stagione, i conti inizierebbero a tornare. Finalmente una qualche razionalità, pur minima, pur lontana, si inizierebbe – a quel punto – a potersi ravvisare.
Vi siete presi gioco di noi. E chissà quante risate vi siete fatti alla faccia nostra. L’ultima magari proprio ieri: davanti ad un bicchiere di una bottiglia pregiata, magari per bagnarsi le labbra dopo l’incomprensibile dichiarazione rilasciata da un importante dirigente che, in tutti i modi, ha lasciato comprendere che il momento dei saluti è ormai prossimo. Sin dai mesi estivi di orrori (la o non è un errore di battitura) e di leggerezze ne abbiamo notate e denunciate numerose. Ognuno può sbagliare, ci mancherebbe. Se poi si tratta di dirigenti alle prime armi, è ancor più facile cadere in qualche scivolone. Ma non può accettarsi la mancanza totale di buon senso, più simile ad un dilaniante masochismo.
Spesso sono sembrate mancare voglia e consapevolezza. Come nella scelta di Antonio Porta nel ruolo di allenatore, lui che fu esonerato appena un anno e mezzo prima a furor di popolo. Di certo, la sua scelta non poteva essere la strada da percorrere per ricucire una contestazione – che spesso non ho condiviso nei toni e nelle esasperazioni – che nelle sue linee di fondo è assolutamente giustificata. Pensavo di averle viste tutte per questa annata calcistica. Ed invece ieri un alto dirigente gialloblu, brillando nella scelta del peggior momento possibile, ha dichiarato – pur senza mai affermarlo espressamente – che l’anno prossimo non ci sarà. Roba da far cadere le braccia. L’inesperienza non basta a giustificare. A soli tre giorni dalla sfida play out, mentre la squadra prova a ritrovare, con Gianni ed Enrico, una serenità ed una identità smarrita da mesi. Così, mentre gli appassionati sportivi provano con grande difficoltà a ricreare un briciolo di entusiasmo (venuto meno soprattutto per la scarsa considerazione del territorio e dei valori isolani), c’è chi ha trovato ancora una volta il modo per farsi male da solo. E per far male anche a noi, alla squadra ed alla tifoseria. Per piacere, diteci che è tutta una presa in giro.