lunedì, Gennaio 20, 2025

ESCLUSIVO. Polimeni: “Apriremo un tavolo tecnico per trovare una soluzione per Procida”

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In Piazza Antica Reggia, sotto lo sguardo vigile degli uomini della Polizia di Stato, Polimeni: “Volevo lanciarvi alcuni messaggi tranquillizzanti. Vi volevo dire che il sindaco di Procida ha chiesto un colloquio con noi, noi lo abbiamo ascoltato e ci siamo dati appuntamento il 9 giugno con due tecnici di sua fiducia, ci sediamo attorno ad un tavolo e decidere il da farsi. A Procida verremo.

Faremo prima una valutazione tecnica con i tecnici di fiducia vostri e del sindaco del comune di Procida, guarderemo l’attività degli ultimi tre anni, guarderemo quanti ricoveri sono stati fatti e che tipo di prestazioni sono state fatte, quali sono i professionisti che voi avete in guardia attiva h24 e cercheremo di riempire il presidio di Procida con i contenuti. L’obiettivo è non togliere niente, ma non trincerarsi solamente dietro le etichette ed i cartelli, ma cercare di dare sostanza in modo che i cittadini possano avere più garanzie possibili. Noi vogliamo cercare di dare risposte ai cittadini puntando sui contenuti, quindi il piano è un piano che andrà a regime tra tre anni, c’è scritto espressamente 31 dicembre 2018, quindi c’è tutto il tempo per mettersi attorno ad un tavolo, ragionare su quali sono le priorità, come possiamo fare per garantire i 10 mila cittadini di Procida che poi diventano mila in certi periodi i maggiore afflusso o anche di più. Cerchiamo di avere un approccio il più ragionevole possibile. Oggi, per esempio, c’è un bel convegno sulla sanità e l’insularità, ci sono i miei amici dell’isola d’Elba, poi verranno i tecnici di Ponza, i colleghi di altre isola, proprio perché il problema è nazionale. Su questo vi dico anche che ci sono dei fondi ministeriali molto importanti e dobbiamo mettere in campo, al di là dei cartelli, anche degli incentivi e risorse che il Ministero ci dà per poter dare anche ai cittadini procidani la possibilità di avere i servizi.”

Ad intervenire dalla Piazza Antica Reggia è un medico di base procidano: “Dott. Polimeni, noi siamo pronti a negoziare, non siamo chiusi in una torre d’avorio come lei ha detto. Però anche le formule hanno la loro importanza, perché il giorno in cui cambia il direttore di una ASL e va a mettere nell’atto aziendale che Procida è un posto di primo intervento, cosa che significa tutto o nulla, quel direttore generale dovrà sapere che quella dizione prevede uno standard, non possiamo lasciare all’interpretazione libera. Quella dizione va modificata. Poi ci sediamo e noi già siamo in grado di dirle a Procida che cosa ci vuole, ne abbiamo parlato in modo chiaro e sappiamo dove sono gli sprechi e dove si può andare a guadagnare. Ha idea da Procida quanti soldi noi vi mandiamo per la specialistica? Io faccio il medico di base, ha idea di quante TAC ed ecografie sono costretto a mandare all’ISDN o altri centri convenzionati perché se vado a prenotare una TAC a Procida sa quanto me la danno? Se funziona, perché non funziona, a ottobre. Io dico senti questo è il numero del centro chiama che domani fai la TAC. Il laboratorio di analisi, non abbiamo la firma digitale. C’è molto da migliorare, lo sappiamo.”

Polimeni risponde: “Noi faremo esattamente quello che voi ci chiederete. Ci mettiamo lì, guardiamo i numeri, vediamo quanti ricoveri sono stati fatti nell’ospedale di Procida nel 2015…”

“Ma se sono pochi – interviene il medico – dobbiamo capire il perché sono pochi, non dobbiamo scambiare l’effetto per la causa, ha capito?”

“Noi ne parleremo in modo mirato – conclude Polimeni – Tenete presente che poi le indicazioni che noi daremo e abbiamo dato in maniera preliminare, ora dovranno passare il vaglio dei Ministeri, quindi, tutto quello che noi facciamo deve essere convalidato dal decreto ministeriale.”

 

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