Falco pellegrino salvato dai bagnini dei Maronti erano da poco passate le ore8,00 quando l’attenzione dei bagnini Ciro del bagno Ottomano, Aldo del bagno Ida e Ciro bagno Di Iorio, veniva attratta da uno stormo di gabbiani, oltre 40, che a pelo d’acqua erano intenti a spartirsi una preda. A prima vista sembrava un grosso pezzo di pesce, ma aguzzata la vista hanno notato un movimento della vittima sono saliti sulla barca di salvataggio e si sono portati velocemente sul posto. Mano mano che si avvicinavano si sono resi conto che la vittima era un volatile che cercava, sbattendo velocemente le ali, di evitare una atroce morte. Mentre Aldo e Ciro provvedevano ad allontanare i gabbiani, l’altro Ciro, con non poco coraggio, salvava il cucciolo di Falco Pellegrino trasportandolo sull’arenile. Qui prestavano le prime cure al volatile che presentava una ferita al petto dalla quale fuoriusciva copiosamente il sangue. Nel frattempo hanno cercato di mettersi in contatto con la LIPU. Dalla sede della Toscana venivano indirizzati a quella campana, ma da questa non riuscivano ad avere nessuna risposta. Non si sono scoraggiati e si sono rivolti ai vigili del fuoco che li hanno rassicurati che avrebbero provveduto loro ad avvisare quelli della protezione animali di Ischia. Lascio all’immaginazione dei lettori la grande animazione che si è creata fra i numerosi bagnanti che affollavano il litorale dei Maronti in questa splendida giornata di Giugno.
Non penso sia un bene intromettersi nelle faccende della natura,anche se possono sembrare crudeli.Ma tant’è ormai va di moda l’animalismo, piuttosto che l’ambientalismo.
Questa è l’ennesima occasione in cui i gabbiani mostrano la loro ferocia…peccato ci siano i testimoni, si potevano accusare ancora una volta i cacciatori!
Personalmente ho visto gabbiani portare via gattini appena nati. Ora che (finalmente!) ci sono anche molti testimoni dell’aggressività di questi pennuti, spero vivamente che il numero di comunicati autocelebrativi dei “capoccioni” animalisti su quaglie e poiane salvate dai bracconieri vada a zero…
E stato Vittorio!
Che poi ha fatto ricadere le colpe su quei poveri uccellini immacolati.
Cmq apparte gli scherzi, una settimana fa sul mio tetto c’erano 3 o 4 gabbiani che spartivano quello che rimaneva di un colombo.
Cacchio …. Mi hanno sgamato….
La lipu risponde solo quando è tempo di migrazione ….oggi non ci sono bracconieri ….
L’enpa non esiste se non per pochi intimi
Non si sa chi chiamare, più volte ho cercato il numero di telefono ….
Strano però che quando c’è uno sparo corrono tutti.
Ribadisco un concetto più volte espresso su queste pagine : i gabbiani sono zoccole con le ali .
Fanno stragi di quaglie, colombi e … Cicogne .
Qualcuno ha scritto che É la natura e forse non ha torto . Io aggiungerei che è la natura degli ultimi 50 anni .
Prima mangiavano i pesci .
Oggi i pesci scarseggiano
Colpa dei pescatori subacquei, naturalmente , non della pesca intensiva e delle fogne.
Perché i pescatori subacquei hanno il FUCILE .
Come quei merdosi cacciatori .
E qui casca l’asino .
Hi ho .
Poveri gabbiani … Ora muoiono dalla fame… Date loro da mangiare ….magari scongelate qualche quaglia sequestrata …. uccidete un bracconiere e datelo in pasto a ste povere bestiole candide .
Un nugolo di persone che ora decidono cosa sia giusto mangiare per i gabbiani. ASSURDO!!!!!!!!. Nessuno ha pensato però ai cuccioli di gabbiani che di questi periodi sono pieni i nidi? Forse più tardi avranno provveduto i coniugi Enpa
io lascerei aperta la caccia a gabbiani e merli per tutto l’anno. Così facendo sono contenti anche i cacciatori che possono sparare qualcosa e la popolazione in genere che non dovrà più subire le angherie dei gabbiani (appena ieri mi sono ritrovato un cagatone sul parabrezza).
Per i gabbiani un po’ di riduzione ci vorrebbe ….
Per i merli ci pensano i contadini con granaglie avvelenate ….
Poi muoiono i gatti che mangiano i merli ….
Però i contadini non escono sul dispari ….ma l’uva e le ” cerase” sono salve .