La bottiglia di champagne è stata appena stappata. È soltanto l’ultima di una lunga serie dallo scorso 22 maggio, data nella quale il suo Barano è entrato nella storia conquistando, per la prima volta nella storia del club, l’accesso al campionato di Promozione. Tra una fetta di torta ed una foto coni suoi ragazzi, mister Giuseppe “Billone” Monti svela – durante la festa del Barano Calcio svolta al “Belmare” la scorsa settimana – cosa occorre ai bianconeri per poter essere competitivi anche in Eccellenza. Nonostante il “magico guerriero” gialloblù faccia gola a diverse società, mister Monti afferma di concedere la sua priorità al Barano Calcio, società nei cui confronti nutre riconoscenza. Anzi, a differenza del dg Pilato che ha subordinato la sua permanenza all’ombra del Testaccio alla possibilità di operare in un certo modo, mister Monti non chiude la porta ai bianconeri anche nel caso in cui non ci dovesse essere la possibilità di concretizzare il progetto del tecnico baranese.
Il professore Gaudioso ha riconfermato la fiducia sia a Lei che al dg Pilato, affermando che il Barano deve ripartire da voi due se desidera ben figurare nel prossimo campionato di Eccellenza.
“Personalmente non ho mai nascosto la volontà di restare a Barano. La società bianconera ci ha permesso di lavorare bene, rispettando gli impegni assunti. Mi riferisco anche ai profili organizzativi e ad altri aspetti stabiliti ad inizio stagione. Non ho alcun problema a restare a Barano. Però, dopo la promozione conquistata, adesso ci attende una categoria superiore e pertanto occorrono determinate cose”.
Il dg Pilato però ha affermato ai nostri microfoni che al 60% non ci sarà, a meno che non vi sarà la possibilità di operare in un determinato modo. Pilato sostiene che al Barano occorrano quattro calciatori over, gli under più una maggiore organizzazione.
“Sono d’accordo con lui, perché tutti vogliamo ben figurare. Spero, pertanto, che il Barano riesca ad organizzarsi sotto tale aspetto. Non voglio dire che si devono compiere voli pindarici, ma trovare quel di più che possa permettere di realizzare determinate cose”.
Se il Barano non troverà quel qualcosa in più a cui si riferisce, mister Monti resterà ugualmente all’ombra del Testaccio oppure la sua permanenza è condizionata al verificarsi di tali presupposti?
“Valuteremo insieme alla società ed al dg Pilato i vari aspetti, e, senza fare trambusto, vedremo il da farsi. Ho parlato con il dg Pilato e riteniamo che esistono delle priorità alle quali non è possibile fare a meno”.
Quali sono le priorità alle quali si riferisce?
“Sono alcuni rinforzi da tesserare, tra under ed over. Dobbiamo intervenire per rendere la squadra competitiva in vista del prossimo campionato. E ciò indipendentemente dalla riconferma in blocco o meno dell’attuale rosa di calciatori. E’ necessario tesserare calciatori che garantiscono determinate situazioni e, nei limiti del possibile, dobbiamo evitare i problemi che si sono verificati in alcuni momenti della stagione da poco conclusa. Ripenso a quando non riuscivamo a mettere in campo una formazione con le giuste caratteristiche”.
Tradotto in soldoni, è necessario disporre di una rosa più ampia e con maggiore qualità.
“Sicuramente. Occorrono degli elementi con determinate caratteristiche fisiche e tecniche, sui quali poter contare al 100%”.
Mister Monti ha già qualche idea e qualche nome sul proprio taccuino?
“Sì, ho delle idee. Per esprimerle, attendo che si vengano a creare i giusti presupposti tra la società ed il direttore, con cui ho già parlato spesso. Vi sono degli aspetti che vanno indirizzati in un certo modo. Abbiamo festeggiato adeguatamente la promozione in Eccellenza, adesso però è tempo di lavorare per il futuro”.
Quanto è importante per una società che si approccia per la prima volta nella sua storia nel campionato di Eccellenza partire con i tempi giusti?
“Non è una problematica di chi si affaccia per la prima volta in un campionato nuovo, è una questione che riguarda le realtà calcistiche ad ogni livello. Partire con i tempi giusti equivale a poter scegliere, a potersi preparare e ad arrivare ai nastri di partenza in un certo modo, senza dover improvvisare. In tanti ragionano riferendosi esclusivamente alla rosa. Ed invece non è così, per me, ad esempio, è molto importante anche iniziare la preparazione con magliette e pantaloncini uguali. Vi sono tante piccole cose messe assieme alle quali dover prestare attenzione”.
Il dg Pilato, nel parlare della prossima stagione, sottolineava anche l’importanza di dotarsi di una articolata struttura societaria, all’interno della quale vi era anche chi metteva in pratica la volontà dei dirigenti.
“Gianfranco (Pilato ndr) è il direttore generale e pertanto deve cercare di far funzionare tutto in un certo modo. Lui, come me, ha ambizioni e sa bene che per raggiungere determinati traguardi ci vogliono i sacrifici. Però nelle nostre realtà esistono anche situazioni nelle quali ci si deve adeguare e non è detto che ciò conduca per forza a certe conseguenze. Potrebbe non esserci la possibilità di operare in un certo modo e pertanto di conseguenza bisognerebbe ridimensionare i programmi così come le ambizioni, lo si può fare a patto che tutti siano consapevoli dei problemi ed a cosa si può andare incontro. Poi chi desidera arrivare più in alto può compiere le sue scelte”.
E se la chiamasse l’Ischia Isolaverde?
“Per me la priorità è il Barano Calcio. Personalmente sono riconoscente all’ambiente bianconero, ai miei ragazzi, alla società. Se il Barano si organizzerà non vi sarà alcun problema in relazione alla mia permanenza. Se poi la società bianconera mi dirà di non avere le risorse per poter fare determinate cose, allora sarà un altro discorso. Però, lo ribadisco: la priorità per me è il Barano”.
Se la società baranese le proponesse di affrontare l’Eccellenza con il gruppo che ha allenato nella scorsa stagione in promozione?
“Mah, bisognerebbe vedere cosa intenderebbe fare il Barano con quel gruppo. Non si deve pensare che non rivorrei i giocatori allenati quest’anno: vorrei però evitare di ritrovarmi nella situazione vissuta nei mesi invernali, quando siamo andati – ad esempio – a giocare a Pimonte, o su altri campi, con otto ragazzi dell’undici titolare indisponibili e senza avere alternative con caratteristiche adeguate per ricoprire i ruoli dei calciatori assenti. Sono consapevole che se nel campionato di Promozione qualche sbaglio è consentito, in Eccellenza invece no, non sarà così”.
Cosa cambierà nel salto dalla Promozione alla Eccellenza?
“Muta la qualità delle squadre. Da quando è in attuazione la riforma della Lega Pro, molti calciatori hanno accettato di giocare in Interregionale, spingendo tanti altri a giocare in Eccellenza o in Promozione. Rispetto agli anni corsi, il livello qualitativo è aumentato, almeno nelle fasi iniziali dei campionati. Nei primi mesi della stagione, infatti, ogni società allestisce un buon organico e conquista così punti. A dicembre cambia tutto: vi è chi rivede decisamente il progetto iniziale e saluta i calciatori migliori ma anche chi si rinforza per conquistare il proprio obiettivo. Capita così di andare a giocare con squadre che, fino a poche settimane prima, sembravano mezze morte e che invece si rinforzano per cercare la salvezza. Una squadra isolana, che non gode di supporto in occasione delle gare esterne, troverà sempre delle difficoltà. In terraferma poi si conoscono tutti e si possono sempre aiutare, noi isolane siamo sempre esclusi da certi ragionamenti”.
Lei l’attuale rosa la riconfermerebbe in blocco o ci potrebbero essere degli addii?
“Lo riconfermerei in toto per diversi motivi: per la qualità di parecchi di loro, per quanto hanno dimostrato nel corso dell’ultimo campionato, per un aspetto affettivo e perché sono convinto che questi ragazzi possano disputare il campionato di Eccellenza. Però, potrebbe anche esserci chi sarebbe da riconfermare ma sarebbe l’ultima scelta. Questo poi sarebbe un parlare chiaro ma non sarebbe una mancanza di stima. Ma ripeto tutti meritano la riconferma per come si sono comportati nel corso dell’anno. Anche chi ha giocato poco, nello spogliatoio è stato importante nel creare gruppo; in tanti poi sono del posto e sono ragazzi affidabili. Però esistono delle scelte da compiere. E l’organico va rinforzato in particolar modo in alcuni ruoli, nei quali dobbiamo tesserare dei rinforzi che se la giocheranno con quelli che hanno giocato nell’undici titolare nell’ultimo campionato”.
Inesperienza nel campionato dell’Eccellenza oppure il dover resettare tutto dopo una stagione così trionfale. Dimenticandoci per un attimo degli aspetti tecnici, quale potrebbe essere l’avversario numero uno del Barano nel prossimo campionato?
“Va azzerata soltanto la fame nel soffrire e lottare sui campi di gioco, ma non l’autostima creata nel corso dell’ultimo anno con il gioco e con i risultati conquistati. è un valore positivo. Va data la possibilità a tutti di giocare in un certo modo quando mancano calciatori importanti. E poi abbiamo calciatori come Vincenzo (Monti ndr), Sogliuzzo, Accurso che l’Eccellenza la conoscono bene”.
Il futuro di Barano, Real Forio e Nuova Ischia in che misura dipenderà dall’Ischia Isolaverde. Se i gialloblù dovessero ripartire dal campionato di quarta serie, o addirittura all’Eccellenza, potrebbero rappresentare un bell’ostacolo per le altre realtà isolane.
“Non penso che dipenderà da ciò. Credo che la società del Barano sia composta da persone che non sono mai andate oltre le proprie possibilità, non hanno mai fatto il passo più lungo della gamba e continueranno ad operare così”.