Suggestioni, emozione, applausi. Con Ischia che diventa capitale del giornalismo mondiale. Lanciando un messaggio al mondo: la verità, prima di tutto. Anche a costo della vita, o della prigione. Va agli archivi un’edizione maiuscola del Premio Internazionale di giornalismo, la trentasettesima, fortemente caratterizzata dagli accadimenti in Medio Oriente e dai dibattiti sul terrorismo, che hanno impreziosito l’intensa due giorni di Ischia, sotto la regìa dei fratelli Elio e Benedetto Valentino.
Toccante, in particolare, il minuto di raccoglimento rispettato, dalla folta e qualificata platea, al Regina Isabella di Lacco Ameno, un momento simbolico legato all’attacco terroristico a Dacca.
Il Premio Internazionale è stato consegnato ai rappresentanti di “RAQQA IS BEING SLAUGHTERED SILENTLY”, un gruppo di giornalisti e attivisti dei diritti umani che pubblicano a Raqqa in Siria un sito web e pagine di social che testimoniano le violenze commesse contro la popolazione civile dall’Isis e dal regime di Assad. La giuria con questo riconoscimento ha sottolineato il lavoro ammirevole in un citta’ devastata, dove il dovere di informare comporta il rischio della propria vita. “Siamo qui a nome di tutti gli attivisti e di tutti i martiri dell’informazione” hanno affermato Alhamza Abdalaziz e Sarmad Khader Almuhmed, due dei giovani redattori vincitori del riconoscimento internazionale che, introdotti dall’ottima Paola Saluzzi, hanno aggiunto: “Il nostro premio è dedicato al popolo di Raqqa che sta subendo le brutalita’ di svariati regimi e lo dedichiamo a tutti i martiri e reporter che sotto copertura lavorano per far sapere qual è la situazione a Raqqa”. Premio Ischia per i Diritti Umani a Can Dundar, direttore del quotidiano turco “Cumhuriyet”, condannato a 5 anni e 10 mesi di reclusione per “rivelazioni dei segreti di stato”. Il 6 maggio scorso Can Dündar e il caporedattore di Ankara, Erdem Guel sono stati condannati per aver documentato un traffico di armi verso la Siria e il passaggio di un mezzo dei servizi segreti turchi attraverso il confine siriano, notizia che e’ costata ai due giornalisti 92 giorni di carcere, l’accusa di spionaggio, minaccia alla sicurezza dello stato, sostegno ai gruppi terroristici armati.
“Voglio ringraziare e partecipare al dolore per le vittime italiane in Bangladesh” ha esordito Dündar alla consegna del premio.
“Ricevo questo premio a nome di 35 giornalisti turchi ancora in carcere che lottano per la liberta’ del nostro Paese e dedico questo premio a mia moglie che mi ha salvato la vita in un attentato che ho subito”. Il commiato e quindi l’appello di Dundar: “Continuate a sostenerci”.
Premio Giornalista dell’anno per la Tv a Pio d’Emilia, premiato dal direttore dell’Ansa Luigi Contu, per i suoi reportage da Fukushima e il dramma dei rifugiati di Serbia-Montenegro.
“Noi giornalisti diventiamo famosi per le tragedie altrui e avrei preferito non fosse successo nulla di quanto ho raccontato con il mio lavoro”. “Dedico questo premio agli abitanti di Fukushima, tragedia ancora in corso, nonostante ciò che dica il Governo Giapponese” ha concluso Pio D’Emilia. “Il lavoro di Pio D’Emilia e’ straordinario perché testimonia quanto possa fare un giornalista in questi tempi ed in condizioni difficili” ha affermato il direttore dell’Ansa Contu nella consegna del premio a Pio D’Emilia. A seguire riconoscimento speciale a Francesca Fialdini, premio consegnato dal direttore dell’Ansa Contu. “E’ un premio che accolgo per migliorarmi ancora” ha detto la Fialdini al pubblico. Giornalista dell’anno per la carta stampata Barbara Stefanelli, che nel ricevere il riconoscimento ha affermato: “dedico il premio a Maria Grazia Cutuli”. Comunicatore dell’anno Danilo Di Tommaso, responsabile dell’ufficio comunicazione e rapporti con i media del Coni. Giornalista dell’anno per l’informazione sportiva Pierluigi Pardo premiato dal commissario del Credito Sportivo, Claudio D’Alessio. Riconoscimento speciale a Costanza Esclapon. Riconoscimento speciale “per la narrazione enogastronomica” a Morello Pecchioli ed infine riconoscimento speciale Fondazione Premio Ischia a Giovanni Buttitta. Penna d’Oro della Presidenza del Consiglio dei Ministri al cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Riconoscimento consegnato al Cardinale Ravasi dal Ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini che ha cosi’ esordito: “oggi e’ stata una lunga giornata perche’ il nostro Paese e’ stato colpito dai fatti di Dacca”. Ha espresso “emozione” il Cardinale Ravasi per la “Penna d’oro” ricevuta dalla Giuria del Premio Ischia. “La penna e’ ancora la mia espressione principale – ha detto il Cardinale – uso la penna per andare al di la’ della superficie delle cose e scoprire il mistero che ci travolge”.