Questione personale di Gaetano Di Meglio
Partire con le premesse è una scocciatura, ma in questo caso è giusto farlo. L’iniziativa di Salvatore Ronga che si sta svolgendo a Villa Arbusto sta riscuotendo un discreto successo. Non voglio entrare in nessuna polemica con il regista del Macello, ma mi limiterò ad una valutazione prettamente politica. Una valutazione che non ha nulla a che vedere con i bravissimi attori ischitani ai quali si sta dando una chance per essere visti e uscire dal circolo “de no altri”, ma sull’opportunità di alcune scelte politiche e amministrative di un comune in dissesto, con numerosi dipendenti pubblici licenziati e una pessima gestione del territorio e non solo. Teniamo da parte anche la vergogna alla quale lo stesso comune ci ha esposto per i noti fatti di cronaca giudiziaria con arresti, rinvii a giudizio, imputazioni e processi in corso.
Alla luce dell’evento regionale che verrà presentato questa sera e che, per la prima volta negli ultimi anni, vede premiato il complesso di Villa Arbusto da un’iniziativa di ampio respiro emerge la valutazione inopportuna del Comune di Lacco Ameno.
Il comune di Giacomo Pascale ha reputato opportuno investire 30 mila euro dei soldi dei cittadini di Lacco Ameno per l’evento di Ronga. Un evento che ha la funzione di portare turisti e ospiti a visitare il Museo di Villa Arbusto. Al centro dell’azione del governo Pascale, ovviamente, c’è la cultura (quella degli affidamenti diretti e delle autorizzazioni alle sorelle, ad esempio) e di Villa Arbusto.
Ad ogni persona che non sia soggiogata dal desianismo o da qualche altra forma di venerazione viene in mente, dopo oggi, chiedersi, ma è normale che il comune in dissesto investa 30mila per portare con attori locali e con un programma impegnativo turisti a Villa Arbusto quando lo farà il sabato gratis? E con un’azione di più ampio respiro. Legato al circuito ArteCard, legato alla promozione regionale?
Pascale aveva necessità di investire 30mila euro del suo comune senza il bilancio 2014 approvato, senza dipendenti per portare i turisti a Villa Arbusto la domenica investendo sue risorse quando gli altri glielo fanno gratis? Così i cittadini di Lacco Ameno, quelli del corso, ad esempio e tutti gli altri, potranno dire addio anche al week-end. Sabato e domenica tutti a Villa Arbusto. Passando per la variante esterna.
30 mila euro dei cittadini di Lacco Ameno che serviranno, forse, alle prossime elezioni ischitane. Chissà? Con tutto quello che si sente in giro e con i legami tra avvocati, imputati e assessori è tutto possibile. E le altre zone di Lacco Ameno? Ma per un comune in dissesto, che è a conoscenza che il Ministero sta organizzando un’intera estate di eventi per valorizzare Villa Arbusto è lecito investire 30mila euro per un progetto teatrale? Lo devo chiedere con una denuncia alla Corte dei Conti?
Villa Arbusto si valorizza il sabato con gli eventi del comune dal costo di 30mila euro. La domenica con quelli della Regione a costo zero. Questa è la programmazione di Giacomo Pascale. Questo è Lacco Ameno, il paese dove il porto è stato privatizzato, dove le spiagge libere sono un miraggio, dove la merda galleggia sul corso e dove il sabato e la domenica sera si va a Villa Arbusto.
io che sto attendendo che mi liquidano tutto il tfr,stipendio dal lontano 2011 che ho lavorato dal 2003 nella minicipalizata del più bel paese di ischia cosa devo aspettare ancora bella gente .grazie
E, cosa devo dire io, ho lavorato presso il detto comunello, riflettendo il periodo 1982 – 1995 e non mi hanno nemmeno versato i contributi previdenziali per la pensione di vecchiaia. Auguro agli amministratori e i contabili responsabili dell’epoca: gli strali, le saette celesti e i morbi di biblica memoria.
Se il Comune ha speso 30 mila euro per gli eventi teatrali di Villa Arbusto, perchè dobbiamo pagare pure 10 euro a spettacolo, in alcuni casi entrando a 9 persone alla volta? Perchè non c’è stato un bando pubblico per la realizzazione di un progetto teatrale estivo all’interno del complesso museale? Lo trovo vergognoso..Quest’inverno sono stata a visitare una mostra nel complesso Villa Gingerò e non c’era personale non solo per la custodia ma neppure per l’apertura e la chiusura,affidate a chi tiene aperto il Museo del Mare..Ma vedo che per alcune cose i soldi si trovano,forse non tutti gli eventi culturali hanno lo stesso spessore!