Lettera aperta a Giosi Ferrandino, Paolino Buono, Rosario Caruso, Francesco Del Deo
I lettori del Dispari già sanno che la posizione di questo giornale è decisamente contraria alla partecipazione dei comuni della nostra isola al bando 2016 per i fondi rotativi della Regione Campania. Una follia amministrativa a fronte di un progetto di oltre 64 milioni di euro. Si, avete capito bene: 64 milioni di euro.
Vi prego, cari sindaci e cari lettori, di sforzarvi per un attimo a non ridurre tutto ad una questione personale. Nei confronti di Giacomo Pascale oltre ad una severa e totale condanna politica nutro simpatia e pena. Ma in questo caso è rabbia. Rabbia non nei confronti di Giacomo Pascale o Giovan Battista Castagna (sindaco a cui non è indirizzata questa lettera), ma nei vostri confronti. Vi comportate da servi sciocchi e non avete il coraggio di dire le cose come stanno.
Nel continuo di queste pagine pubblichiamo il modello della delibera di giunta e il protocollo di intesa che avete firmato. Un modo come un altro per avere la conferma che siete cattivi amministratori. Si, e non è un‘accusa personale, bensì una valutazione serena della firma che avete apposto in calce.
Siete complici di un disegno triste e che, portate avanti – anche voi – con sufficienza e quel sentimento di commiserazione per Giacomo Pascale al quale non avete avuto il coraggio di dire no.
Dite la verità, vi ha fatto compassione quanto si è fatto il giro dell’isola per raccogliere le vostre firme sotto al protocollo di intesa? Dite la verità sorriso e vi siete detti: “ma guarda questo si è messo a fare il messo comunale”. Sì cari lettori, perché il sindaco di Lacco Ameno per raccogliere le firme, si è dovuto mettere sul motorino e farsi il giro dell’isola. Come un messo comunale. Io l’ho visto, tutto sudato, arrivare al comune di Ischia.
Ma è questa la considerazione triste che va fatta. Vi spiego subito. Dopo varie peripezie, Loredana Cimmino (una delle figure peggiori della politica sulla nostra isola) viene messe nell’angolo a Casamicciola. Cade l’oblio sulla consigliera che cambia casacca con facilità e, come è giusto che sia, visti i risultati, la dimenticano tutti. Poi arrivano i fondi rotativi e si riprende il vecchio progetto fatto fallire da Giosi Ferrandino (Loredana lo aveva tradito dopo pochi mesi dall’accordo per far cadere Arnaldo) e, considerato qualche bagnetto insieme, Pascale rivendica (con la spinta di Peppe Silvitelli) per se il ruolo di capofila del progetto.
Ecco, Lacco Ameno capofila.
Sindaci, credete sia credibile che un progetto da 64 milioni di euro debba avere il comune capofila in dissesto? Credete sia credibile essere rappresentati da un comune che non ha ancora approvato il bilancio del 2014?
E ancora, Sindaci il Comune di Lacco Ameno si regge sulle spalle di 3 dirigenti. Il comandante dei Vigili Urbani Raffaele Monti che si occupa anche di affari generali, tributi e commercio. L’assistente sociale Maria Mugione che si occupa del sociale e della Ragioneria e la signora Patalano all’anagrafe. Chi preparerà gli atti per partecipare al bando? In mano a chi avete affidato quest’opera?
Avete firmato il protocollo d’intesa sapendo che sarebbe stato l’ennesimo flop e che, tanto una firma non vi costava nulla. Avete fatto felice e contento il povero Pascale. Siete responsabili di tutto questo.
Vabbè, qualcuno obietterà che le vostre colpe sono ben altre e ha ragione. Certo, sono curioso di sapere questo milione di metri cubi di spiaggia a Forio dove dovrebbe andare?
Come pensate Lacco Ameno riesca a gestire gli atti entro il 15 settembre? Putroppo a noi comuni mortali ci viene in mente solo una ragione. Ci sono 64 milioni di euro di appalti, che dovrete gestire attraverso una centrale di committenza. Vuoi mettere il pregio di metterci le mani sopra prima degli altri? Un vantaggio di non poco conto. Lasciamo da parte il ragionamento dell’appalto, soprattutto perché abbiamo capito che questo del ripascimento è un affare più bello del metano e che arriva dopo il commissariamento dei depuratori. Signori, intelligenti pauca…
cari politici mariuoli: dovete comprare una draga, che costa molto ma molto meno dei 64 milioni di euro che vi volete spartire.
Con una draga di proprietà dei sei comuni ischitani potete fare tutti i ripascimenti che volete, per sempre.
Invece voi volete spendere 20 volte tanto perchè siete abituati a rubare: e tra 3/4 anni ci ritroveremo punto e daccapo, perchè le mareggiate avranno eroso di nuovo gli arenili.
Se invece compri una draga, tra 3/4 anni puoi fare di nuovo il ripascimento quasi a costo zero: bisogna solo assumere un paio di persone che la facciano funzionare.
Aspirare la sabbia al largo e rimetterla al suo posto è semplicissimo, ma voi dovete complicare anche le cose più semplici perchè siete mariuoli dentro.
Parole Sante Gianni. Questi si credano immortali e che rimaranno la in eterno!
prescindendo anche dall’enormità della cifra che vogliono spendere,possiamo chiedere a favore di chi si spende ?se serve solo ad allargare le spiagge in concessione (proprietà ? ) ai soliti noti,quale è il vantaggio della cittadinanza ? per quale motivo non si costruiscono i depuratori delle fogne,perchè non si potenzia l’ospedale,perchè non si rendono le scuole più resistenti ai terremoti,e si spendono invece montagne di soldi a vantaggio di tre/quattro sfruttatori del bene pubblico ?