È sempre più l’«Isola del pallone». Anche se la principale realtà calcistica non solca più i mari del professionismo, nonostante il plotone delle scuole calcio (e similari) non sfornino più un campioncino tale da mettere piede su un campo almeno della cadetteria, Ischia fa comunque parlare di sé. Giovanni Martusciello la nostra icona: sta mantenendo a galla il modesto Empoli in maniera più che dignitosa. È nel settore tecnico che l’Isola Verde (ogni riferimento all’attività professionale di chi vi stiamo parlando è semplicemente casuale) continua a prendersi le proprie soddisfazioni: da lunedì pomeriggio Daniele Serappo, allenatore professionista, è Consigliere Nazionale dell’AIAC, l’Associazione Italiana Allenatori Calcio presieduta da Renzo Ulivieri (vice presidente Savarese). Una carica prestigiosa per l’appassionatissimo Daniele che completa un percorso iniziato quattordici anni fa a livello dilettantistico, proseguito in campo nazionale per conto della Federcalcio e culminato «forse con l’appuntamento importante con la storia della mia vita», dice Daniele, dopo aver firmato il verbale dell’assemblea che ha eletto anche Massimiliano Allegri (tecnico della Juventus), Camolese (ex Torino) e i docenti del Settore Tecnico D’Arrigo e Nicoletti. Una carica importante per il mister isolano, soddisfatto per aver attirato attorno a sé l’attenzione di buona parte di una platea formata da ottantasette aventi diritto. «La fiducia degli allenatori di tutta Italia riuniti qui a Coverciano è una grande responsabilità e un immenso piacere ed orgoglio che condivido volentieri con gli sportivi della mia Terra natia», commenta Serappo, molto legato a Ischia e in particolare alla sua Lacco Ameno. Sbaragliata la concorrenza di un certo livello visto che a Coverciano tra i non eletti ci sono i tecnici Di Carlo, Misiti, Stoini, Conticchio e Farneti. In sala si sono intravisti Viscidi, Varrella, Stefano Carobbi, Stramaccioni, Menichini (calcio a cinque). In mattinata hanno votato gli allenatori dilettanti. Serappo ha incontrato Ranko Lazic, storico allenatore del Francavilla in Sinni. «Mi ha detto del suo dispiacere di non avere un buon rapporto con i tifosi Ischitani – riferisce Serappo –. Lazic serba un gran bel ricordo dello stadio Mazzella e del suo calore». Peccato, perché in sostanza Lazic è una persona dabbene. Certe incomprensioni a lungo andare si stemperano.
Il nuovo incarico costringerà Daniele Serappo a trascorrere maggiore tempo dietro la scrivania. L’AssoAllenatori, oltre a recitare un ruolo importante all’interno della Federcalcio e dettare le linee guida del footbal italico, è un macrocosmo che abbraccia realtà diverse che svariano dalle principali categorie professionistiche a quelle dilettantistiche, giovanili, femminili, pentacalcio compreso. Ma l’entusiasmo non manca a Serappo, che qualche anno fa diede un saggio delle proprie capacità organizzando al “Calise” di Forio un raduno/aggiornamento con tutti gli allenatori dell’isola, alla presenza di Enzo Potenza che da anni è considerato un vero e proprio innovatore. Della scorsa stagione lo storico corso “Uefa B” svoltosi sull’isola, fortemente voluto da Serappo per dare la possibilità a tanti giovani e meno giovani di coltivare la propria passione con tutti i crismi.
Otto anni al seguito delle Rappresentative dopo aver vinto la Coppa Italia con l’Ischia (al fianco della buonanima di “Carosello” Migliaccio), Serappo nel 2005 affiancò Franco Impagliazzo nella vittoria del Lacco Ameno nel campionato di Promozione. La riorganizzazione della Scuola Calcio Torrione, che ottenne riconoscimenti ovunque, uno dei fiori all’occhiello di Serappo, la cui vita è «la maglia azzurra e la bandiera tricolore». Da non dimenticare l’esperienza televisiva della passata stagione, in qualità di commentatore tecnico arguto e perspicace. Adesso arriva questo prestigioso incarico che gli consentirà di operare al fianco di tecnici che hanno fatto la storia di diversi prestigiosi club. In bocca al lupo a Daniele, sempre più nel gotha degli allenatori italiani.
G.S.