giovedì, Marzo 13, 2025

Isola di Procida forza 4 a Barano, ma quanti errori per gli uomini di Monti!

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E’ un’Isola di Procida accorto e cinico quello che passa a Barano, 1-4 il risultato finale, e si lancia a tutta velocità verso i play off promozione, obiettivo dichiarato ad inizio stagione. Troppe, invece, le ingenuità commesse dal Barano che, come in altre occasioni e soprattutto contro le grandi del campionato, ha mestamente regalato facili opportunità da trasformare in rete.
La squadra allenata da Bruno Mandragora, con quel pizzico di esperienza in più, fa suo il derby delle isole sfruttando ogni minima defaillance avversaria, infila la nona vittoria in campionato e si prende il quinto posto in classifica ai danni del Casalnuovo, salendo a 30 punti in classifica. Non resta che fare mea culpa, quindi, ai ragazzi di Monti, ed a Billone stesso, per le occasioni da rete sprecate nei primi 50 minuti di gioco e per l’incapacità di portare a termine una gara senza che essa sia una simile ad una curva da percorso di montagne russe.

LE FORMAZIONI – Monti sorprende tutti, o quasi, mandando in campo il Barano con un 4-2-3-1 che ha come terminale offensivo il debuttante Angelo Arcamone. Fra i pali dei bianconeri, come al solito, c’è Palmiero, mentre la linea difensiva è formata da Sirabella, De Simone, Monti junior e Accurdo. La coppia di centrocampo è composta da capitan Ferrari ed Esposito, mentre Sogliuzzo svaria fra le ali Savio (un ritorno alle origini per lui in quella posizione) e Cantelli.
Mandragora schiera i suoi con Lamarra fra i pali, Matrullo e Mottola esterni bassi e Micallo De Giorgi al centro. In mezzo al campo Napolitano e Coppola, mentre esterni alti sono Dodò e Muro, con Roghi a supporto di Sperandeo.

LA PARTITA – Pronti, via ed il Barano rischia di andare in vantaggio. E’ passato poco più di un minuti quando Arcamone, nella sua prima partita dopo il ritorno al Barano, colpisce di testa dall’interno dell’area piccola su ottimo cross di Savio: Lamarra blocca con poche difficoltà.
L’Isola di Procida prova a replicare al minuto 8, con Sperandeo che devia in rete una conclusione di Dodò quando però si trova in netta posizione di fuorigioco. Gol annullato giustamente. Ancora i biancorossi in avanti, ma si affidano ad una conclusione di Napolitano da posizione defilata che Palmiero blocca senza problemi.
L’equilibrio iniziale viene rotto dai procidani, che passano in vantaggio al 13’ con Muro, bravo a sfruttare una palla vagante in area ed a battere l’estremo difensore baranese sul palo lungo. Un minuto dopo, paura per Arcamone che, dopo uno scontro di gioco con Napolitano, finisce dritto sul muro degli spogliatoi. Tanto spavento, anche sugli spalti, per l’aquilotto che dopo un minuto torna in campo senza problemi.
Il ritmo della gara cala ed il Barano sembra non capace di colpire ma, all’improvviso, arriva la fiammata: ancora Savio sulla destra, l’esterno serve Arcamone in area ma il centravanti viene fermato in calcio d’angolo proprio sull’ultimo dribbling. Sul corner seguente arriva il pari degli uomini di Monti, con Savio che incorna sottomisura non lasciando scampo a Lamarra.
Poco dopo è ancora Savio, che sembra in giornata, a muoversi bene sulla destra, ma stavolta il suo cross è bloccato a terra dal portiere ospite. Al ’32 il Barano può passare: Sogliuzzo vince un contrasto sulla tre quarti con Muro, prosegue, scambia al limite con Arcamone ed entra in area ma calcia quando la palla gli è troppo sotto e Lamarra compie un autentico prodigio deviando sul fondo. Dopo la botta col numero 10 del Barano, Muro deve lasciare il campo ed al suo posto Mandragora mette dentro Bacio Terracino.
Al ’39 il primo ammonito, è Roghi a beccarsi il giallo per una entrata in ritardo su De Simone. Sul finire del tempo si fa vedere l’Isola di Procida con Dodò, che salta di netto Accurso e crossa ma De Simone libera in angolo. La replica del Barano è affidata ancora a Savio, che salta il suo diretto avversario sulla destra e crossa al limite dell’area per Sogliuzzo: la conclusione del centrocampista è, però, altissima. La prima frazione è intensa, molto combattuta, ma non bellissima.

La ripresa si apre senza ulteriori cambi e, quasi subito, la gara subisce la svolta decisiva. Al ‘4 occasionissima per il Barano, sui piedi di Savio: l’esterno baranese sfrutta un errore difensivo avversario, salta un uomo, si accentra ma la sua conclusione da pochi metri viene respinta con le gambe da Lamarra. Quella del gol mancato-gol subito è la regola non scritta più celebre del calcio e, anche stavolta, non viene disattesa. Infatti, sul capovolgimento di fronte è Dodò, che sfrutta un clamoroso errore di Accurso, ad infilare Palmiero con un destro sul palo opposto. Errore difensivo certo, ma poca protezione dal centrocampo per la retroguardia di Monti.
Passano due minuti e l’Isola di Procida raddoppia con Roghi, che con una staffilata dai 22 metri infila un non irreprensibile Palmiero sotto la traversa. L’uno-due biancorosso è mortifero.
Sogliuzzo prova a scuotere il Barano con una conclusione da fuori, ma trova l’opposizione a terra di Lamarra. Al ’13 Billone prova il tutto per tutto, mandando in campo Farina al posto di Ferrari, spostando Cantelli a sinistra e Savio accanto ad Arcamone con Sogliuzzo che retrocede. Ma, mentre gli aquilotti si organizzano in campo, arriva la quarta rete dell’Isola di Procida: e’ Dodò a marcare, sfruttando ancora una volta un errore di Accurso (un record per l’esterno sempre attento le due topiche decisive in una sola gara), con un destro da posizione angolatissima. La palla arrivata al calciatore procidano è come la lama di un coltello caldo che passa attraverso un panetto di burro: per i ragazzi di Mandragora è stato troppo facile.
Arrivano altri cambi, con Monti che prima sostituisce un stanco Arcamone (buona la prima per l’ex Real Forio) con l’altro Arcamone della rosa per riequilibrare i suoi, e poi inserisce anche Lombardi per Savio. Mandragora fa altrettanto e toglie prima Roghi (che poco prima ha rischiato il secondo giallo per un intervento da tergo su Esposito) e poi Napolitano, inserendo Esposito (al debutto, dopo essere stato tesserato solo mercoledì scorso) e Annunziata.
Il Barano ormai è avvilito ed incapace di reagire, ed i procidani controllano senza difficoltà rischiando addirittura in un paio di occasioni di marcare la quinta rete. Soprattutto con Sperandeo, che sfrutta un altro errore del Barano, questa volta di Monti, ed ubriaca di finte De Simone prima di calciare di poco a lato. Anche Coppola potrebbe trafiggere la rete di Palmiero, ma il suo colpo di testa su calcio d’angolo termina di molto a lato.
L’ordine con cui i procidani tengono il Barano distante dalla loro area lascia un varco a Sogliuzzo a 5 minuti dal termine: il centrocampista bianconero, lanciato in profondità, calcia ma Lamarra smorza la conclusione prima di franargli addosso. La palla, rimasta nei pressi, viene liberata dalla difesa ma Sogliuzzo avrebbe potuto ancora giocarla, anche se l’arbitro non è dello stesso avviso e non concede il rigore.

In pratica, la gara si chiude qui. Umori diametralmente opposti quelli che si respirano nei rispettivi spogliatoi poco dopo il triplice fischio: aria di ridimensionamento per il Barano, ancora una volta uscito sconfitto in una gara contro una delle squadre che gli sono davanti e grossa euforia in casa Isola di Procida, che in un sol colpo ha allontanato le velleità degli aquilotti e agganciato i play off prima della difficilissima gara casalinga contro la capolista Afragolese.
Monti & c., invece, dovranno recuperare identità e spirito prima di fare visita al Mondragone, diretta concorrente per quello che, ormai è confermato, è l’obiettivo stagionale, ovvero la salvezza.

BARANO 1
ISOLA DI PROCIDA 4

Barano (4-2-3-1): Palmiero, Sirabella, Accurso, Ferrari (’58 Farina), Monti, De Simone, Cantelli, Esposito, Arcamone A. (’70 Arcamone G.), Sogliuzzo, Savio (’80 Lombardi). A disposizione: D’Errico, Migliaccio, Lubrano, Pisani. Allenatore: Monti.

Isola di Procida (4-4-2): Lamarra, Matrullo, Mottola, Napolitano (’80 Annunziata), Micallo, De Giorgi, Dodò, Coppola, Sperandeo, Roghi (’75 Esposito), Muro (’32 Bacio Terracino). A disposizione: Bardet, Chiaro, Del Prete, Sansò. Allenatore: Mandragora.

Arbitro: Beretta di Monza

Reti: ’13 Muro (IdP), ’20 Savio (B), ’50 e ’59 Dodò (IdP), ’52 Roghi (IdP)
Ammoniti: Roghi, Arcamone G, Sirabella
Angoli: 2-3
Recupero: ‘1 pt, ‘2 st.

 

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