venerdì, Ottobre 18, 2024

Borbonica dissestata, “Monterone Viva” diffida De Magistris

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Il dissesto del manto stradale della via Borbonica è purtroppo noto a tutti, soprattutto a chi è costretto a percorrerla quotidianamente. Ma la Città Metropolitana di Napoli, così come in precedenza la ex Provincia, non si attiva per risolvere il problema e ripristinare le condizioni di sicurezza. Una situazione che ha indotto il Comitato “Monterone Viva” a diffidare il sindaco della Città Metropolitana Luigi De Magistris, nell’interesse dei cittadini della frazione di Monterone e non solo. Lo scorso 28 gennaio è stata inoltrata a mezzo Pec la diffida a provvedere in merito. Diffida, sottolinea il comitato, «già precedentemente notificata per altre vie ma senza ottenerne alcun riscontro sia in passato, quando inoltrata agli Uffici preposti della Provincia ma anche successivamente quando inviata ai dirigenti della Città Metropolitana». Nella nota si ribadisce l’urgente necessità di provvedere alla sistemazione del manto stradale, al fine di eliminare l’attuale condizione di pericolo e scongiurare ulteriori incidenti. Con questa ulteriore diffida il comitato intende mettere di fronte alle proprie responsabilità la Città Metropolitana ufficializzando la «reale necessità dell’intervento istituzionale». Il comitato inoltre ribadisce che continuerà a battersi contro le inefficienze istituzionali, nell’interesse della intera comunità. Sarà la volta buona o anche questa iniziativa resterà senza esito?
Nella diffida si evidenzia: «I sottoscritti sono attivisti dell’Associazione Monterone Viva, svolgono attività di vigilanza a tutela dei cittadini e dell’interesse della Comunità; con cadenza costante i sottoscritti, nel Comune di Forio, percorrono la Via Borbonica con direzione Lacco Ameno; vi è un dissesto del manto stradale, costituente grave insidia e rende quasi impraticabile detto tratto.
Tanto detto, i sottoscritti fruitori della pubblica Via, nell’ interesse proprio e di residenti e turisti, in considerazione del rischio di danneggiamento e pericolo a cui, costantemente, si è esposti a causa dell’incuria della P.A., chiedono che vengano adottati urgentemente i provvedimenti tecnici atti alla messa in sicurezza del tratto di strada indicato.
In particolare, chiedono che vengano rimosse le radici affioranti presenti all’interno ed all’esterno della carreggiata.
Chiedono altresì, ai sensi e per gli affetti di cui alla L. 241/90 e succ. mod.ni, di essere informati sullo status del procedimento avviato tramite la presente ovvero che vengano esposte le ragioni del mancato rimedio con l’avvertimento che, in difetto, sarà presentato esposto alla competente autorità giudiziaria a norma dell’art. 328 codice penale, così come modificato dalla Legge 16 aprile 1990 nr. 86.
Gli esponenti chiedono altresì di conoscere le generalità complete del funzionario responsabile del procedimento.
Ai sensi e per gli effetti di cui alla L. 241/90 e ss. mod.ni si richiede che la presente richiesta venga evasa entro e non oltre 30 giorni dal suo ricevimento».

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