Battagliera, determinata e sicura di sé. Stefania Capaldo è un volto molto noto sul nostro territorio e una professionista attiva su più fronti per riuscire a “tirar fuori” sempre il meglio dalla nostra isola. La nostra bravissima Stefania ha, da pochi giorni, aggiunto un bellissimo traguardo al suo già lungo ed importante curriculum: è stata eletta vicepresidente nazionale del neonato ente associazionistico Federalberghi Terme.
Una nuova realtà, dicevamo, che mette insieme tanti territori accumunati dall’elemento termale e non solo, a far da collante è anche la particolarità degli stessi. Per scoprire qualche dettaglio in più abbiamo contattato Stefania proprio a margine di questo importantissimo annuncio che ha davvero rimbalzato di media in media
Stefania, innanzitutto complimenti per questo nuovo incarico che inorgoglisce l’intera isola. Ma raccontaci, come siete arrivati alla creazione di Federalberghi Terme?
“Grazie per i complimenti, chi mi conosce lo sa, io cerco di portare avanti sempre idee buone per il nostro territorio e per il sistema isola e questa è un’ottima opportunità. Noi termalisti per molti anni abbiamo fatto parte di Confindustria ma, specialmente nell’ultimo periodo in cui rientravamo ancora nel loro grande gruppo, non abbiamo più condiviso le scelte prese e la tipologia di struttura interna dell’organizzazione stessa, una struttura molto verticistica e poco consultativa. Spesso, ad esempio, le decisioni prese all’interno della stessa non rispondevano alle reali esigenze della nostra isola che ha un territorio e una tipologia di strutture operanti molto particolare rispetto al resto della penisola italiana. Ne siamo, quindi, usciti, e abbiamo iniziato un nuovo percorso durante il quale abbiamo interloquito molto con Federalberghi.”
La realtà associazionistica dei termalisti isolani è, infatti, per molti tratti molto diversa da quella nazionale…
“Noi siamo sempre in contatto l’uno con l’altro – sottolinea – e non agiamo come singoli ma come gruppo condividendo ogni passo ed ogni decisione. E’ anche e soprattutto questa la nostra forza.”
E’ così che avete deciso di fondare un nuovo organismo?
“Beh sì. Abbiamo deciso di intraprendere il percorso già inizialmente tracciato da Abano che è stato tra i primi a mettere in campo questo tipo di discorso. Abano è molto simile al nostro modello imprenditoriale e molte esigenze dei due territori sono condivise. Federalberghi Terme, quindi, per questo primo periodo temporale vede nella realtà di Abano la presidenza con Emanuele Boaretto e la presenza di tante altre realtà oltre ad Ischia (presente tra i componenti anche Elena Leonessa, ndr), con Daniele Barbetti di Chianciano Terme, Dante Simoncini di Montecatini Terme, Luigi Ceseracciu di Oristano e Antonella Passera di Salsomaggiore Terme.”
Tante realtà caratterizzate, anche, dalla parcellizzazione delle strutture, che rendono il tutto ancora più particolare e da tutelare al meglio.
“L’obiettivo di Federalbeghi Terme – ci spiega – è proprio quello di riuscire a dare più tutele e garantire maggiori risultati positivi alle realtà termali. Non bisogna dimenticare che Ischia, l’isola intera, è riuscita a non soffrire troppo della crisi economica mondiale in questi anni proprio grazie alla sua fonte primaria di occupazione, il comparto termale.”
Quali sono gli obiettivi prossimi?
“Innanzitutto non possiamo non parlare della direttiva Bolkstein per quanto riguarda le concessioni, ma di argomenti ve ne sono davvero tanti. Abbiamo anche attivato una positiva interlocuzione con il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, con delega al termalismo, on. Davide Faraone, un passaggio, questo, più che positivo.”
Ischia, con i suoi professionisti e il suo modello termale è, quindi, il centro propositivo della nuova realtà associazionistica nazionale che, lo abbiamo visto, ha tutte le carte in regola per essere davvero tra le più attive e importanti di sempre.
