“Stimolo alla necessità di fare rete, crescita delle competenze e valorizzazione dei giovani sono gli elementi che più ci soddisfano e su cui più abbiamo spinto per la conclusione del processo di revisione del PSR 14/20”. È il commento di Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale, all’annuncio del presidente De Luca e del consigliere Alfieri della delibera di giunta regionale che recepisce le modifiche approvate dalla Commissione Europea e che si tradurranno in nuove regole per i nuovi bandi di prossima apertura.
“Anzitutto la Coldiretti – precisa il presidente Masiello – accoglie con soddisfazione l’approvazione delle proposte che ha presentato. In particolare l’introduzione della Misura 14 “Benessere degli animali”, che punta a migliorare la qualità degli allevamenti e quindi la competitività del comparto nella qualità e nel rispetto dell’ambiente. Poi l’innalzamento a 18 mesi del limite massimo per l’iscrizione alle Camere di Commercio dei giovani che partecipano ai bandi per il primo insediamento. Una scelta confermata dalla massiccia partecipazione al primo bando per la 6.1.1 , che ha visto la presentazione di 586 domande, pari a tutta le domande presentate nell’arco della scorsa programmazione. Un segnale di grande interesse che abbiamo chiesto di non spegnere prevedendo già la possibilità di finanziare l’overbooking. Una scelta che costituirebbe un ottimo viatico per la partenza del “Pacchetto Integrato Giovani”, che abbiamo condiviso in pieno perché consente ai giovani di presentare progetti su più misure. Il giovane agricoltore potrà accedere al premio come capo azienda ma anche agli investimenti per il ricambio generazionale”.
“Un’attenzione particolare – conclude Masiello – va messa sui progetti collettivi di filiera. È una battaglia che Coldiretti porta avanti da tempo. L’accoglimento di questo strumento ci fa piacere, ma bisogna evitare gli errori dei vecchi PIF. Va invertito il metodo di elaborazione dei progetti, non più calati dall’alto ma frutto di un processo dal basso. Sono le imprese agricole a dover essere protagoniste, facendo leva sulla forza delle reti. La sfida della nuova agricoltura è tutta qua, nella capacità di costruire filiere corte che taglino i passaggi intermedi e mantengano alto il valore delle materie prime di qualità di cui la Campania è ricchissima. Accanto ai progetti collettivi un utile strumento di pianificazione sono i progetti collettivi di formazione per lo sviluppo, che consentiranno di aggiungere competenze e innovazione”.
Le altre modifiche del PSR – precisa la Regione Campania – prevedono: il rafforzamento del ricorso agli strumenti di ingegneria finanziaria, in particolare al fondo di garanzia alimentato dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), con l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese agricole ed agroindustriali potenzialmente beneficiarie delle tipologie d’interventi a sostegno degli investimenti, ma di piccole dimensioni e con una ridotta disponibilità di mezzi propri e scarse possibilità di ricorrere al credito; il rafforzamento dell’aggregazione territoriale e la concentrazione strategica promosse attraverso la Misura 19 “Sostegno all’approccio LEADER” attraverso l’incremento del numero massimo dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e delle strategie selezionabili grazie ad un adeguato aumento della dotazione finanziaria della Misura 19; il potenziamento delle forme di aggregazione previste dalla tipologia d’intervento 16.7.1, che dà attuazione alla Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI) nei territori individuati in ambito regionale.