La lettera | Villa Mercede a difesa di un presidio e di un direttore che ha rivoluzionato il modo di pensare e lavorare per la sanità e per gli anziani. Ordine disciplina, impegno e presenza. Poche regole, affatto scontate che hanno ridisegnato il cammino di una struttura d’un tratto risvegliatasi, smarrita e persa, dopo la morte prematura del suo storico direttore Crescendo Di Spigno. Rivoluzionata, al termine di un breve periodo di transizione dalla mano di Luigi Capuano, anche egli ormai ex dal 17 maggio scorso. La RSA Villa Mercede riprende il suo ruolo di centro di recupero e riabilitazione, non più lungo degenza e deposito per anziani indesiderati, pagamenti regolari e valorizzazione di tutte le professionalità. E’ questo quanto emerge da un accorata nota inviata alla direzione del’ASL NA 2 Nord e alla nostra direzione in difesa di un presidio, a sostegno di Luigi Capuano e del suo operato.
“ Spettabile Redazione, Spettabile le Direzione generale Asl Na2 Nord“ scrivo i lavoratori e lavoratrici, firmatarie della nota – “ Facendo seguito ad alcune illazioni apparse su alcuni organi di stampa ed inerenti la presunta ombra del mobbing su alcuni dipendenti teniamo a precisare quanto segue: Siamo un gruppo di operatori attualmente in forza alla Rsa Villa Mercede di Serrara Fontana. Dopo aver letto l’articolo a cui si fa riferimento e che riporta informazioni del tutto mendaci, riteniamo opportuno spiegare la realtà dei fatti“- i dipendenti che ben hanno conosciuto il passato ed ora vivono il presente si schierano con l’ultima direzione, con Capuano - “Sono solo pochi giorni che è andato via e già non ci hanno pagato!” aggiungono prima di sottoporci la adoro accorata nota.
“Il Dr Luigi Capuano assume il ruolo di Direttore sanitario della Rsa nel Febbraio 2016, sostituendo il Dr Dispigno (deceduto due mesi prima). Trova una situazione non certo idilliaca: una struttura e dei dipendenti che (nel bene e nel male) hanno perso una figura di riferimento importante e cercano comunque di dare il massimo per fornire ai pazienti la migliore assistenza possibile, ognuno secondo e proprie competenze. Trova parte del personale che lo guarda con la diffidenza di chi, già in passato, con la gestione precedente, si è sentito annullato e privato dalla propria dignità; trova dei dipendenti che talvolta si rivoltano contro la Civitas per i ritardi nei pagamenti e che hanno bisogno di un Direttore che li tuteli in una fase iniziale il Dr Capuano ha analizzato i problemi e le carenze della struttura, ponendo rimedio a tutto ciò che non andava. Capitolato d’appalto alla mano e nel rispetto delle leggi e del buon senso ha preteso (giustamente) che la ditta appaltatrice ed il personale dessero il massimo per assistere al meglio i pazienti da ogni punto di vista. Si è sempre battuto a favore di chi lavora e non “ruba lo stipendio” ed ha sempre fatto in modo che venissero rispettate regole che fino a quel momento non erano affatto scontate (indossare la divisa ed il cartellino identificativo, tenere in ordine gli armadietti personali, far rispettare il divieto di fumo nelle strutture sanitarie, ecc). Al personale infermieristico a cui si fa riferimento nell’articolo degli organi di stampa , vorremmo chiedere se hanno mai pensato di sedersi con se stessi e farsi un sincero esame di coscienza chiedendosi “ma io lo so fare l’ infermiere?”.
La risposta è no! Il personale dimissionario aveva gravi problemi: non saper verificare la pienezza o meno delle bombole di ossigeno presenti in struttura, avere difficoltà a reperire accessi venosi, non essere in grado di inquadrare la criticità della condizione di un paziente vogliamo anche ricordare che sono tutti indagati nella morte di un paziente per poter poi intervenire….. (tutto documentabile) Vogliamo anche ricordare che sono tutti indagati nel processo per la morte di un paziente. E si potrebbe continuare ancora a lungo…
E’ facile puntare il dito raccontare cose false senza metterci la faccia, quando invece la verità è che hanno preferito e controllo del personale dimettersi piuttosto che rispondere all’IPASVI (organismo di controllo infermieristico) ed agli altri organi competenti per le loro gravi inadempienze. C’è da dire anche che il Dr Capuano ha sempre la porta aperta a chiunque volesse parlare per risolvere problemi che man mano si venivano a creare, ha organizzato più volte riunioni del personale con tale scopo e solo in un secondo momento, quando ciò che ci si era prefissi non era stato posto in essere si è passati a provvedimenti scritti, sempre a tutela del paziente. C’è anche da dire che spesso ci si è rivolti al Dottore per problemi personali (non attinenti al lavoro) e lui è stato sempre disponibile all’ascolto ed all’aiuto per noi dipendenti. Prima di andare via ha lasciato un’equipe di lavoro coesa e competente, infermieri esperti ed attenti ai pazienti ed alle loro esigenze, affinchè i nostri nonnini siano in mani sicure, curati e coccolati al meglio. Alla luce di tutto ciò, teniamo a ribadire che la persona descritta negativamente da alcuni organi di stampa non è il direttore Capuano, a cui noi (ormai ex) dipendenti auguriamo tutto il bene e le soddisfazioni professionali e personali. che merita. E lo ringraziamo per quello che ha fatto per noi, consapevoli che, andando via lui, Villa Mercede perde un grande Direttore e un grande Uomo, Augurando ai colleghi del P.o. Rizzoli che il Dr Capuano possa apportare, anche li, i miglioramenti apportati alla Rsa, se non benefici maggiori“ . In fede dipendenti di Villa Mercede