giovedì, Febbraio 6, 2025

Clotilde Di Meglio: Spezziamo la linea dinastica: Barano ai baranesi!

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Di Scala: “Dall’altra parte non c’è nessuno squadrone. C’è un candidato sindaco che nessuno vuole . Io resto a Barano”

 

Con le luci, splendide, di un tramonto mozzafiato su uno dei panorami più belli ed incantevoli della nostra isola, la baia dei Maronti, parte la campagna elettorale di Clotilde Di Meglio, candidata alla carica di sindaco del comune di Barano, con un evento particolare e molto partecipato, ospitato in una location meravigliosa, quale è quella offerta dal ristorante Paradise.
In una sala i cui posti a sedere sono stati esauriti in pochissimo tempo, si sono dati appuntamento moltissimi elettori del comune di Barano, tutti attenti e curiosi di ascoltare la presentazione del programma e dei candidati da parte della viva voce dei protagonisti.
Un pubblico delle grandi occasioni ha, infatti, ascoltato tutti gli interventi proposti, testimoniando il proprio supporto alla lista.
L’apertura della serata è stata affidata allo scrittore Angelo Conte il quale, nel suo sentito intervento introduttivo o, per meglio dire, nel suo endorsement di apertura, ha richiamato l’attenzione dei presenti focalizzando il suo discorso su tre parole solo all’apparenza semplici: libertà, qualità e cambiamento.
Un discorso particolare che ha fatto da apripista per tutti gli interventi che si sono succeduti durante la serata.
Dopo Angelo Conte, infatti, la parola è passata alla candidata alla carica di sindaco, Clotilde Di Meglio, che ha presentato i componenti della lista ad uno ad uno: Buono Francesco, Di Costanzo Emilia, Di Iorio Aniello detto Nello, Di Meglio Alessandra, Di Meglio Aniello detto Nello, Di Meglio Mario detto “Polito”, Di Scala Maria Grazia, Ferrari Antimo, Mattera Marianna, Migliaccio Giovanni, Paolella Antonio e Pesce Francesco.
Microfono alla mano ogni candidato ha rimarcato, in un discorso in cui non sono mancati attimi di vera emozione, la ferma decisione di essersi candidati al fianco di Clotilde Di Meglio e di non avere, sebbene giovani, alcuna paura di affrontare “l’armata” schierata da Dionigi Gaudioso.
Qui di seguito riportiamo, nel dettaglio, gli interventi di Maria Grazia Di Scala, consigliere regionale e candidata alla carica di consigliere comunale per offrire un spunto in più nel chiarimento della sua posizione in ambito politico non solo locale ma regionale e l’intervento della candidata Clotilde Di Meglio.
Un intervento, come leggerete di qui a breve, molto sentito e carico di entusiasmo, un discorso dinamico per mettere in chiaro alcuni punti e partire, spediti, con la campagna elettorale che terminerà con le elezioni dell’11 giugno.

CLOTILDE DI MEGLIO

«Noi non portiamo il peso di promesse non mantenute, siamo noi e abbiamo un programma nuovo. Abbiamo la responsabilità – è seria Clotilde Di Meglio – di portalo avanti e vogliamo farlo per i cittadini di Barano. Oggi parlavo con mio padre della sua esperienza politica, lontana nel tempo. Negli anni 70 nasceva il simbolo della colomba, con una grafica un po’ bruttina. Tanto è vero che la lista contrapposta parlava di cornacchia. La cornacchia nel 1970 spiccò il volo con mio padre, con il suo apporto fattivo per il comune di Barano e per i cittadini. Pian piano nel corso del tempo ha volato sempre più basso. Ora quella colomba è a terra – è l’affondo della Di Meglio -, da anni il comune di Barano è immobile, fanno solo i fatti loro. Noi vogliamo andare avanti, noi vogliamo spiccare il volo come le Frecce Tricolore che sono nel nostro simbolo. Le abbiamo messe apposta in campo blu, vogliamo puntare in alto non per passare attraverso ponti sospesi avveniristici. Noi vogliamo la passeggiata dei Maronti, il mare pulito, una gestione più razionale della Nettezza Urbana, vogliamo togliere quella vergogna dall’esterno del cimitero, un luogo cui dare un giusto valore e non deve essere un ricettacolo di immondizia. Noi volgiamo spiccare il volo e restituire a Barano il suo futuro. Vogliamo che non sia più il fanalino di coda dei comuni dell’isola, ma che ne sia il nuovo capofila. Mio padre mi ha detto che, a suo tempo, con i professionisti che c’erano, portava avanti tante battaglie, si poneva vanti agli altri per portare la volontà dei cittadini avanti. Noi vogliamo che i cittadini baranesi capiscano l’importanza del voto che è un diritto e non il ricambio di un favore. Il cittadino di Barano quando va nella casa comunale va a casa sua e nona trovare il professore o il figlio, in questa linea dinastica che deve essere in qualche modo interrotta. Il cittadino di Barano quando va al comune va per i propri diritti e non deve andare per ricevere piacere che poi vengono ritorti contro di lui. Il comune di Barano deve aprire le porte al cittadino. Il sindaco deve essere lì ad accoglierli e non deve esserci una persona che dice che i responsabili non ci sono. Noi ci proponiamo di fare questo, di restituire al cittadino la sua casa, di dare al cittadino ciò di cui ha diritto, pulire il mare, restituirgli Nitrodi, restituirgli il suo comune, i suoi sentire, il suo folklore. Per questo chiediamo a voi di appoggiarci in questo progetto molto importante, dobbiamo spezzare un cerchio e andare avanti per il nostro futuro.
Non siamo scartine, siamo persone per bene. Siamo persone che al mattino ci alziamo e andiamo a lavorare, tutti noi abbiamo un lavoro e non come alcuni personaggi che siedono ora al comune. Io ora voglio dirvi, per scrupolo, come si vota.
Il nostro è il primo simbolo, blu con le frecce tricolore. Si chiama “Progetto Comune”, perchè noi siamo tanti, tutti diversi e la nostra diversità serve a quadrare il cerchio e andare avanti per la nostra strada, la strada di tutti e dei cittadini di Barano. Basta mettere una “x” sul simbolo o sul nome Clotilde Di Meglio – è la conclusione del candidato alla carica di sindaco – e poi potete votare un uomo, una donna o un uomo e una donna, ma non due consiglieri dello stesso sesso. Questa è la modalità di voto per il comune di Barano. L’11 giugno, mi raccomando, votate e fate votare “Progetto Comune”.»

 

MARIA GRAZIA DI SCALA

«Dieci anni fa e cinque anni fa – è chiara Maria Grazia Di Scala – qui abbiamo presentato la nostra lista, una lista molto diversa. Io ringrazio Clotilde Di Meglio che m ha voluta fortemente nella sua squadra e io convintamente ci sono entrata sapendo di attirare gli strali di una certa parte della popolazione baranese che in maniera ottusa dice “ma come lei sta alla Regione, ma che deve fare, poi si dimette un’altra volta. No, io non intendo, se eletta come consigliere, dimettermi né dalle fila della maggioranza che, nel caso perdiamo, da quelle della minoranza le ipotesi bisogna farle entrambe. Io intendo adesso operare con una guida, che sarà quella di Clotilde nella qual credo fortemente. Lei è stata capace, e non accadeva da decenni, di riunire tutte le forze politiche e non del paese sotto un unico simbolo e questo è importate. Voglio fare una riflessione: noi siamo partiti come una lista svantaggiata davanti allo “squadrone”. Ma dall’altra parte non c’è nessuno squadrone. C’è un candidato sindaco che nessuno vuole – attacca senza mezzi termini Di Scala -, nessuno ama e nessuno stima. Però tutti lo devono votare. Un candidato sindaco che non piace a differenza della nostra candidata sindaca che ha altre qualità umane, morali e intellettuali. C’è un candidato sindaco che si è andato a chiamare nel suo presunto squadrone che tale non è che c’erano già prima magari sotto mentite spoglie e che non ci intimoriscono sotto il punto di vista qualitativo ma nemmeno quantitativo. Ci sono personaggi che già erano candidati da quella parte anche attraverso interposta persona, ma che non sono mai stati schierati con questa parte dell’opposizione, con la Barano bella, pulita e che vuole cambiare. Ci sono personaggi che non ci insidiano e questo la gente lo sta capendo. Ci sono sempre più persone, e non mia spettavo che tali personaggi mi chiamassero per dimostrarmi il loro sostegno. Il sostengo ad una lista che è un progetto comune fortemente voluto d Clotilde e per il quale devo ringraziare Giovanni Migliaccio, il prof. Sebastiano Conte, l’avvocato Pietro Di Meglio, per la stima personale che ho nei suoi confronti e tutti voi, amici, che da anni siete con noi, fedeli, e che non conoscete la parola tradimento. Purtroppo ve ne sono molti che devono ammantarsi con questo termine, personaggi che non ho paura a definire squallidi, che passano da una bandiera all’altra per un mero interesse personale. Noi non lo abbiamo mai fatto perchè abbiamo dignità. Ciò ci consentirà l’11 giugno di arrivare a testa alta, qualunque sia il risultato elettorale, ma ripeto sarà una nuova bandiera che sventolerà sul comune di Barano, a testa alta, dicevo, all’esito di queste elezioni. L’ultima cosa che voglio dirvi: stanno creando confusione nelle case, e verranno a minacciare di rappresaglie e dire che siamo gentarella, la lista di gentarella. Abbiamo visto questi grandi professori cosa hanno fatto in 40anni di amministrazione. Dateci la possibilità di farlo. Io questa volta personalmente intendo farlo da consigliere comunale sotto la guida personale di Clotilde di Meglio. Verranno da voi a creare confusione sulla mia persona: io sono consigliere regionale e la mia carica mi consente, e l’ho voluto fortemente, di candidarmi in consigliere comunale e lo posso fare in due comuni. Non lasciatevi ingannare, io posso essere candidata in entrambi i comuni. Una opportunità che la legge mi ha dato e sarà l’elettorato a scegliere se potrò sedermi nel consiglio comunale di Barano. Io intendo sedermici, questo lo dico con forza e a gran voce perchè le dimissioni che ho dato due anni fa avevano un motivo logistico, ero stata eletta da meno di 15 giorni consigliere regionale e ho dovuto affrontare un ambiente totalmente diverso. Mi sono subito fatta inserire nelle commissioni regionali di interesse per la nostra isola e sono commissioni che, pian piano si sono normalizzate come lavoro e posso andare in Regione solo due o tre volte la settimana, quindi – conclude decisa il consigliere regionale – per il tempo restante intendo operare come consigliere comunale al fianco di Clotilde e di una lista, composta da ragazzi che sono stati al mio fianco nel 2007 e adesso sono al mio fianco e di Clotilde nell’interesse del paese.

3 COMMENTS

  1. Non una parola sul programma…bella presentazione! Del resto non è una novità. Tutto molto sul personale ma delle soluzioni fattive per migliorare il paese nessuno parla. Sarà questo il motivo per il quale a Barano l’opposizione resterà tale e la maggioranza pure? Del resto non credo che il buon Gaudioso nessuno lo vuole, è lì e non certo per un golpe!

  2. Sì, in effetti, il sistema di favori, clientelismi vari si è così consolidato nel tempo, che al popolo bue non resta che accettare supinamente il tramandarsi dell’inscalfibile dinastia. Complimenti a noi Baranesi!

  3. Credo che il popolo Baranese, per essere certo a chi dare il proprio voto, gli basterebbe guardare lo schifo in cui da anni versa il mare dei maronti. Che ognuno trovi il coraggio e la forza giusta per cambiare “l’andazzo”… ancor prima di imbucare il futuro del paese. Non si può pensare di continuare con l’immobilismo, non si può andare avanti tirando a campare.

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