giovedì, Febbraio 6, 2025

Aumenti SNAV, Procida alza la voce: “Uno sfregio sulla nostra pelle!”

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PEPPE GIAQUINTO:« Il nostro ruolo è quello di segnalare, denunciare e vigilare. Sta a chi governa le comunità dimostrare di avere peso politico e capacità amministrative per tutelare la propria gente sui trasporti come sulla sanità»

NICOLA LAMONICA: «Occorre far luce sulle riunioni avutesi in Regione nel mese di aprile ( 3/4 e 13/4/ 2017) che per quanto apprendiamo da Il Dispari hanno coinvolto le nove amministrazioni comunali delle isole campane; e ciò per quanto riguarda le tariffe! Ma esse forse nascondono anche altre  scelte che via via andremo a scoprire e denunciare se è il caso»

 

Leo Pugliese | Monta la protesta a Procida sull’aumento dei biglietti della SNAV. Mentre oggi al comune si riunisce  il comitato “pendolari e non” per fare il punto della situazione, ieri di buon mattino sull’isola è sbarcato Nicola Lamonica dell’AUTMARE che ha incontrato un po’ di gente e alcune sigle sindacali. All’incontro era presente ovviamente anche l’ex assessore Peppe Giaquinto ultimamente alquanto presente sul tema dei trasporti e da sempre molto attivo quando si tratta di essere a fianco dei cittadini.

«C’e’ un diritto alla mobilità – dice Giaquinto –  per chi vive sulle isole che va salvaguardato ed anche i diritti dei cittadini campani che sono residenti sulle isole del golfo di Napoli vanno rispettati e tutelati. I Procidani non possono essere considerai residenti o turisti a seconda dell’orario in cui vanno a Napoli. Se hanno necessità di collegarsi con la terraferma in qualsiasi ora del giorno una valida ragione ce l’avranno e che non è certo quella di andare a prendersi il sole sugli scogli di Mergellina. La Regione Campania era a conoscenza di questi aumenti tariffari? Il Comune di Procida quale posizione ha assunto rispetto a questo sfregio perpetrato sulla pelle dei propri concittadini?

Il principio della continuità territoriale sancito dalla nostra Costituzione e dalle norme europee implica che i collegamenti con la terraferma e le isole debbano svolgersi a condizioni anche economicamente sostenibili e quanto più possibili equivalenti, e dunque non discriminatorie, rispetto a quelle riscontrabili per collegamenti analoghi in terraferma. Questo vale per i residenti ma anche per i turisti. Andare a Sorrento piuttosto che Salerno o a Pompei per un turista costa 4 euro. Venire a Procida 20 euro. Quale politica di sviluppo turistico oggi attua la nostra Regione?

Di norma, per l’aggiudicazione delle rotte in regime di continuità territoriale, vien bandita una gara europea e tali rotte vengono assegnate in esclusiva a chi si aggiudica la gara in base agli standard tariffari, qualitativi e quantitativi richiesti. In Regione Campania si è deliberato che la libera concorrenza poteva assicurare maggiore efficienza al trasporto marittimo per cui oggi solo la Caremar è tenuta al rispetto di un contratto di servizio.  A questo punto, visto che le compagnie private fanno e possono fare quello che vogliono anche suffragati dalla regolamentazione della nostra regione, per evitare di restare isolati a seguito di soppressione di corse o di intere linee o di pagare biglietti esagerati ed ingiusti, bisogna immediatamente rivedere il quadro orario della società Caremar che deve garantire i servizi necessari alla comunità nella ore di maggiore necessità ed esigenze per pendolari, utenti, operatori. Non è possibile che la Regione consideri la Caremar la società che deve garantirci la continuità territoriale quando il primo traghetto da Procida per Napoli parte alle 13,30. Ma cosa credono in Regione che i Procidani vanno a Napoli per il gelato pomeridiano?

Una Regione che in questi giorni  investe i soldi pubblici nel trasporto via mare con il Cilento e la Penisola Sorrentina e lascia al libero arbitrio le isole e chi vive con le pacche nell’acqua è una regione che anche in tema di trasporto come sulla sanità ha una visione dell’amministrazione del territorio certamente discriminatoria.

Il nostro ruolo è quello di segnalare, denunciare e vigilare. Sta a chi governa le comunità dimostrare di avere peso politico e capacità amministrative per tutelare la propria gente sui trasporti come sulla sanità».

Dello stesso avviso anche il Prof. Nicola Lamonica dell’AUTMARE:

«E’ riduttivo discutere solo sulle questioni legate alla SNAV se si tiene conto che esse sono solo una quota-parte di una problematica ben più vasta; di un sistema di degenerazione democratica e di politica istituzionale che sono la matrice di ogni male.

Occorre far luce sulle riunioni avutesi in Regione nel mese di aprile ( 3/4 e 13/4/ 2017) che per quanto apprendiamo da Il Dispari hanno coinvolto le nove amministrazioni comunali delle isole campane; e ciò per quanto riguarda le tariffe! Ma esse forse nascondono anche altre  scelte che via via andremo a scoprire e denunciare se è il caso.

In più abbiamo bisogno di capire con quali procedure e con quali atti e per quali motivi si sono distribuite diversamente le corse obbligatorie, negando diritti acquisiti specialmente ai pendolari che oggi sono alla mercé di un vettore residuale con gli aggravi che tale scelta fa pesare sulle loro tasche. Ma sarebbe opportuno anche non dimenticare e  mettere al centro dell’attenzione di tutti soprattutto il ruolo della Caremar dei privati, gli stessi che gestiscono i servizi residuali, che gode di un finanziamento regionale chiamato a garantire, per contratto di servizio sottoscritto con la Regione Campania, i servizi cosiddetti essenziali. E se si pensa che la prima corsa nave Caremar da Procida per Napoli è alle 13.30, c’è da inorridire e gridare allo scandalo poiché ciò mette in luce un’intesa con  un altro vettore che non ha titoli per garantirci un servizio,  che la Regione Campania ingiustamente avalla da tempo. E solo tutto questo o c’è anche dell’altro? Occorre a mio avviso affrontare il problema dei problemi, cioè approfondire la questione monopolistica che si è venuta a consolidare con la svendita della Caremar pubblica e della sua privatizzazione e fare fronte comune perchè la lottizzazione delle aree venga finalmente a cadere. A proposito di essa, che fine hanno fatto le corse veloci Gestour sulla tratta Forio-Pozzuoli  pre-annunciate da tempo e mai messe in esecuzione?

C’è spazio per fare un appello all’unità popolare con tutte le sue articolazioni sociali e politiche, per stare insieme e lottare!  In questa direzione  e con questi sentimenti si è consumato stamattina l’incontro di Procida , assai partecipato e ricco di idee, che ha dato vita ad un’intesa associativa che ben promette per il futuro e che domani pomeriggio alle 17, domenica  4 giugno, si presenterà  all’annunciato incontro in sede comunale per approfondire  le tematiche sopracitate e per definire le linee di un’azione incisiva e vincente.  Sarebbe interessante e utile che a detto incontro si presentassero anche i rappresentanti degli altri comuni del golfo; ma questo, conoscendo i soggetti, certamente non avverrà»

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