mercoledì, Dicembre 25, 2024

#elezioni2017. Celestino Vuoso: “Metto a disposizione la mia esperienza per il bene di Ischia”

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Il prossimo 11 giugno gli elettori del comune di Ischia saranno chiamati a scegliere la prossima compagine politica che li amministrerà per i prossimi cinque anni. Una scelta difficile da fare, si spera, con convincimento e cognizione di causa e non per pura e semplice simpatia.
E’ questo uno dei concetti alla base della candidatura, alla carica di consigliere comunale, di Celeste Vuoso, noto imprenditore ischitano da sempre molto attivo nella realizzazione di progetti territoriali e sociali.
Candidato tra le fila della lista “Ischia Democratica” che supporta la candidatura alla carica di sindaco di Enzo Ferrandino, Celeste ha le idee ben chiare sul ruolo che la politica deve avere e sulla necessità di una accelerazione sull’evoluzione de rapporti tra classe politica e territorio, ad oggi un po’ lontane.
Con Celeste iniziamo parlando del suo slogan.
“Il mio slogan è sempre stato ed è “Insieme si può” e in questo credo fortemente. Io mi sono candidato già cinque anni fa, ma non mi impegnai molto fin dalla campagna elettorale. Questa volta è diverso, sono maturato e ho collezionato nuove esperienze che mi hanno permesso di avere un approccio un po’ diverso al mondo politico e mi sento anche molto più coinvolto nella campagna elettorale in atto.”
Da anni Celeste svolge il ruolo di imprenditore e porta avanti progetti di non poco conto anche con la Fondazione Opera Pia Iacono Avellino Conte, che presiede ormai da tantissimi anni.
“Grazie all’operato della fondazione e non solo entro in contatto con la vera società ischitana, una società fatta di mille sfaccettature e tanti problemi risolvibili se solo la politica tornasse a portare avanti il compito per cui è nata e riuscisse ad interpretare le reali esigenze del territorio con interventi mirati e concreti. Davanti a tante problematiche io mi immedesimo nel cittadino, che sono, e mi dico che come danno fastidio a me danno fastidio a tutti e devono essere risolte una volta per tutte. Il mio slogan, copiato per molti versi anche da un’altra lista presente nella coalizione, rappresenta proprio questo. Insieme si possono fare tante cose, perchè se ognuno pensa al proprio orticello e ai propri elettori non si va da nessuna parte. Bisogna pensare prima al bene di tutti e al territorio e poi il consenso verrà da sé. Come diceva Paolo VI, la politica se bene intesa, è la forma più alta di carità nella vita dell’uomo. Dobbiamo mettere i nostri talenti a disposizione della collettività altrimenti non si va dalla nessuna parte. La politica deve creare opportunità di lavoro arricchendo il territorio.”
E tu dove ti collochi?
“La mia storia parla per me. Io ora mi sento pronto a dare questa mia totale disponibilità perchè mi sento maturo, ho compreso, grazie al lavoro della Fondazione, i problemi reali del territorio. Bisogna avere amore per la propria città e per il proprio lavoro per fare politica nel mondo giusto e oggi io voglio aiutare il territorio e i giovani; risolvere tanti problemi che ci sono.”
Quali aree sono le più problematiche?
“Di certo la viabilità è un punto da dover trattare in modo chiaro ed immediato per far sì che possa crescere il territorio e a società. Ischia somigli sempre più ad una città, mostrandone tutti i lati negativi. Noi siamo un territorio a vocazione turistica e cosa stiamo offrendo al turista? Solo la possibilità di passare da una città all’altra perdendo di vista la nostra identità di isola. Nel 2011 con la Fondazione OPIAC abbiamo condotto un approfondito studio sulla viabilità e sull’incidenza dei sinistri più o meno gravi, registrati sul nostro territorio isolano. Uno studio che abbiamo finanziato noi e dato gratuitamente alle amministrazioni per fornire uno strumento in più per la soluzione dei problemi, ma che non è stato preso in considerazione. Poi solo ora, in campagna elettorale, leggo di commenti e riflessioni a riguardo. Ma mai di proposte fattive, eppure sono emersi dati spaventosi. Quando ci sono tante auto in strada in gioco vi è la sicurezza delle persone e non solo. Uno dei miei impegni sarà questo della viabilità. Voglio togliere le auto dalle strade. Innanzitutto il sistema delle strisce blu per me è inutile, le strade isolane non sono state realizzate per ospitare auto in sosta, che restringono la larghezza della strada provocando non pochi problemi alla circolazione. Togliere le auto dalle strade significa creare situazioni di maggiore sicurezza e ciò si può fare superando la cecità di alcuni amministratori e creando parcheggi e servizi che possano offrire ai cittadini valide opzioni. Non parlo di parcheggi enormi, ma anche aree per la sosta di pochi veicola alla volta possono contribuire al decongestionamento delle strade.
Ad esempio creare un parcheggio multipiano dove vi è l’area di sosta su via Sogliuzzo toglierebbe le auto dalle strade del centro di Ischia e, di certo, nonostante vi siano delle rocce in profondità, i costi di realizzazione sarebbero inferiori rispetto a quelli per un parcheggio sull’acqua di mare.”
Bisogna però ampliare i servizi…
“In tutte le città del mondo vi sono parcheggi anche al centro delle città perchè il sistema delle navette non funziona, le persone non abbandonano la comodità della propria auto. E’ per questo che bisogna creare aree di sosta centrali con servizi e, ovviamente, aree verdi e ludiche per dare respiro al territorio stesso. C’è bisogno, poi, di una corretta regolamentazione e controllo, con gli amministratori che devono dare il buon esempio.”
Ha le idee chiare Celeste, che aggiunge. “Abbiamo una cultura e una stria arricchita da un turismo che ci ha scelto per anni e dovremmo essere una perla del Mediterraneo, ma la nostra vicinanza alla città ci sta portando tante difficoltà. Ad oggi dobbiamo rimboccarci le maniche e darci da fare con decisioni serie e concrete. Scelte che dovranno essere prese attraverso un continuo dialogo con la cittadinanza, con una maggior apertura del comune verso la popolazione. Se verrò eletto, il primo consiglio comunale lo farò svolgere per strada, tra la gente, perchè i cittadini devono capire che noi veniamo eletti da loro per risolvere anche i loro problemi. La mia vita è questa, non ne ho un’altra in cambio e in questa vita voglio lottare per cambiare alcune cose. Tante persone parlano sempre ma non fanno nulla per il territorio. Parlo anche degli albergatori, ad esempio anche alcuni miei amici si mettono sul pulpito e criticano, parafrasando la Bibbia, potremmo dire che vedono la pagliuzza nell’occhio dell’altro e non la trave nel proprio. Ecco, questi personaggi dovrebbero invece iniziare a guardare le condizioni reali del territorio e mettersi maggiormente in gioco in prima persona per risolvere determinate problematiche.”
Con un lavoro di squadra, negli ultimi anni, Celeste è riuscito a portare a compimento molti progetti per il territorio isolano e non solo, facendo rete tra professionalità e cercando di risolvere problemi più o meno grandi e sentiti.
“Un altro punto che vorrei toccare, sempre riferito alla viabilità, è quello che riguarda l’antico Acquedotto dei Pilastri, un vero e proprio imbuto per le automobili che, in alcune fasce orarie della giornata, creano un ingorgo di dimensioni davvero molto importanti e pericoloso per tutti. L’area, abbandonata anche perchè sul confine tra due municipalità, potrebbe diventare un fiore all’occhiello isolano con la riqualificazione e restauro dell’opera che ha segnato una importante tappa nell’evoluzione della nostra isola, magari in cofinanziamento con un grande imprenditore come avvenuto per il Colosseo, e creare nuove opportunità per l’intera area, con anche la realizzazione di una strada funzionale nell’area dell’Arenella, che possa dare sviluppo ad una area a vocazione industriale-artigianale.”
Innamorato dell’isola a 360 gradi, Celeste ha molte idee, realizzabili, per rilanciare il territorio isolano in una ottica turistica che va dal mare alle zone interne della nostra splendida isola, passando per una diversa sistemazione dei taxi e per una apertura a nuovi indotti turistici che possano destagionalizzare il prodotto Ischia. Progetti da realizzare a tappe e che possono portare ad un miglioramento reale del nostro territorio da consegnare alle generazioni future.
“Un buon amministratore deve avere la capacità di prevedere i comportamenti futuri e ciò che accadrà di qui a breve. E dobbiamo essere consapevoli che la nostra crescita demografica è esponenziale e dipende molto dall’arrivo di nuove residenze e non dalle nascite. Un aumento che deve far pensare e riflettere sul necessario miglioramento dei servizi e della gestione sia della popolazione che del territorio, non possiamo continuare in questo modo senza una proiezione futura delle cose. Che isola consegneremo ai nostri figli e generazioni future?”
Quello dell’aumento demografico della popolazione è un punto molto importante e da approfondire.
“Tutte le amministrazioni dovrebbero fare i conti con ciò – continua Celeste – e proporre soluzioni. Io, dalle mie esperienze, voglio dare il mio contributo. Perchè e nessuno li affronta questi problemi diventeranno sempre più grandi. Io voglio regolare il territorio, portare avanti iniziative importanti insieme a tutti. E appena avrò imboccato la strada che porta alla realizzazione di queste soluzioni, io sono pronto a ritirarmi dalla politica perchè io non voglio fare il politico, ma sono sceso in campo per risolvere i problemi e dare voce al popolo. Molte persone hanno perso il senso del diritto del voto. Una cosa gravissima e la politica è un aspetto fondamentale nella vita dell’essere umano. Oggi si deve lavorare per il bene del territorio e spero che i miei concittadini lo capiscano e mi premino. Se non lo faranno mi ritirerò in buon ordine e continuerò a portare avanti i progetti che già ho in cantiere ed in itinere.”
Energie positive che Celeste vuole porre a servizio di tutti.
“Sì, io sono sceso in campo per condividere le mie energie positive, perchè sono una persona semplice ed incollato, davvero, con i piedi per terra. Ho sempre guardato il prossimo con ammirazione per spingermi a migliorarmi e fare sempre meglio per tutti, non con invidia e chiusura.”
Celeste ha poi un suggerimento per gli elettori. “Scegliete le persone che hanno a cuore il territorio e le future generazioni, valutandone il background e le esperienze pregresse. Io sono venuto ad abitare 30 anni fa ad Ischia, e ho notato che vi è stato un declino dovuto anche alle amministrazioni che si sono succedute nel tempo. Ora la politica deve svegliarsi e prendersi cura del territorio e delle fasce deboli della società.”
Un altro obiettivo che Celeste si è posto è quello dell’incremento delle politiche sociali.
“La povertà sull’isola è aumentata e la spesa dei comuni per il sociale è diminuita. Una cosa molto grave che constatiamo ogni giorno anche con in giovani che non riescono a trovare inserimento nel mondo del lavoro, le famiglie che vengono meno perchè non ne hanno la forza e gli anziani che non hanno sbocchi. La politica deve creare le opportunità ai cittadini di potersi mettere in gioco e esprimersi. Ad esempio, noi abbiamo un grandissimo territorio ricco di peculiarità e basterebbe mettersi insieme e creare un prodotto competitivo, cosa che non accade. Dobbiamo mettere a punto politiche ed interventi concreti, ad esempio la casa di riposo che la Fondazione OPIAC sta realizzando sarà un punto di svolta per il territorio sia per gli anziani che saranno protagonisti di attività, che per gli altri che potranno entrare in contatto con loro e offrire le proprie esperienze.”
Un modello da trasferire in tutte le attività, per creare un ventaglio di offerte territoriali per ampliare anche gli indotti creandone di nuovi.
“Per me è fondamentale portare avanti queste opportunità per il territorio. Io voglio portare avanti tre punti, viabilità, politiche sociali e ambiente. Ambiente inteso come un unicum tra mare, terme, montagna, pianure e collina, tutto da valorizzare con una riqualificazione di percorsi che possano mettere in rete anche le cantine presenti, responsabilizzando i proprietari delle stesse che ne trarranno benefici. Ad esempio, come accade in altri paesi, alcune aree nelle vicinanze delle attività potrebbe essere affidate per la manutenzione ordinaria ai proprietari delle attività. Sarebbe un passo avanti anche per la cittadinanza che deve essere sempre più attiva nel bene del territorio.”
Una idea, diversa, che propone Celeste riguarda anche il turismo.
“Vorrei fare un bureau nei pressi del porto che consegnerà una scheda a tutti i turisti che giungono a Ischia di modo che possano fare una recensione del territorio e non delle strutture che sono gestibili e tirate a lucido. Così potremmo rilevare le problematiche vere e reali riscontrate dai turisti e offrire un prodotto sempre migliore per noi residenti e per i turisti che ci scelgono.”
Non mancano stoccate ai competitor di questa campagna elettorale.
“Ognuno in questo periodo parla di tutto e con tutti, poi al termine della campagna elettorale tutti torneranno a coltivare il proprio orticello, a me non sta bene. Io di queste tematiche sto parlando da anni e sto presentando studi e possibili soluzioni che devono essere mesi in pratica. Anzi, dirò di più: domani, dopo che tutti leggeranno questa intervista, mi copieranno e inizieranno a parlare della crescita demografica non dovuta alle nascite, dei problemi strutturali e molto altro… tutto quel che appartiene al mio pensiero da sempre. Questo significa che chi si propone a guida del territorio, non ha una visione del futuro, e cosa potrà mai proporci?”
Le battaglie che propone Celeste riguardano argomenti molto sensibili per la popolazione e lancia un appello.
“Invito i cittadini del nostro comune a scegliere, nel segreto del seggio, candidati nuovi, che hanno a cuore le sorti di questo paese e delle future generazioni, che pensino al territorio e che metteranno a disposizione di tutti le loro capacità e qualità per dare un contributo fattivo per lo sviluppo economico sociale del nostro paese.”

4 COMMENTS

  1. “la mia storia parla per me”….. hahahaha appunto, lo dice stesso lui……. a buon intenditore poche parole

  2. se tutti gli imprenditori diventassero come Brunello Cucinelli non ci sarebbe bisogno di nessuna politica del sociale da parte dei comuni perchè la ricchezza sarebbe equamente distribuita e tutti avrebbero dignità sociale. Se continuiamo cosi la ricchezza rimarrà solo e sempre nelle mani di pochi.

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