Scemate le tensioni pre-elettorali, all’indomani del voto e visto il responso, non può non esserci consentita una lettura, seppur leggera, del voto che ha decretato vincitori e vinti. I tempi per la disamina dettagliata è giusto rinviarli al dopo distensione, una distensione meritata davvero per tutti all’indomani di una competizione elettorale che si è giocata senza ombra di dubbio sul filo del rasoio a nervi stretti.
Enzo batte Gianluca? La bella Ischia blocca il pulsante a chi voleva riaccenderla? Sembrerebbe andata davvero così. Enzo è il nuovo Sindaco d’Ischia, ma lo scarto di voti minimo premia Gianluca. Poco più, poco meno di mille voti di distacco tra l’uno e l’altro segnano il ritorno al tempo delle serie competizioni elettorali, con mille punti in più a favore di un Gianluca Trani che da solo è stato capace di mietere consensi al di la del clientelismo spicciolo, per fiducia e desiderio di rinnovamento. Con molta probabilità, se avesse rinunciato al supporto dei Brontosauri della politica ischitana d’opposizione, quelli che il voto ha definitivamente cancellato dallo scacchiere, avrebbe raccolto qualche consenso in più, ma resta comunque un risultato: Gianluca segna il nuovo corso della Politica Ischitana, una politica che si dispiega in una prateria, nuovo orizzonte per i giovani cui ha saputo dare voce in questa campagna elettorale appena conclusasi, ponendo il germe per quel che verrà negli anni a venire.
Enzo vince e lo fa con gli stessi di sempre. Una vittoria preannunciata, seppur con pronostici roboanti quanto ad una schiacciante vittoria che non c’è stata, pur tuttavia premiato per la caparbietà nel portare a termine il suo obiettivo: Sindaco d’Ischia per gioco forza, ahimè, nella sua stessa maggioranza, quella che si riconferma nei volti quando non nei passaggi di consegna obbligati. Al netto dei nomi che già conosciamo, le new entry sono anch’esse collegate, per parentele ed affini a chi li ha preceduti. Per carità, ci sta tutto, anche perché la continuità è e deve pur essere continuità. Speriamo solo che stessa squadra non significhi anche stesso modus operandi dell’ultimo anno! “L’assenza” di Giosi Ferrandino ha determinato non poche carenze in termini amministrativi nel corso della vice-sindacatura di Enzo supportata dagli stessi consiglieri ed assessori eletti di oggi, per cui: possiamo auspicare che qualcosa si muova? Proporrei, sul modello renziano, i 100 giorni per un nuovo corso che sappia porre le basi per stravolgere il paese in senso positivo nei prossimi 5 anni, almeno per dare ragione alla scelta operata dall’elettore.
Più donne in Consiglio Comunale? L’avevamo auspicato, e non possiamo lamentarci. Rispetto allo zero assoluto della ormai scorsa consiliatura, seppur rappresentino chi sappiamo, qualche donna c’è. Ci auguriamo che sappiano primeggiare rispetto agli uomini e soprattutto rispetto ai mariti, padri, cugini e affini, o che almeno siano presenti, visto che qualcuna ha maturato esperienza di consiliatura in Comune limitrofo dimostrando la più abile delle capacità del mago Houdini : il c’è, ma non si vede! D’altro canto, l’illusionismo ha sempre un “padre” presente: l’occhio che “osserva” da dietro le quinte!
300: erano i candidati ed oggi sono i voti mancanti rispetto ad un ballottaggio che avrebbe potuto ribaltare il responso di oggi! Sono davvero pochi! E se si pensa che almeno 2000 elettori non hanno raggiunto i seggi, si può facilmente comprendere che sono ancora meno! Ma la storia non si fa con i se così come la conta e la riconta dei voti non serve più. Gli eletti son stati decretati: Ischia ha un nuovo Sindaco ed un nuovo Consiglio e presto, una nuova Giunta, anche se, si fa per dire!
Giosi Ferrandino e Domenico De Siano: i due Deus ex machina delle due coalizioni? Lo sono stati entrambi, rispettivamente per la Sinistra quanto per la Destra ischitana solo fino ad un certo punto e probabilmente è stato un bene!
Se per il Senatore l’esperienza Ischitana gli è valsa meno che una parentesi visto lo scarso apporto garantito a Gianluca, nonostante l’accesso al Consiglio, non può dirsi lo stesso per Giosi Ferrandino. E’ vero, la sua lista è al quarto posto in termini di numeri rispetto alle altre della maggioranza uscente e rientrante, pur tuttavia vince per il sol fatto di essersi impegnato negli ultimi dieci anni nel comune di Ischia dando un cambio di rotta nella piega che restava insoluta nei precedenti 20 anni: continuità amministrativa rispetto a ripetute elezioni e commissariamenti! Giosi Ferrandino ha garantito nel bene e nel male una stabilità amministrativa. Ai sui successori l’arduo compito di dimostrarsi altrettanto capaci almeno per un quarto, non fosse altro per quel quarto che Giosi rappresenterà con i suoi nel nuovo Consiglio.
5 anni: questo potenzialmente il tempo che da oggi segna il passo di una amministrazione comunale chiamata, indipendentemente da tutto, a guidare Ischia oltre il guado dell’ultimo anno.
Sia dato merito agli audaci come Gianluca, quanto ai caparbi come Enzo.