c.s. | Ad Ischia l’impegno dell’Organizzazione isolana del PMLI è stato premiato. Gli astensionisti sono il terzo partito, migliorando le posizioni delle precedenti elezioni: il 30% è il dato definitivo che mette insieme chi ha disertato le urne, chi ha votato scheda bianca e chi ha annullato la scheda. Anche a Barano l’astensionismo è cresciuto nettamente e rappresenta una seria preoccupazione per chi non riesce a fare a meno dello sgabello istituzionale.
Durante la campagna elettorale per l’astensionismo, condotta dall’Organizzazione isolana del PMLI, è stata registrata un’ampia condivisione. Molti hanno letto con interesse il volantone diffuso, hanno apprezzato l’intervista pubblicata sulla stampa locale per spiegare i motivi dell’astensionismo marxista-leninista, hanno accolto con simpatia, anche lo spazio elettorale messo a disposizione dalla emittente televisiva locale.
Sappiamo bene che la maggioranza di chi ha disertato le urne non condivide la scelta del nostro Partito, ma certamente non ha più fiducia in questa politica, è disgustata dai sistemi clientelari che tendono a radicarsi sempre più, ha rifiutato la presenza di candidati sconosciuti che, pur non avendo mai partecipato alla vita civile del paese, hanno raccolto voti grazie all’impegno elettorale dei loro genitori, come se si trattasse di affari di famiglia; una maggioranza che ha voluto così condannare quel fenomeno di randagismo politico che ha sorretto coalizioni formate, senza alcun pudore, da PD, Forza Italia, liste con fascisti di vecchia data, Articolo 1.
Nel comune di Barano ha vinto la dinastia Gaudioso, di padre in figlio; ad Ischia, ha vinto la coalizione di Enzo Ferrandino, già vicesindaco nella giunta di Giosy Ferrandino, il sindaco mandato in galera per la vicenda del metano; non è stata premiata la scelta di sedicenti “rivoluzionari” di spostare nelle istituzioni le lotte che vanno invece condotte nelle piazze, nei posti di lavoro. Chi si è astenuto ha avuto ragione anche per le crepe che già emergono nelle maggioranze, dove si prevedono movimenti per garantire posti e poteri, per far quadrare i conti ovviamente “per il bene del paese”! Ma difficilmente si legge in questi giorni, una seria analisi del fenomeno astensionista ritenuto frettolosamente, il peggiore dei mali come se le amministrazioni che si succedono fossero la soluzione migliore per i lavoratori…
L’Organizzazione isolana del PMLI continuerà le sue battaglie quotidiane contro ogni forma di affarismo, di clientelismo, nell’interesse dei lavoratori, per garantire una sanità sicura, per una vivibilità ancora inesistente, per il diritto alla mobilità, in difesa del patrimonio paesaggistico e storico.
Il PMLI si rivolge in particolare, ai giovani perché possano essere protagonisti anche delle lotte che siamo chiamati a condurre per una scuola diversa, contro l’alternanza-lavoro, per un’Italia libera dai legacci europei ed americani, per costruire un’Italia rossa e socialista.
L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI