sabato, Novembre 30, 2024

Del Deo: “Puntiamo ad un turismo qualificato con investimenti e risanamenti finanziari”

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Nel rapporto “economia Napoli 2017” pubblicato nell’edizione odierna de “La Repubblica”, assieme ad alcuni sindaci campani che tracciano un bilancio del proprio operato e delineano le prossime linee programmatiche da mettere in pratica, vi è anche il sindaco di Forio, Francesco Del Deo.

Nella sua intervista il primo cittadino del comune del Torrione traccia una ideale linea temporale in cui, partendo dal 2013, anno del suo insediamento, evidenzia l’andamento della sua azione amministrativa, presente e futura.

 

Leggiamo.

E’ la California di Ischia: con la sua estensione, che copre oltre un terzo della superficie isolana e racchiude suggestive località come le spiagge di Citara, San Francesco e la Baia di Sorgeto, ricca di vasche termali naturali, Forio, circa 18mila abitanti, ritrova la sua identica di centro turistico puntando sulla riqualificazione cittadina e la qualità della vita. Governata dal 2013 da Francesco Del Deo, già forte di una lunga esperienza amministrativa (è entrato in consiglio comunale a 22 anni), la località ischitana deve fare i conti con una pesante eredità finanziaria.

“Al nostro insediamento i debiti toccavano 28 milioni – sottolinea il Sindaco – e la crisi economica italiana non consentiva di azzerare la situazione se non aumentando l’imposizione tributaria: cosa che abbiamo preferito non fare per non pesare ulteriormente sui cittadini. Ma da imprenditore posso di re che non c’è bilancio che non si possa risanare; così abbiamo affrontato i debiti con una gestione oculata e una razionale riduzione delle spese. Questo ci ha consentito di pagare debiti della passata amministrazione pari a circa euro 9.600.00,00. Pensate a quanti interventi si potevano realizzare con tali risorse se no fossero state sperperate. Inoltre la pesante eredità nella gestione delle partecipate (Pegaso con euro 13.000.000 di debiti e torre Saracena con oltre euro 5.800.000) hanno reso impossibile un risanamento definitivo dell’Ente. Tuttavia stiamo trovando soluzioni per transigere riducendo il debito della Pegaso ad euro 1.500.000 e Torre Saracena ad euro 1.400.000. se questa soluzione sarà praticabile ci troveremo a fine mandato ad avere pagato debiti delle passate amministrazioni per euro 14.000.000. consentendo al Comune un residuo di debito di soli 7/8 milioni di euro. Se tutto ciò avvenisse nella storia di Forio la mia amministrazione sarebbe l’unica ad aver avviato un risanamento del genere senza pesare sui cittadini. E sempre senza pesare sui cittadini gli investimenti di questa amministrazione sul territorio ammontano ad oggi ad oltre 8 milioni di Euro”.

 

Lei ha ricoperto numerosi incarichi pubblici a partire dagli anni ’70: come è cambiata Forio?

“E’ stata attraversata da profondi cambiamenti che hanno investito non solo la società italiana, ma anche l’impianto normativo della Pubblica Amministrazione. Pensate ai criteri di responsabilità introdotti dalle Leggi Bassanini.”

 

E’ impegnato nel risanamento finanziario del Comune: questa situazione le consente di intervenire sulla città?

“Stiamo cercando di guardare oltre il risanamento. Il nostro impegno principale nei confronti dei cittadini è stato quello di non aumentare la tassazione, soprattutto in considerazione che oggi sono sempre di più quelli che non riescono a mettere il piatto a tavola. Nel ’93 avevamo 6 miliardi di trasferimenti dallo Stato che oggi si sono ridotti a 600mila euro e possiamo contare solo sull’imposta  di soggiorno e sulla quota IMU di spettanza comunale. A fronte di questa situazione siamo intervenuti attraverso la gestione comunale di alcuni servizi, come le aree di sosta sulle strisce blu ad esempio (dal 16 maggio al 31 dicembre 2016 abbiamo incassato 280mila euro a fronte dei 75mila delle precedenti amministrazioni) e, ottimizzando le risorse comunali e tagliando le spese abbiamo recuperare da investire sul territorio. L’esempio delle strisce blu dimostra come la gestione comunale dei servizi, ove possibile, se oculata, consente di garantire nuove entrate al nostro territorio e al nostro bilancio comunale anziché a ditte aggiudicatarie esterne che, negli anni passati, si sono portate via qualche milione di euro. Soldi che oggi, invece, vengono investiti qui a Forio.”

 

Quali gli interventi sul territorio?

“Siamo intervenuti , anche con risorse economiche extra comunali, nel restyling e nell’efficientamento energetico degli edifici scolastici (elementari) di Forio e Panza, nel rifacimento delle centrali di riscaldamento delle scuole medie, e nel restauro del Molo Borbonico, per la prima volta dopo circa due secoli dalla sua realizzazione, dotandolo di strutture importanti per la nostra comunità, quali una moderna ed attrezzata sala conferenze. Poi grande attenzione alle attività produttive con un funzionale punto del pescato, che  verrà riaperto a breve, e realizzato una via pluviale per ridurre la massa di liquami che si riversava da Serrara nella zona tra Citara e Cava dell’Isola. Inoltre interventi urbanistici quali la piazza con fontana a Citara, che ha completamente riqualificato l’intera area rendendola fruibile anche di notte, e risanato e riqualificato molte delle strade interne. Questi interventi sono stati recepiti nel preliminare di PUC approvato in Giunta.”

 

Che tipo di turismo attrae Forio?

“Vorrei risponderle dicendo che tipo di turismo non vorremmo: quello “mordi e fuggi” a basso costo. Purtroppo la crisi globale ha portato al calo di turisti stranieri, in particolare tedeschi, che garantivano una stagionalità di otto mesi, coprendo in particolar modo anche la bassa stagione primaverile e autunnale. Dopo la caduta del Muro di Berlino il governo della Germania unita ha tagliato le cure termali, togliendoci buona parte del flusso turistico. Fino 2008 l’isola d’Ischia esprimeva il 40% del PIL turistico della Campania; oggi siamo assestati intorno al 31-32%. E’ necessario ripensare il turismo, sburocratizzando e trovando nuove forme per una stagionalità che oggi si assesta intorno a 5 mesi.”

 

Eppure ci sono tante strutture ricettive…

“E tutte di ottimo livello. Ma negli ultimi 20 anni non è stata mai fatta una vera politica di promozione. Bisogna puntare, oltre che sulle terme, su altri attrattori foriani, come la cultura, le tradizioni enogastronomiche, l’ambiente, eventi sportivi  di rilievo ma anche attraverso precise strategie di marketing.”

 

Quali sono i problemi che deve affrontare?

“Soprattutto la depurazione, anche se spetta alla Regione che deve accelerare la spesa di fondi già stanziati, e poi procedere alla sostituzione della vecchia condotta sottomarina. Altro problema è quello dei rifiuti, particolarmente delicato in una zona sottoposta a forti vincoli paesaggistici, che rende problematica l’individuazione delle aree da destinare a piattaforme ecologiche, problema che speriamo di avviare a soluzione definitiva entro quest’anno.”

4 COMMENTS

  1. Ma quale turismo qualificato: con lo scempio del territorio compiuto negli ultimi vent’anni il turista “qualificato” non lo si convince più. Amen ormai la frittata è fatta

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