Una parola chiave per raccontare questa calda estate sulla nostra isola potrebbe essere “sicurezza”. Dagli uomini della Polizia ai Carabinieri, passando per la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera e i Polizia Municipale… tutte le forze dell’ordine che operano sulla nostra isola hanno messo in campo le proprie professionalità per garantire un livello adeguato di sicurezza e tranquillità ai turisti, residenti e operatori del settore commerciale.
Ed è proprio di sicurezza nel settore commerciale e, più precisamente, nel settore orafo che abbiamo parlato con Giovan Giuseppe Lanfreschi, consigliere nazionale FOC (Federazione Orafa Campana) e referente per la Campania negli organismi nazionali della Federazione Orafa nazionale, anche a margine del furto con destrezza registrato presso l’accorsata gioielleria Scaglione ad Ischia.
“Innanzitutto voglio sottolineare un aspetto – ci dichiara Lanfreschi – che è legato al territorio. Ma come quest’anno i controlli da parte delle forze dell’ordine sono molto sentiti. E questa è anche una volontà chiara del Questore anche in virtù di alcuni episodi accaduti a Napoli e provincia non molto tempo fa. Proprio a margine di quella escalation di crimini, noi come Federazione Orafa incontrammo il Questore e si è attivato un dialogo molto costruttivo tra le parti. Fin dal suo insediamento ha dimostrato grandi aperture verso le richieste delle associazioni che operano sul territorio.”
Questo è accaduto ai vertici…
“Sì, e sul territorio vediamo la presenza costante delle forze dell’ordine. Anzi, su Ischia vi è molta attenzione e fa piacere.”
Come va valutato l’episodio della rapina avvenuta pochi giorni fa? E’ comunque un episodio non comune, fortunatamente, sulla nostra isola.
“Noi purtroppo e per fortuna siamo lontani da alcune realtà. Diciamo che gli anni bui sono lontani e siamo un po’ più rilassati rispetto i nostri colleghi della terraferma. Purtroppo quel che accade sulla terraferma non accade a Ischia. Ciò che è accaduto è stato un evento che in terraferma riesce molto meno perché c’è una tensione e una attenzione molto diversa da parte dei nostri colleghi orafi.”
Ad Ischia, quindi, quel che manca è l’esperienza?
“Ad Ischia non avevamo avuto la necessità di avere un livello di attenzione tale e, aggiungo, una determinata impostazione nella gestione del traffico allontana delle realtà. Quest’anno, poi, ci sono stati molti controlli, ma credo che il problema sia più legato al periodo e alle difficoltà del periodo anzicchè ai controlli, perché ve ne sono mirati. Anzi, in passato vi era molta apparenza nei controlli, quest’anno, invece, vi è sostanza.”
La situazione è preoccupante?
“Io ero molto preoccupato e lo sono ancora, ma ho visto che, dopo anche un incontro con le forze dell’ordine, vi è una alta attenzione e hanno anche individuato determinate dinamiche da tenere sotto controllo. Un aspetto importante perché vi è consapevolezza della presenza delle forze dell’ordine.”
La Federazione Orafa promuove attività rivolte alla sicurezza?
“Come Federazione da anni spingiamo su questo problema e stiamo vedendo buoni risultati. Ecco, secondo me e non solo, perché le associazioni dovrebbero “esistere”, cioè essere presenti in questo. Quindi noi, come Federazione, speriamo anche che il nuovo corso che la Confcommercio intraprenderà da settembre veda un dialogo maggiore e che sia più presente anche sull’isola d’Ischia. Non solo, speriamo che sia anche più collaborativa con noi perché fino ad oggi non lo è stata, affinchè si inizi ad educare di più anche i nostri colleghi che fino ad oggi erano lontani da queste realtà e che oggi, invece, sono molto più vicine. Dobbiamo essere consapevoli che tutto può accadere anche nel modo peggiore.”
Come si po’ combattere ciò?
“Ci vuole preparazione e formazione e la Federazione Orafa promuove campagne informative e di sensibilizzazione in tutta Italia e organizza anche corsi formativi. Anzi speriamo di farne sul territorio durante il prossimo inverno.”