Giuseppe De Natale, Dirigente di Ricerca presso Osservatorio Vesuviano, lancia il vero allarme di queste ore: “ è assolutamente imperativo, adesso, varare un piano di verifica e di messa in sicurezza di tutto il patrimonio edilizio dell’isola, iniziando dai comuni di Casamicciola e Lacco Ameno”. Non ci sono altre priorità.
«Tralasciamo ogni polemica – scrive lo scienzato – su profondità, magnitudo e localizzazione del terremoto di Casamicciola. Sono questioni di tipo scientifico-operativo che vanno affrontate in altre sedi. C’è invece una questione molto più importante, che le autorità locali e la Politica, ma anche i singoli abitanti dell’Isola devono affrontare immediatamente (e sono certo che lo faranno). Il terremoto del 1883 fu l’ultimo, ed il più distruttivo, di una sequenza iniziata nel 1828. Due anni prima, nel 1881, ci fu un evento un pò più piccolo del successivo, ma comunque molto distruttivo. Nel ‘700 ci fu un’altra sequenza del genere ed anche nei secoli precedenti.»
«Quindi – continua -, è assolutamente imperativo, adesso, varare un piano di verifica e di messa in sicurezza di tutto il patrimonio edilizio dell’isola, iniziando dai comuni di Casamicciola e Lacco Ameno. Ed è imprescindibile farlo con la massima velocità. Ovviamente, è ciò che si dovrebbe fare dappertutto, ed in particolare in Campania dove rischio sismico, vulcano ed idrogeologico convivono esaltando ogni problema. Ma, a Casamicciola e Lacco Ameno, è imperativo farlo subito, perchè il rischio è drammaticamente concreto in tempi brevi. La buona notizia è che una simile operazione, realizzata (bene) a livello locale per l’isola d’Ischia, è semplicissima, veloce, e dai costi relativamente contenuti. Insomma, è dannatamente semplice, e dannatamente necessaria.
Dato che “il rischio è drammaticamente concreto in brevi tempi”, è importante informare i turisti che hanno prenotato la vacanza PRIMA del loro arrivo sull’isola. Informarli è un obbligo morale.