lunedì, Novembre 25, 2024

Aiutiamo Don Vincenzo Avallone a riabbracciare la sua gente

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Aiutiamo Don Vincenzo a riabbracciare la sua gente, i cittadini del Majo e di La Rita, Don Vincenzo Avallone, storica guida e parrocco della comunità di Casamicciola Terme, non riesce infatti a raggiungere il suo gregge piegato dalla tragedia. L’istituzione delle zone di pericolo impone obblighi e divieti anche per Lui. Fermato ai varchi d’accesso alla zona rossa il pastore, la guida di queste anime smarrite e perse resta lontano dalla popolazione del Majo e de La Rita. Gente, famiglie ed intere generazioni delle quali per anni è stato conforto e riferimento nel lungo percorso sacerdotale. Al sindaco, lo sappiamo devoto solo a Sant Antonio, l’appello affinché prima o poi tributi attenzione e rispetto anche all’Addolorata e la Maddalena con il Cuore di Gesù scampate alla tragedia e al disastro naturale, ma a ben vedere non alla miseria umana. L’impegno e l’attenzione affinché anche le genti della zona alta, forse ora fastidio e cattiva immagine per chi deve fare turismo alla Marina, trovino il loro conforto, riabbraccino l’uomo che li ha nutriti e cresciuti con la sua dottrina nei lunghi anni di lavoro spirituale e reggenza della Parrocchia simbolo della “Nuova Casamicciola“ nuovamente ridotta un insieme di “macerie“ informi e disabitate . Un pass per Don Vincenzo Avallone, un pass per l’uomo che ha guidato Casamicciola con la sua umiltà è la grande fermezza. Un pass per riportare don Vincenzo alla sua gente afflitta e senza più certezze, ormai in ginocchio dopo il terribile terremoto del 21 agosto scorso.
“Cari amici di piazza Maio – così scrive il Prete – , vi sono cordialmente vicino. Nei miei 42 anni di parroco della Maddalena il mio cuore è sempre stato in piazza Maio: la Messa della domenica mattina l’ho detta quasi sempre io nella chiesa del Purgatorio. E quanti momenti belli non ho vissuto nella vostra zona! Ricorderò anzitutto le prime due cappelle della processione del Corpus Domini, quella di Pina Monti e quella di Raffaele Castagna giù a La Rita. Ricorderò ancora il momento del rientro della Madonna di notte nella sua Chiesa con il saluto commosso di don Pasqualino. E quanti personaggi! Vicienz u uapp con la moglie Filomena, cigliese; Cristoforo Carcaterra, barbiere, che mi diceva: “Don Viciè, ‘nallungà tropp a prelica, pecchè mi fai perder quacch barba”; Nicola a Singhina, con la moglie buonopanese; Gigino Scritturale con il suo padre Pio. In una parola, piazza Maio è stata sempre il cuore vivo di Casamicciola, anche più di Piazza Marina! Ed ecco che in pochi secondi la vita si ferma: le case cadono, i muri si lesionano, gli alberghi si svuotano… E il sottoscritto, a 87 anni, nella sua somma incoscienza, due giorni dopo il sisma alle sette del mattino, partito da Panza, è stato bloccato al Fango dai mezzi della Protezione Civile senza poter arrivare vicino alla sua gente. E forse è stato meglio così. Ma…in questa tremenda occasione, di una cosa mi sono ancora più convinto: quando le pietre si scollano, le persone si riuniscono… i fili umani, che il benessere allenta o spezza, si riuniscono di nuovo, si ricuciono. Si mettono al sicuro i genitori vecchi, i bambini vengono affidati a parenti, altri vengono ospitati presso parenti e amici sull’isola. Certo la Protezione Civile sta facendo tutto il possibile per mettere in sicurezza le case cadenti. Il Sindaco e il Consiglio Comunale si sono attivati per aiutare la gente, il Vescovo con la Caritas è in prima linea ma… il grosso dipende dai fili umani che si riuniscono e che Casamicciola possiede, anche a causa dei tanti terremoti. Casamicciola, nei rapporti umani, nelle pubblic relations, vicine e lontane, è stata sempre una maestra. Ma poi… non abbiamo veramente perduto tutto! Le acque minerali, l’oro liquido di Casamicciola, il Signore non ce l’ha tolto. E, si dica quel che si voglia, le acque minerali di La Rita sono uniche: lo dimostrano i terremoti che hanno l’epicentro sempre nella stessa zona. Abbiamo poi le meravigliose terre che attraverso via Cognole e via Pantano arrivano fino a Santa Barbara, a via Nizzola e scendono verso Piazza Bagni. Anime di Lallino Di Massa e del figlio dottor Raffaele, dove siete? Legateci alla nostra preziosa terra! Ma non ci dimentichiamo che c’è anche la nostra montagna che nel passato non ha dato solo funghi e castagne ai nostri antenati, ma tanto ben di Dio. Anime di Nunzio Iaccarino, di Gaetano, Daniele e di Giuseppe u riccio, pregate perché Casamicciola ritrovi anche la sua montagna oltre che le acque minerali e la campagna. E allora? Miei fratelli e sorelle di Casamicciola, Coraggio! Rialziamoci! La mano nella mano: omnia vincit amor. L’amore, cioè i rapporti umani vincono sempre, anche sui terremoti!
don Vincenzo Avallone

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