Mentre il reparto di ginecologia inizia prendere una sua normalità dopo il pensionamento di Attilio Conte e aumentano il numero di nascite “a Lacco Ameno”, il reparto con maggiori problemi è certamente la Cardiologia. Un reparto da tempo nell’occhio del ciclone con il mancato riconoscimento dell’ospedale di Ischia nella rete IMA quale spoke di primo livello e con una carenza di medici cronica. Impossibile non ricordare la parentesi con il cardiologo residente a Firenze che terminerà, siamo certi, dopo una lunga polemica giudiziaria dinanzi al tribunale del lavoro.
Il 21 agosto, il sisma che ha messo in ginocchio l’isola d’Ischia, ha causato diversi danni proprio al reparto del primario Sansone. Dopo i lavori ai tramezzi e alle tompagnature del reparto, da questa mattina partono i lavori che coinvolgeranno l’UTIC.
“Solo lavori temporanei – assicura il direttore Capuano – e urgenti che abbiamo condiviso con il nostro ufficio tecnico. L’UTIC e il reparto di Cardiologia torneranno operativi al più presto. I danni del sisma sono stati lievi, l’edificio ha risposto bene alle sollecitazione. Dobbiamo tornare ad essere efficienti subito. Mi scuso per i disagi che potrà avere l’utenza, ma la nostra urgenza è tornare ad essere operativi con tutti i reparti”.
E, assieme alle rassicurazione di Capuano, è opportuno evidenziare come i nostri cardo logici si stanno dando oltre il “cuore”.
Sacrifici enormi per portare avere il reparto che ha subito maggiori danni. L’attività dei pacemaker continua così come viene assicurata la funzionalità di tutto il reparto. I pazienti che necessitano di maggiori cure sono stati trasferiti in terraferma in attesa di tornare, nuovamente, a Lacco Ameno.