Quello che ha avuto luogo presso la Sala “Caduti di Nassiriya” al Centro Direzionale di Napoli è stato un incontro importante per la nostra isola in questa delicata fase del “post terremoto”. La III Commissione Permanente della Regione Campania, presieduta da Nicola Marrazzo, da sempre vicino all’isola, ha visto seduti attorno ad un tavolo la Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D’Amelio, il Presidente della III Commissione Marrazzo, i componenti della III Commissione, gli assessori regionali alle attività produttive Amedeo Lepore, al lavoro Sonia Palmeri e al turismo Corrado Matera, i Sindaci dei Comuni di Lacco Ameno, Giacomo Pascale (che ha rappresentato anche Serrara Fontana), di Forio, Francesco Del Deo, di Ischia, Enzo Ferrandino, di Barano D’Ischia, Dionigi Gaudioso, il vicesindaco Giuseppe Silvitelli per Casamicciola Terme, il Commissario per l’emergenza terremoto sull’Isola d’Ischia Giuseppe Grimaldi, il Direttore Generale dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore, le organizzazioni rappresentative delle categorie produttive, tra cui Ascom, Federalberghi, Associazione Termalisti, Federterme, Unione Industriali settore turismo, Confesercenti, le organizzazioni rappresentative del commercio e dell’artigianato, le confederazioni sindacali regionali.
Tanti gli interventi fatti da ognuno dei rappresentanti del territorio presenti, tutti uniti nel voler chiedere risposte concrete alla Regione Campania che, al momento, sta supportando l’isola in questa delicata fase con lo stanziamento di alcuni fondi in prima battuta e altri interventi che verranno a breve.
“Grazie al Presidente Nicola Marrazzo – ci ha dichiarato il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, comune che con Casamicciola Terme e Lacco Ameno è stato dichiarato in “stato di emergenza” – abbiamo preso parte ad un incontro molto importante che ha consolidato i sentimenti di vicinanza dell’istituzione regionale alle problematiche che stanno affliggendo in modo deciso la nostra isola.”
L’importante presenza degli assessori alle attività produttive, al lavoro e al turismo, ha dato all’incontro un risvolto molto pratico e concreto.
“Oltre a noi sindaci e rappresenti delle amministrazioni – continua – vi erano presenti anche alcuni rappresentanti di categoria e Annalisa Iaccarino, una componente del recente comitato “1883-2017 Risorgeremo nuovamente” composta da persone residenti nei luoghi maggiormente colpiti dal sisma dello scorso 21 agosto 2017.”
Le problematiche relative al “post terremoto” sono tante e varie e necessitano di programmazione e di concertazione tra le parti.
“Le urgenze e le necessità sono davvero tante e, purtroppo, aumentano col passare dei giorni. Come ho avuto modo di dire durante l’incontro la nostra isola intera oltre che dal terremoto, una vera e propria tragedia, è stata colpita anche da una azione mediatica non positiva nei nostri confronti, specialmente dai servizi mandati in onda dalla Rai, una emittente di Stato che dovrebbe avere un altro approccio alla cronaca e porre in essere altre strategie. Come anche il deleterio ed infondato abbinamento tra abusivismo e terremoto, non ha fatto altro che colpire ancora di più la nostra isola. Ora abbiamo bisogno di supporto e di una unità di intenti, condivisa, per poterci rialzare ed andare avanti.”
Le difficoltà e la crisi economica che, molto probabilmente, affronteremo se non si corre subito ai riparti, avrà una conseguente onda lunga anche sul resto della Regione Campania.
“Ischia rappresenta, come isola, il 41% circa del PIL della Regione – aggiunge Del Deo – e se il trend sarà negativo da noi, lo sarà anche per il resto del territorio regionale. Ecco perché dobbiamo lavorare tutti insieme per portare avanti una politica di recupero e ricostruzione. Ischia ha sempre dato alla Regione senza mai chiedere nulla in cambio, è giunto il momento di ricevere.”
E’ la ricostruzione, infatti, uno dei punti principali toccati durante l’incontro cui era presente anche il commissario Grimaldi. “Non è vero che non si potrà ricostruire. Se in Giappone vengono costruiti edifici antisismici anche con tecniche importate dalla Federico II di Napoli, non vedo perché sulla nostra isola non sia possibile. Anzi, la ricostruzione deve partire quanto prima, non possiamo avere aree nel nostro territorio ricoperte di macerie e costringere i residenti a trovare soluzioni alternative.”
Marrazzo ha recepito le richieste presentate attraverso gli interventi dei presenti e ha sollecitato i rispettivi assessori e chi di competenza a mettere in campo tutte le proprie forze per risolvere ogni difficoltà.
“A breve noi sindaci – conclude Del Deo – presenteremo un documento congiunto con tutte le richieste di intervento che proponiamo al Governo centrale per la redazione provvedimento dedicato alla nostra isola che sarà contenuto nella prossima Finanziaria. Al Governo chiederemo uno snellimento nella parte burocratica per quanto riguarda le procedure per la ricostruzione e la ripresa delle attività e, cosa fondamentale cui io tengo molto, chiederemo a gran voce il riconoscimento per l’isola di sede disagiata. Quasi tutte le isole minori italiane sono riconosciute tali, e non vedo perché Ischia debba fare eccezione. Abbiamo affrontato una emergenza di grandi proporzioni con un solo ospedale con pochissimi posti letto e con il timore di riscontrare inagibilità anche presso quella struttura. E’ un rischio che non possiamo correre. Alla Regione, infine, chiediamo un supporto fattivo e concreto, un dialogo continuo e il sostegno della nostra proposta presso il Governo.”
Sulla stessa linea anche gli interventi degli altri primi cittadini presenti, con il sindaco di Ischia che ha sottolineato come sia necessario un intervento per quanto riguarda il tessuto economico dell’isola, perché sebbene siano tre i comuni dichiarati in “stato di emergenza” il sisma ha conseguenze su tutta l’isola. Il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, oltre a chiedere interventi concreti per una rapida uscita dalla fase emergenziale per iniziare la ricostruzione, ha ringraziato la macchina dei soccorsi regionale e nazionale che, quella tragica notte del 21 agosto, si è messa in moto subito e ha portato sulla nostra isola uomini e mezzi per affrontare l’emergenza.
Un incontro, quello di ieri, che è servito per fare il punto della situazione ed identificare gli interventi più urgenti proposti da territorio.
Ma se fosse stato un comune unico, lo stato di emergenza era per tutta l’isola! O no?
Il Comune unico quando si tratta du rimediare soldi fa comodo a tutti vero?
Una voce univoca forse otterebbe molto di più del “coro”, che come amava dire il professore Pacifico, ” serve solo a nascondere l’ignoranza…….”.