La gestione delle scuole in questo post terremoto è sicuramente difficile. Ad una già pessima e clientelare gestione (specialmente quella di Casamicciola, dove la politica lucra, fa affidamenti e non cura bene i lavori pubblici!) del servizio scuola si aggiungono i danni da terremoto che hanno, di fatti, messo in ginocchio sia il servizio pubblico di Casamicciola sia quello di Lacco Ameno.
Edifici crollati, non agibili e una assoluta mancanza di chiarezza e comunicazione che alimenta dubbi, domande e facili speculazioni.
Quella va smentita è quella che vuole che i ragazzi “ospiti” fossero destinati al turno pomeridiano. Con il passare delle ore, invece, è sempre più evidente che saranno tutti gli studenti isolani ad essere inseriti in una programmazione con doppi turni e che prevederà un’alternanza tra gli studenti dei comuni colpiti dal sisma del 21 agosto e gli altri.
Una girandola che sarà definita nei prossimi giorni e che, purtroppo ed inevitabilmente, sarà strumentalizzata ed offerta sull’altare della ricerca di visibilità e di qualche personaggio in cerca d’autore.
A Casamicciola situazione incandescente
Mancano due giorni all’inizio della scuola e Casamicciola con l’istituto Ibsen nel caos più totale! I ragazzi del plresso Sentinella e Manzoni frequenteranno il Marconi del Circolo Didattico Ischia 1 con la preside Gentile; gli studenti del plesso di Perrone, invece, saranno ospitati al Montemurri di Sant’Antuono con il circolo Ischia 2 della preside Rossetti. I genitori degli allievi casamicciolesi chiedono che non siano solo i loro figli a frequentare il turno pomeridiano (fino alle 17,45) e il sabato mattina con un’ora in più, ma che siano attivati doppi turni per tutti gli studenti. I genitori lamentano l’assenza della politica e delle istituzioni del delegato all’istruzione Annunziata Piro e della Preside Marinella Allocca che, stando alle doglianze della comunità, li terrebbero all’oscuro di tutto. Si preannunciano contestazioni e polemiche all’indirizzo delle istituzioni.
Gli utenti di Casamicciola chiedono anche loro di avere gli stessi orari deciso per gli alunni del Marconi per avere il sabato libero. “I nostri figli sopratutto in questa emergenza hanno la necessità di svagarsi ed avere ore da dedicare al tempo libero per un giusto equilibrio e la serenità necessaria.” -ci ha dichiarato uno dei rappresentanti di Istituto Ibsen.