venerdì, Novembre 29, 2024

Il P.C.I.M-L. chiede la fine immediata dei doppi turni a scuola

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Domenico Savio* | Dinanzi alla legittima e forte protesta proveniente da genitori e studenti dell’isola d’Ischia per la vergognosa imposizione politica e amministrativa dei doppi turni di insegnamento, mattutini e pomeridiani, nella quasi totalità degli istituti scolastici isolani in seguito agli edifici dichiarati inagibili per il terremoto del 21 agosto 2017, il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista condanna nuovamente con estrema fermezza la scelta sciagurata del potere politico borghese dominante nazionale, regionale e locale e chiede ancora di mettere rapidamente fine a questa scellerata scelta, che ha prodotto un nuovo terremoto sociale tra le popolazioni dell’isola d’Ischia, che ha scompigliato la vita familiare e sottoposto a sacrifici e rinunce disumane gli studenti.
Infatti i doppi turni, che è stata una scelta politica irresponsabile del governo centrale e periferico di centrosinistra, centro e centrodestra e dei partiti che lo sostengono, hanno sconvolto le consuetudini esistenziali degli isolani, hanno abbassato il rendimento di apprendimento degli studenti nell’orario pomeridiano, hanno cinicamente sacrificato il diritto dei ragazzi alle attività extrascolastiche sportive e ricreative, hanno creato nuovi problemi alla già pesante situazione del traffico veicolare sulle strade dell’Isola, hanno umiliato le aspettative di vita dei giovani, eccetera. Doppi turni che sin dal primo momento potevano, e dovevano, essere evitati occupando edifici liberi esistenti e installando moduli prefabbricati scuola.
Siamo sconcertati dalla facilità con cui lo Stato, la Regione, i Sindaci e i dirigenti scolastici abbiano deciso i doppi turni senza ascoltare neppure studenti e genitori e senza rendersi conto delle conseguenze negative e drammatiche che avrebbero scaricato sulle famiglie e i loro figli. Neppure hanno tenuto conto dell’incidenza psicologica negativa che i doppi turni avrebbero determinato sugli studenti dopo il dramma del terremoto. E qui solo per pietà non vogliamo parlare della vergogna politica e istituzionale di quegli edifici scolastici dove sono stati spesi soldi pubblici e dichiarati inagibili per la scossa di terremoto. Di chi la colpa se non del potere politico borghese, clericale e capitalistico che mal gestisce i soldi della collettività? Comunque è giunto il momento che finalmente ogni responsabilità nel male utilizzo dei fondi pubblici venga duramente perseguita dai Tribunali della Repubblica.
E’ incredibile come si sia giunti alla decisione dei doppi turni senza che dai rappresentanti eletti nelle istituzioni, dalle forze politiche che ci malgovernano, dai dirigenti scolastici, dalle amministrazioni comunali e dai Sindaci in particolare, dai sindacati e dalle associazioni imprenditoriali e commerciali ci siano state pubbliche, dure ed eclatanti dissociazioni per rappresentare e far valere le ragioni delle famiglie e dei loro figli studenti. Da quello che abbiamo letto sulla stampa ne viene fuori un inammissibile unanimismo sulla scellerata scelta politica effettuata e un’assuefazione generale sulle decisioni più convenienti per il potere politico dominante, dove probabilmente e sciaguratamente si è guardato più alla spesa che alle esigenze di vita dei cittadini. E’ consuetudine dello Stato capitalistico prendere dalle masse lavoratrici e popolari per dare alla potente classe sfruttatrice dell’industria, degli agrari e della speculazione bancaria e finanziaria non tenendo conto delle esigenze di vita dei cittadini.
Col protrarsi dei doppi turni lo Stato padronale sta risparmiando sui nostri bisogni e sui nostri figli, ci ha regalato le conseguenze di un “secondo terremoto” nelle abitudini delle nostre famiglie, proprio quando comprendendo le nostre esigenze avrebbe dovuto darsi da fare per aiutarci a superare gli effetti del sisma e non aggravarli ulteriormente. Lo Stato della classe sfruttatrice sta così ricompensato i nostri morti, i nostri feriti, i nostri sfollati, il nostro dolore e le nostre sofferenze. Organizziamoci e rivendichiamo per noi e per i nostri figli il diritto dignitoso allo studio. Basta sacrifici, basta spostamenti da un istituto all’altro, basta lunghi viaggi per raggiungere la scuola, basta scuole inagibili anche quando non c’è stato un terremoto, basta mancanza di materiale didattico, carta igienica, mensa scolastica, scuola bus e libri di testo a pagamento, i soldi ci sono, ce li sottraggono con tasse e gabelle varie nazionali, regionali e comunali, solo che li trasferiscono alle potenti lobby economiche e li spendono per guerre e privilegi di Stato.
Sulla vergogna politica dei doppi turni da metà settembre abbiamo già scritto e sul web abbiamo ricevuto molti “mi piace” e “condivisioni”, ma, purtroppo, per vederci rispettati i nostri diritti non basta, occorre alzare il sedere dalla sedia e lo sguardo dalla tastiera e dal monitor, bisogna avere il coraggio di esporsi, di manifestare, di protestare e di rivendicare i nostri diritti costituzionali. Cambiare è possibile, essere ascoltati anche, basta volerlo, perché altro non chiediamo che diritti autoritariamente calpestati.
Possiamo ottenere rapidamente l’eliminazione dei doppi turni se genitori e studenti uniti sapranno far valere il loro diritto a una scuola dignitosa. Intanto il P.C.I.M-L. chiede nuovamente la fine immediata dei doppi turni per dare dignità alla scuola isolana e per consentire agli studenti e alle loro famiglie il ripristino delle normali condizioni di vita.
Isola d’ Ischia, 5 ottobre 2017.
* Segretario generale e Consigliere comunale di Forio del P.C.I.M-L.
domenicosavio@pciml.org

2 COMMENTS

  1. Ma perchè Domenico Savio e Figlio non fanno studiare i bambini a casa loro?
    Chiedono ma non danno alternative.
    Forse perchè non ce ne sono!!!!

  2. d’accordo con tante battaglie portate avanti dai Savio su molte tematiche, ma con le tante scuole inagibili per il terremoto che facciamo, mandiamo i ragazzi e i bambini a scuola un giorno sì e uno no? sono un genitore che ogni settimana deve fare i conti con un orario diverso dei propri figli, ma credo che un pò di sano realismo non guasterebbe…

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