La tartaruga, simbolo di fortuna, di costanza, di lentezza e di saggezza vuole essere un invito a vivere il tempo con riflessione, assaporando ogni attimo.
Così il comune di Ischia straccia e offende secoli di storia e di tradizione. Così, mutuando il simbolo di Casa Pound, la tartaruga, il comune di Ischia si presenta a turisti e residenti per queste “feste” di Natale.
In tutto il mondo dove si festeggia Natale i riferimenti sono ben altri. Il primo simbolo è sicuramente Gesù. Siamo tutti più buoni perché nasce il “Bambinello” della religione cattolica. In altre zone si vive il tempo dell’Avvento, si fanno i calendari, si insegna ai bimbi a vivere una sorta di magia. Ad Ischia, invece, ricorriamo ai porta fortuna. Agli amuleti. Oggetti che sono estranei alla nostra tradizione.
Con un poco probabile e credibile “discworld”, la giunta tecnica del comune di Ischia si avvia verso la sua bocciatura. E così, mentre la popolazione si divide in tifoserie. Mentre ci sono genitori che hanno imbarazzo a raccontare e a spiegare ai propri figli la ratio del Babbo Natale ai in Piazza Croce, i politici eletti del comune di Ischia hanno preso le distanze dagli assessori dedicati alle feste.
Attorniati solo da ipotetici cheerleader, ieri mattina al comune anche Enzo Ferrandino era assente. Il sindaco del comune non ha presenziato alla presentazione del suo cartellone di Natale. Occupato, il primo cittadino era impegnato altrove. Chi ha sbagliato la data? Gli assessori tecnici o il politico impegnato altrove? Ma, ragionandoci su, è normale che “Santa Barbara” per certi tipi di persone non è una cosa seria. Non è una data.
Forse, se era una usanza orientale, magari, si sarebbero organizzati con maggiore attenzione.
Ma resta il fatto che nessuno consigliere comunale ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione del programma natalizio. Gigi Di Vaia? Assente! Carmen Criscuolo? Assente! Ida De Maio? Assente! Luca Montagna? Assente! Ottorino Mattera? Assente!
Perché? Perché nessuno ha voluto mettere la sua faccia vicino ad un evento che è iniziato con il piede sbagliato. Il Babbo Natale in piazza che non piace e la conseguente polemica pubblica ma, soprattutto, l’arroganza organizzativa di Ronga e compagnia bella che hanno monopolizzato l’intero cartellone con investimenti da danaro che non trovano nessuna spiegazione con l’evento Natale se non con la motivazione, clientelare, di accontentare tizio e caio.
Si riapre la Torre di Guevara che accogliere tutti gli artisti che hanno fatto grande l’epoca di Giorgio Brandi e del Sadoul (c’è nuovamente il binomio Nagasawa – Torre che verrà identificato in una moderna motosega, ndr) e della famosa Guevara. Ma il comune di Ischia la chiama “Torre di Sant’Anna detta di Michelangelo”. Una cosa poteva fare Ronga da assessore alla Cultura, cambiare quel nome ignorante, ma anche questo non l’ha fatto.
RONGA SCARICA DIRIGENTI E CONSIGLIERI. “Non ho scelto io le luminarie che abbelliscono la nostra cittadina, ma viste le reazioni spropositate, ben oltre il diritto di critica e le questioni di gusto personale, reazioni infarcite di allusioni volgari e squallide riferite alla mia persona e al mio privato, mi vedo costretto a rivendicarne la paternità per non deludere i miei abituali e affezionati detrattori ai quali mai e poi mai vorrei sottrarre il piacere di impegnare il tempo sfoggiando erudite disquisizioni di stampo sociologico e antropologico. Viva le luminarie di Natale!” Con un post facebook l’assessore Ronga prende le distanze dalle scelte compiute dall’amministrazione. Un’uscita poco politica per il tecnico che ha, di fatto, bocciato le luminarie del comune di Ischia. Il tutto nasce da un commento anonimo, che ho rimosso, e che ha messo in luce, appunto la contrarietà dell’assessore alla luminarie (costate 110mila euro). Un certo Davide Scognamiglio scrive: “Conosco dall’inizio la faccenda dell’illuminazione natalizia perché mi era stato chiesto di presentare un progetto che poi non è stato approvato; non è il gossip di basso livello qui alimentato che mi interessa affrontare, ma il ruolo della classe politica nell’era contemporanea. So per certo che l’illuminazione attuale non è quella voluta dall’assessore Ronga, ma questo non è tanto importante…” Ronga voleva veicolare l’affidamento ad un suo conoscente? Chi è questo Davide Scognamiglio che conosce “dall’inizio la faccenda dell’illuminazione natalizia”. Il Comune avrebbe dovuto fare una gara ad evidenza pubblica. Forse sono bastati i classici 5 preventivi, ma di certo non sono finiti nella direzione che avrebbe voluto Ronga? Misteri. Resta un fatto evidente, l’assessore bocciato dai consiglieri comunali della sua maggioranza ha preso le distanze dal lavoro fatto dagli uffici e scelto dai suoi colleghi.
Maggioranza sempre più divisa. L’assenza di ieri mattina, di tutti i politici alla conferenza stampa di presentazione del cartellone di Natale (alla riunione con la associazioni, invece, erano presenti in molti) è la perfetta trasposizione di quello che si vive nelle stanze del municipio. “Deve venire Natale” non è solo un modo di dire, ma il vero periodo nero per Enzo Ferrandino che si trova diviso tra le inefficienze della giunta tecnica (Sindaco, mi spiegi il fattariello degli specchi ad Ischia Ponte?) e la ferocia dei consiglieri comunali che ora hanno iniziato il loro sport preferito: “E’ colpa del sindaco. E’ colpa degli assessori!!” Questa sera, sempre che le partite non siano più importanti delle sorti del paese, si dovrebbe tenere il tanto sperato gruppo di maggioranza. Si farà? Giovedì scorso fu annullato. Anche quello prima e ancora prima…
In tutto il comune di Ischia non è stato.messo neppure un albero di Natale…piazza antica reggia un babbo natale con la gonna piazza degli eroi il sosia di Ronga…ischia ponte una stella pronta ad esplodere…solo.in piazzetta in timido alberello…ma mi chiedo caro sindaco ma questa gente che compone la giunta chi le ha votati?….sembramo la copia del governo tecnico di Monti…hanno superato anche la Fornero…in quanto a danni…boicottiamo gli eventi del.comune di Ischia e andiamo negli altri comuni dove il Natale è Natale
Giovanni, tranquillo… a Forio sappiamo fare sempre peggio di tutti… infatti non c’è manco l’aria di Natale, anche se fa freddo
Brutte sono brutte. Punto.
Invece di sprecare soldi per realizzare addobbi e luminarie di pessimo gusto si pensi a programmare la prossima stagione turistica perchè sarà durissima… e lascerà sul campo “morti e feriti”…..
Ma quello nella foto seduto con la sciarpa rossa non è Ciacci ??