Vito Iacono, attraverso il racconto di un triste episodio avvenuto in questi giorni, sottolinea come Ischia sia diventata un’isola non più civile.
“Uno schifo – scrive – Una mamma che rientra ad Ischia con suo marito ed i suoi 2 figli disabili. Erano andati a recuperare il piccolo con una patologia più grave in terapia presso un centro lontanissimo dalla nostra Isola per passare qualche giorno insieme a casa per le feste. La mamma si avvicina ad un portellone di un traghetto ormeggiato in un Nostro (della collettività) Porto e che naviga sui Nostri Mari, e riferisce le difficoltà che ha a gestire i 2 ragazzi atteso che il primo posto utile per imbarcare la loro automobile sarebbe stato disponibile solo dopo 4 ore, e se era possibile trovare spazio su quel traghetto ed il “signore” che Le risponde che non gliene frega niente. Mi chiama disperata, provo a contattare la compagnia e poi le autorità competenti senza alcun risultato. Frustrazione assoluta, vergogna, indignazione, schifo appunto, non c’è altro termine!!!
Consiglio alla mamma di imbarcarsi a piedi con il bimbo più grave, che peraltro aveva problemi di deambulazione, lasciando così l’altra ragazza disabile con il papà a Pozzuoli da dove sarebbero partiti dopo oltre 5 ore. Altra violenza!!!
Sono convinto che i turisti che affollano la nostra Isola avrebbero volentieri ceduto il loro posto. Magari nelle loro realtà di provenienza si fa così.
Una questione di civiltà. E questo al netto delle regole, delle norme, della qualità della nostra classe dirigente e mia incapace a soddisfare i benché minimi diritti di cittadinanza ai più deboli.
Ma questa non è un’Isola di persone Civili, non è più un Isola di Persone, in effetti all’imbarco di quel traghetto a negare il posto a quell’auto con due nostri Bambini disabili c’eravamo tutti noi, con i nostri silenzi, la nostra indifferenza, la nostra incapacità di provare indignazione.
Se può servire posso solo chiedere scusa a quei due ragazzi ed ai loro genitori, dirgli che sono triste e dispiaciuto per quello che è accaduto, che è ingiusto, che mi sento in colpa …”
Solo vergogna !
Hai ragione Vito, è vergognoso il modo di comportarsi di molti. Noi cerchiamo di far comprendere i valori di comprensione e solidarietâ ma in un dilagare di menefreghismo e inciviltá é un’impresa ardua.
Invito l’addetto del traghetto o della biglietteria che si é disinteressato del problema dei disabili a chiedere Scusa e per il futuro essere più disponibile.
I Guai sono democratici……