La misura è colma e i lavoratori dell’EAV di Ischia hanno deciso di mettere nero su bianco, in una chiara e dettagliata nota, tutto il loro malessere riguardo una situazione che non può più essere tollerata.
I dipendenti dell’EAV, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico su gomma sulla nostra isola, denunciano a chiare lettere di sentirsi, ora più che mai, stretti dal servilismo aziendale dei Sindacalisti di oggi.
“Gli operatori di esercizio – scrivono – del bacino di Ischia della società EAV costituitosi in “gruppo di lavoro Eav bus” dopo gli avvenimenti del 17 ottobre 2017 dove le segreterie tutte esponevano i quesiti: accettare turni periodici (con compensazione delle 26 settimane) peggiorativi di 8h 20m o accettare trasferimento del personale in esubero nel periodo invernale (2 esuberi).
Il personale tutto, tramite sue delegazione, che ha partecipato al tavolo tecnico proposto dall’Azienda dal 17 ottobre 2017 al 26 novembre 2017 ha espresso parere negativo alla variazione di orario, motivando il suo diniego alle percorrenze quotidiane ferme a 30 anni fa, dove non vengono prese in considerazione nessuna fermata presente su tutti i percorsi.
Per tali motivi rigettavano le modifiche peggiorative ai turni attuali ed accettavano i trasferimenti in terraferma, ove mai ci fossero esuberi, dimostratosi poi fittizi.
L’11 dicembre 2017 – continua la nota – l’azienda accettava la nostra volontà ed applicava il trasferimento in terraferma di nove unità effettuando una forzatura sui numeri, e negando a tutti gli operatori di esercizio di effettuare le sacrosante ferie (750 giornate all’11 dicembre) dopo avercele negate per ben sei mesi adducendo motivi pretestuosi “per esigenze di servizio” invece che di “personale”.
Tutto ciò avveniva mentre venivano promossi ad AMN, la maggioranza delle rappresentanze delle segreterie giunti qui ad Ischia il 17 ottobre 2017 a proporre turni peggiorativi.
Le RSA aziendali, in tutti i sensi, è il caso di dirlo, non erano state in grado nemmeno di fare un calcolo matematico semplice, piegandosi al volere aziendale e permettendo che loro iscritti pluriennali, partissero per la terreferme, nonostante vittime di un terremoto, e merce di scambio per i loro miseri privilegi.
Infine e non ultimo, dopo infinite pressioni il 19 dicembre 2017 chiedevano “urgente convocazione per mancato esubero”. Una denuncia resa nota dai sottoscritti a mezzo stampa (vedi Dispari del 11/12/2017), venivano convocati per il 15 gennaio 2018 dove trattavano tutto fuorché l’ordine del giorno (mancato esubero) e non producendo nessun atto formale scritto in merito, ma proponendo ai lavoratori la riapertura del tavolo tecnico sui suddetti turni peggiorativi.
Per rutti questi gravi comportamenti antisindacali gli operatori di esercizio del bacino EAV di Ischia ritenendo lesi i propri diritti, e constatando che ormai attuano politiche esclusivamente aziendali, escludendo la volontà dei lavoratori, chiedono formale diffida a tutte e RSA in carica a prendere iniziative personali, che vano contro la volontà dei lavoratori.
Propongono formale sfiducia a tutte le RSA in carica in quanto in evidente e persistente contrasto con i lavoratori, nonché con la legge 300/70 art. 19 dove gli vengono riconosciuti solo compiti di “generica tutela degli interessi dei lavoratori”.
«Riservandoci il diritto di essere tutelati nelle sedi opportune – continuano i lavoratori – chiediamo con forza un intervento risolutivo in via definitiva confidando che a voi tutte stanno ancora a cuore i diritti dei lavoratori.”
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