Accoglienza nell’Isola di Arturo. Parte il progetto SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) sull’isola di Procida. Il progetto prevede l’accoglienza di 34 beneficiari divisi in nuclei familiari, a gestirlo sarà Less Onlus, da 2004 ente gestore dello Sprar di Napoli. Il progetto, rivolto a nuclei familiari di richiedenti e titolari di protezione internazionale, prevede la realizzazione di progetti personalizzati in cui agli interventi materiali di base, quali l’erogazione di vitto e alloggio, si associano in maniera complementare percorsi di inserimento socio economico con una stretta relazione funzionale con i servizi di orientamento e tutela legale e le iniziative di inclusione sociale e culturale.
Il progetto di Accoglienza è stato implementato, in seguito all’aggiudicazione della gara, in concerto con l’amministrazione del Comune di Procida coniugando le Linee guida e gli standard dello SPRAR con le caratteristiche e le peculiarità dell’isola di Arturo. La prima famiglia a sbarcare sull’isola è M. con il suo bambino. fuggita da persecuzioni religiose nel suo Paese di origine.
“Nel progetto procidano abbiamo fatto confluire le migliori competenze di LESS Impresa Sociale Onlus – spiega Omar Abdul Rahman, coordinatore del progetto – per ciascun accolto costruiremo programmi personalizzati per facilitare il percorso di integrazione nella comunità procidana. Per noi é fondamentale il piano umano. A supporto degli operatori di accoglienza, vi saranno le aree socio-sanitarie, legale, lavoro e integrazione. Queste tre aree seguiranno le famiglie accolte permettendo di superare le problematiche”. Le famiglie verranno accolte in 7 appartamenti sul territorio isolano. L’obiettivo è evitare agglomerati ghettizanti, ma di dare la possibilità alle famiglie di condurre una vita normale e l’inserimento nella vita quotidiana della comunità. La priorità? “La scuola, ovviamente – risponde Omar – l’apprendimento della lingua italiana è uno dei passaggi fondamentali per i nostri percorsi di accoglienza. Migliore sarà la conoscenza della lingua, prima si abbatteranno le barriere tra richiedenti asilo e nativi. Questa è la strada giusta per favorire il percorso verso la riconquista dell’autonomia per i richiedenti asilo.Per fortuna ci siamo resi conto che i procidani sono persone molto sensibili e accoglienti, merce rara in questi tempi e sono certo che le famiglie potranno finalmente sentirsi a casa dopo tante sofferenze”. “Ringraziamo il sindaco e l’amministrazione del Comune di Procida per la grande generosità e passione per la causa – aggiunge Omar – tutto lo staff di LESS è rimasto colpito dalla voglia di mettersi al servizio con sincerità e competenza”.
All’arrivo sull’isola la ragazza e il suo bambino sono stati accolti nell’ appartamento dai procidani. “Questa mattina con una rappresentanza di un gruppo di volontari diamo il benvenuto al primo nucleo familiare del progetto – racconta raggiante Titta Lubrano Vicesindaco del Comune di Procida – Siamo certi che l’integrazione avverrà in maniera naturale grazie allo spirito accogliente che da sempre contraddistingue i cittadini Procidani”.