lunedì, Novembre 25, 2024

Terremoto: stretta mortale per CAS e Alloggiati

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Ida Trofa | CAS ed Alloggiati, ieri summit al Municipio di Lacco Ameno tra il commissario delegato all’Emergenza Giuseppe Grimaldi ed i sindaci del cratere. Il tema più discusso è senza, dubbio la stretta mortale su CAS e, soprattutto, sugli alloggiati. Fuori dagli hotel già il 25 agosto? Una realtà impensabile e pericolosa!
Un incontro fondamentale in vista delle possibili rivoluzioni previste con la proroga dello stato di emergenza e le nuove indicazioni contenute nella bozza di ordinanza predisposte dal Capo delle protezione Civile, Angelo Borrelli.
Nuove regole, stringenti fino all’inverosimile, per accedere al contributo e al diritto all’alloggio limitando i contributi sia nel numero degli aventi diritto che nell’arco temporale per il suo reale beneficio. Previsioni ancora in embrione che, stando alle indiscrezioni trapelate, riguarderanno i fittuari, i possessori di seconde case e i cittadini extra zona rossa.
Una ipotesi senza fondamento se prima non si conoscerà lo stato della proroga della dichiarazione dello stato di emergenza.
Il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale ha già proposto suoi emendamenti prima della promulga cosi come il commissario Grimaldi i suoi rilievi su di una procedura già irrituale con una bozza mandata in giro per l’Italia fondandola su i se e su i ma.

UNA STRETTA ECCESSIVA
L’auspico, ampiamente condiviso dalle istituzioni locali e, ovviamente dalla popolazione realmente colpita, che le “idee allo studio” vengano riviste e corrette.
Per chiunque abbia anche solo sfiorato la realtà delle zone terremotate, il cratere “vero”, quello elasticamente allargato e ristretto ad uso e consumo di questo e dell’altro raccomandato, di chi vuole mettere sullo stesso piano, con pari benefici per una crepa o un paese raso al suolo, per chi aveva scelto la casa in fitto o chi ha perso tutto il lavoro e gli investimenti di una vita, l’idea di togliere indiscriminatamente il diritto al sostegno alloggiativo, tagliare il contributo senza valutare dove e come è stato oggettivamente impossibile trovare soluzioni abitative, mettersi in moto per rendere agibile la propria casa è assurda. E ancora più assurda è l’idea di prevedere un “contributo affitto o acquisizione” per chi sceglie di acquistare una casa altrove. Parliamo di gente che sta avendo la pazienza di aspettare i tempi di una ricostruzione, di regole di cui ancora non si parla, né se ne prospettano i tratti. Come si può pensare di far cassa su chi avrebbe già diritto a una casa e sta in una camera d’albergo, in una casa in fitto pagata cara ed amara magari con vista macerie o con il rischio che gli crolli sulla testa perché il proprietario non ha denunciato danni né chiesto verifiche o magari ha solo rattoppato.

LA VERA EMERGENZA RESTA L’EMERGENZA E UN’ORDINANZA BRUTALE
Con una dichiarazione dello stato di emergenza in scadenza, la proroga dello stesso ancora in ballo, la problematica del Contributo di Autonoma sistemazione e della provvisoria assistenza degli sfollati nelle strutture alberghiere, che necessitano di ulteriori finanziamenti per farci fronte la vera emergenza resta l’emergenza Se Borrelli desse corso alla sua ultima ordinanza. Dove andrebbero i circa 400 alloggiati il 25 agosto?
Eppure Ischia viene ancora una volta penalizzata e maltratta. Una bozza brutale, quella di Borrelli. Uno schema di ordinanze che dovrebbe ricevere dei termini di approvazione da parte dei comuni e dunque l’iter di approvazione non è neppure partito, stando all’articolo 4 dell’ordinanza la stessa entrerebbe in vigore con l’avvenuta pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Così, se l’iter iniziasse oggi con la pubblicazione saremmo al 24 agosto tenuto conto che occorre l’intesa con la regione Campania di concerto con il ministero delle finanze. Non si può pensare che gli operatori economici restino a guardare mentre gli si portano via i clienti riducendoli sul lastrico nel bel mezzo dell’estate. C’è una programmazione imprenditoriale da tenere in considerazione. Al danno si aggiungerebbe cosi la beffa dei possibili contenziosi con gli Hotel improvvisamente privati dei terremotati.
L’altra cosa di carattere generale che non si può condividere, né sopportare è il perché nell’italia centrale il contributo di autonoma sistemazione sia durato due anni ed altrove prosegua dal 2009. Non bisogna confondere chi vuole fare il furbo e chi davvero ha subito il danno e chi ha reale necessità. Se il furbo sta facendo una truffa ne renderà conto, ma non è giusto che il cittadino danneggiato di Ischia abbia aver un trattamento diverso dal cittadino danneggiato dell’italia centrale?
Infatti i dispositivi del centro Italia hanno tutto un altro principio, perché le motivazioni, la disciplina adottata conseguente alla ricostruzione che è partita. Ischia non sta in queste condizioni.
Una cosa è dire lo stati di emergenza viene prorogato fino al 25 febbraio 2019 entro quella data sicuramente dovranno uscire tutte le persone dagli alberghi, per cui tu sai sei mesi prima che in ogni caso ti devi cominciare a trovare una sistemazione. Ci sono articoli che davvero non si condividono. Cioè il contributo per l’acquisto dell’abitazione ma che senso ha?Dare un contributo ad una famiglia di 4 persone di 150 euro al mese per sei mesi significa arrivare a dargli 900euro-1000 euro, ma per fare che ? Non vai neppure dal notaio con mille euro.

GLI EMENDAMENTI PASCALE
“Non trovo giusto il trattamento che ci è stato riservato! Proporremo i nostri emendamenti prima della promulga. Con queste ipotesi si è messo sullo stesso piano l’inquilino ed il proletario della casa e soprattutto si è gettato per strada dalla sera alla mattina chi era in hotel. Queste cose si programmano in inverno e con congruo anticipo. Fermare l’assistenza alloggiativa al 24 agosto non ha senso e soprattutto è inaccettabile. Inoltre le previsioni sui nuovi contributi, le nuove richieste la residenza di almeno 12 mesi mette in dubbio tutte le liquidazioni già fatte. Tutte le istruttorie compiute dai comuni. Chiederemo di assicurare ai proprietari di casa l’alloggio e di dare un congruo periodo per trovare un’altra sistemazione.D’Altronde i numeri mi dicono che la gente in questo anno si sta impegnando per trovare autonomamente una sistemazione. Non si può gettare la gente per strada dall’oggi al domani. Chiaramente parliamo di una ordinanza che sarebbe valida qualora ci sia riconosciuta la proroga dell’emergenza. In caso contrario parleremo del nulla.“.
L’approccio al fine di garantire la ripartizione equa e trasparente delle risorse pubbliche nel pieno rispetto della finalità individuate dalla legge, ma anche quello di ottenere un risparmio consistenza sul conto dell’emergenza sisma. Un obbiettivo ampiamente fallito. Ad un anno parliamo ancora di alloggi e cas, di richieste da validare. A quanto è dato capire servirebbe un miracolo per risolvere la spinosa questione.

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